lunedì 2 giugno 2014

UN ALTRO MARTIRE IN PALESTINA

 Ieri alle ore 12,20 sono passata dal checkpoint di Zatara, Nablus, stavano già fermando le auto e tutto lasciava presagire che sarebbe successo qualcosa. Ho mandato via twitter un messaggio. Questa notte verso l'una, mentre continuavano a fermare le auto in direzione Nablus, i soldati israeliani hanno fatto fuoco al checkpoint. I testimoni sul posto riferiscono che l'uomo era fermo vicino alla sua auto e poco distante c'erano i coloni. I soldati israeliani non hanno verificato l'identità del martire, hanno solo sparato dopo che si erano uditi due colpi. Il martire era fermo vicino all'auto, disarmato. I testimoni (e ce n'erano parecchi visto che le auto erano ferme) hanno riferito che le ambulanze sono arrivate sul posto prima che sparassero. Il corpo del martire non è stato consegnato all'ambulanza, ma trattenuto per ore e poi caricato su una jeep militare. Sul posto non hanno lasciato avvicinare la stampa e l'esercito ha divulgato, ore dopo, la foto del documento d'identità per terra vicino ad una pistola. Dopo aver ucciso il ragazzo ed accertato l'identità, i soldati hanno assaltato il suo negozio di telefonia ad Howara, assaltato le case, preso il fratello, interrogato e rilasciato dopo ore. I controlli ad Howara erano ancora in corso un'ora fa. Oggi i negozi di Howara resteranno chiusi. Su facebook è pieno di commenti di testimoni che erano lì, ma per la legge militare israeliana le testimonianze dei Palestinesi non sono valide perchè ritenuti terroristi. Il martire è Alaa Mohammed Awad di Howara, 30 anni di Howara, aveva un negozio di telefonia. Al momento non si sa ancora quando ci sarà il funerale e non si sa ancora se è stato ridato il corpo alla famiglia.

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