Esco vado a scuola. Esco
vado al lavoro. Vado a dormire. Sono in casa e guardo la tv. Guardo
la luna. Può essere l'ultima volta. Sei in Palestina.
Tutto, tutto e sempre può
essere l'ultima volta, perchè sei in Palestina.
Ogni volta che vedo o
saluto qualcuno può essere l'ultima volta perchè si può essere
rapiti o uccisi, sempre. Ogni volta che guardi la luna o godi del
profumo del gelsomino nell'aria può essere l'ultima volta. E' così
che per ogni cosa si risponde “inshallah”, anche se ci si saluta
per rivedersi fra 5 minuti.
Come sopportereste il
pensiero di avere visto vostro figlio per l'ultima volta questa
mattina quando andava a scuola ed ora, che è notte, si trova in una
prigione israeliana vittima di violenza di un soldato, o più
soldati?
Come sopportereste che
vostro marito tornando dal lavoro venga massacrato di proiettili ad
un checkpoint?
Non vedere più amici,
madre, padre, fratelli, figli. Era l'ultima volta, tante volte. In
Palestina.
E' massacrante vivere in
continuazione “ultime volte”. E' massacrante pensare che è
l'ultima volta forse che parlo con qualcuno.
Ma, vorrei che fosse
l'ultima volta che un bambino viene rapito da israele, che viene
torturato, che viene violentato. Vorrei che fosse l'ultimo uomo/donna
a passare un checkpoint. Vorrei che fosse l'ultima volta che una
Donna viene umiliata dai coloni. Vorrei queste “ultime volte”, le
ultime volte della violenza mostruosa e disumana dell'occupazione
nazista.
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