sabato 26 dicembre 2015

LIBERTA'


Quest'articolo si riferisce ad una notizia di ieri, ma volevo darla a modo mio e desideravo che venisse letta, magari dopo le varie mangiate e/o festeggiamenti. Quindi la scrivo oggi.

Ieri, 25 dicembre 2015, giorno del Natale e della nascita di Maometto; la Palestina ha avuto due martiri. Una donna di 38 anni, madre, rientrava in auto nel sul villaggio, a Silwad, Ramallah. I soldati israeliani hanno crivellato l'auto di proiettili. Lei è stata uccisa da due proiettili al volto e cinque al petto. Mahdia Hammad ha lasciato una bimba in fasce, che piangeva percè non c'era la mamma.

Ma, ieri, un uomo che i media e le autorità hanno definito come “sociopatico”, correva nudo sulla battigia del mare.
Se quell'uomo avesse corso nudo sulla battigia a Rimini o ad Ostia il 25 dicembre, finiva sui TG e tutti ridevano dicendo “quello è un matto”. Ma quell'uomo correva nudo sulla battigia che va da Gaza all'Egitto, attraversando il valico di Rafah.
I soldati egiziani lo hanno crivellato di spari. E' morto, nudo, lì sulla battigia. Ed i media e le autorità chiedono spiegazioni alle autorità egiziane per aver ucciso un uomo “sociopatico” o “malato di mente”.
Per me è stato ucciso un uomo, libero. Libero in una Terra oppressa da troppi mostri e che definisce le persone “libere”, malati di mente.
Mi piace pensare che sia morto libero, quell'uomo che correva nudo nel mare attraversando Rafah. Consapevole od inconsapevole, ma in un mondo con questa società di mostri, le persone libere sono definite “malati di mente” e corrono verso l'eutanasia.

Onore a te, Uomo, Palestinese di Gaza, morto libero, senza aver ucciso, senza essere divenuto un mostro. Quelle autorità che parlano di lui, non valgono nemmeno una sua scoreggia.

mercoledì 16 dicembre 2015

ALTRA SERATA ANNULLATA




Circa 3 settimane fa sono stata invitata a presentare “israele, IL CANCRO” a Modena dal mio amico Ivan Setti in accordo con il gruppo che gestisce lo Spazio Guernica. Mettiamo la data in calendario (18 dicembre), ci sentiamo direttamente per i discorsi tecnici e.......domenica ricevo un messaggio via facebook che dice “ci dispiace, ma a causa di un problema organizzativo non possiamo più fare l'iniziativa il 18. Abbiamo provato a risolvere oggi, ma non ci riusciamo”. Dopodichè è calato il silenzio, ho chiamato varie volte, ma nessuna risposta.
Mi spiace per Ivan, perchè sta vivendo quello che molti di voi hanno già vissuto e so come si sta. Lui ha tutta la mia solidarietà e gli sarò vicina.
Con la sua insistenza e presentandosi all'assemblea (dove, guarda caso, mancavano proprio gli interessati), abbiamo ottenuto una motivazione scritta. Vi faccio copia/incolla e dopo ci sono le mie considerazioni:

Ciao Samantha, ti dobbiamo una spiegazione per la scelta di rinunciare alla proiezione del tuo documentario. Il dibattito di questi ultimi giorni tra noi è stato molto serrato e la decisione è maturata in seguito ad una serie di riflessioni che ci hanno condotto alla decisione che ti è stata comunicata. Le differenze di impostazione da te proposte e le nostre riguardano in particolare la riflessione sulla ricostruzione storica e sul ruolo del sionismo nella creazione del mondo che conosciamo: siamo convinti che entrambe le questioni, sintetizzate in particolare nel post del 14 ottobre, ci vedano confliggenti con la visione da te suggerita. Questo rende problematica la presentazione, perchè in caso di attacco pubblico su quegli argomenti, non potremmo difendere le tue posizioni e questo produrrebbe una situazione anche umanamente insostenibile. Ci scusiamo per aver analizzato così tardi la questione, perchè non è una modalità positiva quella di costruire e decostruire un rapporto con una relatrice come te. Ti inviamo un saluto cordiale. Collettivo Guernica

Ehi.... a me per il culo non mi prendete. La ricostruzione storica in quel post del 14 ottobre è, appunto, una sintesi della Storia che viene detta “falso storico” solo da chi non la conosce o dai sionisti. Aggiungo... mi volete far credere che così, per caso, qualcuno di voi si sia messo a leggere tutto il mio blog 4 giorni prima dell'evento e che poi sia venuto in assemblea a darmi della pazza o della complottista e che vi siate preoccupati, anche, di difendere “la mia posizione”?
  • se fosse una “mia” posizione, la difendo io, è mia..
  • siccome è Storia della Palestina, diritti umani, e storia del sionismo... la verità va difesa. Sempre. E anche in questo caso l'avrei difesa io se voi non ve la sentite.
  • È evidente che è un boicottaggio, non so se sia questa la motivazione. Forse avete ricevuto altre pressioni, forse no, le pressioni sono state solo interne. Ciò che conta è che voi avete ceduto, al sionismo.

Un saluto cordiale a chi di voi c'ha creduto, un dito in culo ai 4 sionisti che avete lì dentro. La mia risposta è che domenica il film verrà presentato nuovamente a Bologna, ultima tappa di quest'anno. Veniteci, sarà anche un'occasione per salutarci all'aperitivo che ci sarà dopo.

Dopodichè mi hanno proposto la produzione del dvd doppio con i miei due film. Così lo vedono tutti e i sionisti in Italia se lo prendono in culo.

https://www.facebook.com/events/1533073597012591/


martedì 15 dicembre 2015

PALESTINA: LA VERITA' DEI NUMERI




Dal 1° ottobre 2015:
  • palestinesi uccisi da israele, 122, di questi 25 erano bambini.
  • israeliani uccisi da palestinesi, 22.
  • palestinesi feriti da israele, media del centinaio al giorno (soffocati compresi)
  • israeliani feriti da palestinesi, 274, di questi 95 per crisi da panico.
  • Palestinesi rapiti da israele, 2200, si è perso il conto di quanti bambini (oggi anche uno di 7 anni)
  • israeliani rapiti da palestinesi, zero.
  • Corpi di palestinesi morti e non ridati alle famiglie, 34.
  • corpi di israeliani morti e non ridati, zero.
  • case palestinesi demolite da israele, 7.
  • case israeliane demolite dai palestinesi, zero.


E' ovvio che buttarsi con l'auto contro gli israeliani, ferendoli o uccidendoli, e facendosi poi ammazzare è un martirio e non serve a liberare la Palestina dall'occupazione nazista israeliana. Ma, vi chiedo una cosa: voi quanto tempo resistereste senza reagire?


Allego all'articolo da sbattere in faccia ai giornalisti che cancellano i numeri, una foto precedente al 1° ottobre: è la famiglia palestinese bruciata a Nablus dai coloni israeliani. Nessuno verrà condannato e sono 70 anni che questo accade tutti i giorni.

giovedì 10 dicembre 2015

DEVASTATO IL CENTRO CULTURALE TANWEER DI NABLUS


Dopo aver preso il coordinatore del centro culturale Tanweer di Nablus, nonchè speaker della radio Enlightenment VOICE of Palestine che è stata realizzata in collaborazione con l'Italia; la scorsa notte i soldati israeliani hanno devastato il centro, messo fuori uso tutti i pc, preso tutti gli hard disk. Un centro culturale che gli internazionali hanno amato, sostenuto. Wael S.a. Faqeeh non smetteremo di essere al tuo fianco nè al fianco di Tanweer Center. Anzi, ci saremo ancora di più.
israele, sei la vergogna dell'umanità, l'offesa più grande alle vittime dell'olocausto.









sabato 5 dicembre 2015

LA PELLEGRINI IN israele VINCE UN ORO DA 21 GRAMMI



Li vedete in tv e le notizie sono ovunque degli europei di nuoto a “Netanya, israele”..... Oggi, Federica Pellegrini ha vinto una medaglia d'oro, forse lei non ve lo dice, ma quella medaglia pesa 21 grammi.
Gli europei di nuoto, cioè gare sportive in piscine d'acqua, in una terra che ha tolto l'acqua al Popolo Palestinese e che viene occupata militarmente con metodi nazisti da più di 70 anni.
Federica Pellegrini, così come tutti gli altri atleti, ha scelto: non ferma il GENOCIDIO. Ecco perchè questa medaglia d'oro pesa 21 grammi.
Sapete cos'è “21 grammi”? Il peso di un cuore umano.


venerdì 4 dicembre 2015

IL CALENDARIO SULLA PALESTINA ED INTERNET.....



Ho realizzato un calendario 2016 con alcune mie foto sulla Palestina. Donazione minima 20 euro. Vi spiego il perchè....
Non so quanti di voi sanno che internet ha ammazzato il lavoro dei fotografi. Uno rischia la vita per fare uno scatto (magari prova di un crimine contro i diritti umani), o per immortalare la bellezza di un attimo; e tutto questo non può più quasi essere un lavoro. Sapete, online trovate siti che vi vendono le foto alle agenzie di stampa. Devi farne tante e caricarne tante e trovi che la tua foto viene venduta anche per centinaia d'euro, ma..... a te pagano una percentuale e poi scopri che le agenzie di stampa hanno dei “carnet annuali” e che le foto le pagano pochissimo. Una mia amica ha iniziato a caricare le foto dalla Palestina un anno fa su uno di questi siti. Dopo un anno (non avendo ricevuto alcuna comunicazione o compenso) è andata a controllare e gli avevano venduto una foto. Retribuzione: 1 dollaro. Gli ha detto “non mandatemelo nemmeno il dollaro, mi offendete, ma voglio togliermi dal sito”. Niente da fare, le sue foto sono bloccate lì con il copyright per un anno e non ci guadagna un cazzo, forse un dollaro. Con questo metodo le agenzie di stampa alle quali proponi le tue foto, non ti rispondono nemmeno, tanto sanno che possono avere foto a prezzi irrisori da quei siti online.
Ho fatto video e foto, alcune sono di una bellezza che non ci credo che le ho fatte io e come devo fare per pagarmi l'affitto?
Mi spiace, io le regole di mercato fatte dalla disumanità le voglio rompere. Ed ho comunque pensato, che per chi ama la Palestina, avere una bella immagine, un ricordo, ogni volta che guarda la data sul calendario...beh, possa solo far bene.

Ecco, quindi, ci provo. Prendo le ordinazioni entro lunedì per avere il calendario entro Natale. Ovviamente non posso anticipare la spesa. Chi lo vuole mi contatti, se fate ordini per zone è meglio così ve li faccio spedire direttamente, e ricordo che sono donazioni perchè per quanto mi riguarda le foto varrebbero di più (così come quelle di tanti fotografi).

mercoledì 2 dicembre 2015

TRADUZIONE




Ok, traduciamo il post che “offende chi tanto si da”.
Vi scrivo un paio di cose anche se non verranno lette.
Il film ha iniziato a girare il 18 aprile 2015 e fino a quando io non c'ero ha girato con pochi problemi, cioè, c'era solo qualche pro-pal che boicottava gli eventi, ma poca roba. Da quando partecipo alle proiezioni e parlo è successo che:
  • in diverse città la proiezione è saltata 2/3 giorni prima ed in alcune città la proiezione c'è stata perchè chi organizzava in modo caparbio ha trovato una soluzione in zona cesarini (un plauso a loro)
  • a Recanati l'intervento di un professore universitario di Pesaro che ha sollecitato l'ambasciatore d'israele in Italia, ha fatto sì che uscissero articoli infamanti sul mio film e che il sindaco fosse vicino alle dimissioni. Di nuovo un plauso a chi ha organizzato.
  • a Firenze gli studenti sono stati diffidati dal Rettore che, parrebbe, su ordine dell'ambasciatore d'israele ha tolto poi loro la sala autogestita. Doppio plauso agli studenti di Novoli che hanno proiettato ugualmente.
  • a Parma oltre allo schieramento davanti alla sala di antisommossa, carabinieri, digos e vigili urbani; dopo aver proiettato il film hanno ricevuto comunicazione del parroco che non avevano più la sala per la cena che dovevano fare il 4 dicembre (sala diversa dalla proiezione). Un altro doppio plauso a loro.
Chi decide di proiettare “israele, IL CANCRO”, nella maggior parte dei casi paga la scelta. Durante le proiezioni mi sento quasi sempre dire “questo film deve girare, devono vederlo più persone possibili”. Si, certo...... Nell'ultimo mese sono stata contattata da una decina di città, sparite nel nulla. Ed il bello che quando mi contattano sembra una cosa già organizzata........ almeno, richiamare per dire “scusa, non lo facciamo più per questo motivo....”. No, nulla, spariti nell'aria.

Ma, aldilà di questo, che è veramente un aspetto minore.... mi sono resa conto che quasi nessuno ha letto quello che ho scritto in questi due anni. Si mette “mi piace”, così, alla cazzo. Sapete da cosa me ne sono accorta? Dal fatto che quando parlo con qualcuno che mi ha seguito o mi conosce e mi fa domande, sono domande su concetti superati da fiumi di concetti che avevo già scritto.
Ergo: tutto quello che ho scritto per due anni è lavoro INUTILE perchè pochissimi, ma veramente pochissimi, leggono. Quindi, quando voi mi scrivete che è importante informare... mi chiedo esattamente di cosa state parlando. E su questo aspetto non mi riferisco solo a ciò che ho scritto io, ma se rileggo quello che ha scritto Paolo Barnard sulla Palestina, era lì, è sempre stato lì, scritto. Manco quello viene letto. E come per Barnard, altri. Oppure mi risponderete che avete letto... allora, scusate, se avete letto, il problema è davvero che non si riesce a fare 2 + 2. Il che è peggio.
Su questo riesco a parlarne davvero con pochissime persone. Con chi ha vissuto con me in Palestina e ci arrovelliamo su come fare.... continua a dirmi “lascia stare, non possono capire”. Eh vabbè cazzo, ma se la realtà è che non si legge, se si legge non si capisce e se si capisce non si fa una determinata scelta... scusate, ma qual'è allora lo scopo di star qui a PAGARE sulla pelle?
Ora, davanti a quest'ultima frase, sono certa, che saltano fuori i “capisci tutto tu, non ci se solo tu, individualista, egocentrica”. Dite il cazzo che volete, tanto a me e alle vittime non cambia assolutamente nulla. E dite il cazzo che volete perchè ho imparato in Palestina a riconoscere con chi sto parlando: soldati, servizi, protagonisti, sfruttatori della sofferenza e anche quelli buoni.
E ora arriviamo al “prezzo”: sono bruciata, finita. Persone che cercano di evitarmi, che spariscono, oltre al fatto che già è difficilissimo trovare lavoro, figuriamoci per me, che inseriscono il nome in Google e apriti o cielo per cosa esce.....Ecco, senza una famiglia, senza una casa, senza un lavoro e senza i soldi per comperare il pane che voi mi scrivete e mi dite “quando organizzi la proiezione del film nella mia città?”. Ooooooooohhhhh!!!???

L'avevo messo in conto, ho scelto di sacrificare la mia vita e sono anche fortunata perchè sono ancora qui, viva e posso dire “si-no-vaffaculo”. I martiri no, i martiri non possono più essere qui a mandare a fare in culo.

Ieri gli israeliani hanno ammazzato un bambino di 15 anni a Betlemme ed una ragazza che andava a scuola di Nablus (c'è il video in rete che i soldati le tirano il coltello vicino per poter dire che voleva accoltellare). La conoscevo. Così come conosco Wael, Jihad, Abud, Fadel e tanti altri che ora sono su quei letti di ferro, dentro a quelle celle, dove ti sbattono le porte per darti fastidio, dove devi pisciare, mangiare, dormire, fumare quando lo decidono i nazisti israeliani. Ed io apro facebook e vedo che cadete nei teatrini della propaganda, che non si fa 2+2 perchè non si è letto o non si è capito e per di più il film che rischia di non girare quando mi dite che “deve esser visto”. Non ho postato le foto dei due giovani martiri di ieri, né ne ho dato notizia proprio per tutto quello che ho scritto qui: è INUTILE, anzi, forse sono io che farei parte di teatrini se continuassi così.

Concludo: a Parma mi hanno chiesto quali progetti ho per il futuro. Non lo so, sinceramente non lo so perchè non so come vivrò. Ho i sogni, avrei voluto fare un film decisivo che ho in mente, ma pezze al culo a parte, credo sia inutile farlo e non sarebbe prodotto da israele come i film, invece, che stanno girando. Quindi farebbe la solita fatica ad essere visto.
Grazie ai pochi, pochissimi, che ci sono ancora a sorridere e a lottare (veramente, non per finta).

Plauso ad israele, non ha nemmeno bisogno di mandarci l'isis.