sabato 26 dicembre 2015

LIBERTA'


Quest'articolo si riferisce ad una notizia di ieri, ma volevo darla a modo mio e desideravo che venisse letta, magari dopo le varie mangiate e/o festeggiamenti. Quindi la scrivo oggi.

Ieri, 25 dicembre 2015, giorno del Natale e della nascita di Maometto; la Palestina ha avuto due martiri. Una donna di 38 anni, madre, rientrava in auto nel sul villaggio, a Silwad, Ramallah. I soldati israeliani hanno crivellato l'auto di proiettili. Lei è stata uccisa da due proiettili al volto e cinque al petto. Mahdia Hammad ha lasciato una bimba in fasce, che piangeva percè non c'era la mamma.

Ma, ieri, un uomo che i media e le autorità hanno definito come “sociopatico”, correva nudo sulla battigia del mare.
Se quell'uomo avesse corso nudo sulla battigia a Rimini o ad Ostia il 25 dicembre, finiva sui TG e tutti ridevano dicendo “quello è un matto”. Ma quell'uomo correva nudo sulla battigia che va da Gaza all'Egitto, attraversando il valico di Rafah.
I soldati egiziani lo hanno crivellato di spari. E' morto, nudo, lì sulla battigia. Ed i media e le autorità chiedono spiegazioni alle autorità egiziane per aver ucciso un uomo “sociopatico” o “malato di mente”.
Per me è stato ucciso un uomo, libero. Libero in una Terra oppressa da troppi mostri e che definisce le persone “libere”, malati di mente.
Mi piace pensare che sia morto libero, quell'uomo che correva nudo nel mare attraversando Rafah. Consapevole od inconsapevole, ma in un mondo con questa società di mostri, le persone libere sono definite “malati di mente” e corrono verso l'eutanasia.

Onore a te, Uomo, Palestinese di Gaza, morto libero, senza aver ucciso, senza essere divenuto un mostro. Quelle autorità che parlano di lui, non valgono nemmeno una sua scoreggia.

mercoledì 16 dicembre 2015

ALTRA SERATA ANNULLATA




Circa 3 settimane fa sono stata invitata a presentare “israele, IL CANCRO” a Modena dal mio amico Ivan Setti in accordo con il gruppo che gestisce lo Spazio Guernica. Mettiamo la data in calendario (18 dicembre), ci sentiamo direttamente per i discorsi tecnici e.......domenica ricevo un messaggio via facebook che dice “ci dispiace, ma a causa di un problema organizzativo non possiamo più fare l'iniziativa il 18. Abbiamo provato a risolvere oggi, ma non ci riusciamo”. Dopodichè è calato il silenzio, ho chiamato varie volte, ma nessuna risposta.
Mi spiace per Ivan, perchè sta vivendo quello che molti di voi hanno già vissuto e so come si sta. Lui ha tutta la mia solidarietà e gli sarò vicina.
Con la sua insistenza e presentandosi all'assemblea (dove, guarda caso, mancavano proprio gli interessati), abbiamo ottenuto una motivazione scritta. Vi faccio copia/incolla e dopo ci sono le mie considerazioni:

Ciao Samantha, ti dobbiamo una spiegazione per la scelta di rinunciare alla proiezione del tuo documentario. Il dibattito di questi ultimi giorni tra noi è stato molto serrato e la decisione è maturata in seguito ad una serie di riflessioni che ci hanno condotto alla decisione che ti è stata comunicata. Le differenze di impostazione da te proposte e le nostre riguardano in particolare la riflessione sulla ricostruzione storica e sul ruolo del sionismo nella creazione del mondo che conosciamo: siamo convinti che entrambe le questioni, sintetizzate in particolare nel post del 14 ottobre, ci vedano confliggenti con la visione da te suggerita. Questo rende problematica la presentazione, perchè in caso di attacco pubblico su quegli argomenti, non potremmo difendere le tue posizioni e questo produrrebbe una situazione anche umanamente insostenibile. Ci scusiamo per aver analizzato così tardi la questione, perchè non è una modalità positiva quella di costruire e decostruire un rapporto con una relatrice come te. Ti inviamo un saluto cordiale. Collettivo Guernica

Ehi.... a me per il culo non mi prendete. La ricostruzione storica in quel post del 14 ottobre è, appunto, una sintesi della Storia che viene detta “falso storico” solo da chi non la conosce o dai sionisti. Aggiungo... mi volete far credere che così, per caso, qualcuno di voi si sia messo a leggere tutto il mio blog 4 giorni prima dell'evento e che poi sia venuto in assemblea a darmi della pazza o della complottista e che vi siate preoccupati, anche, di difendere “la mia posizione”?
  • se fosse una “mia” posizione, la difendo io, è mia..
  • siccome è Storia della Palestina, diritti umani, e storia del sionismo... la verità va difesa. Sempre. E anche in questo caso l'avrei difesa io se voi non ve la sentite.
  • È evidente che è un boicottaggio, non so se sia questa la motivazione. Forse avete ricevuto altre pressioni, forse no, le pressioni sono state solo interne. Ciò che conta è che voi avete ceduto, al sionismo.

Un saluto cordiale a chi di voi c'ha creduto, un dito in culo ai 4 sionisti che avete lì dentro. La mia risposta è che domenica il film verrà presentato nuovamente a Bologna, ultima tappa di quest'anno. Veniteci, sarà anche un'occasione per salutarci all'aperitivo che ci sarà dopo.

Dopodichè mi hanno proposto la produzione del dvd doppio con i miei due film. Così lo vedono tutti e i sionisti in Italia se lo prendono in culo.

https://www.facebook.com/events/1533073597012591/


martedì 15 dicembre 2015

PALESTINA: LA VERITA' DEI NUMERI




Dal 1° ottobre 2015:
  • palestinesi uccisi da israele, 122, di questi 25 erano bambini.
  • israeliani uccisi da palestinesi, 22.
  • palestinesi feriti da israele, media del centinaio al giorno (soffocati compresi)
  • israeliani feriti da palestinesi, 274, di questi 95 per crisi da panico.
  • Palestinesi rapiti da israele, 2200, si è perso il conto di quanti bambini (oggi anche uno di 7 anni)
  • israeliani rapiti da palestinesi, zero.
  • Corpi di palestinesi morti e non ridati alle famiglie, 34.
  • corpi di israeliani morti e non ridati, zero.
  • case palestinesi demolite da israele, 7.
  • case israeliane demolite dai palestinesi, zero.


E' ovvio che buttarsi con l'auto contro gli israeliani, ferendoli o uccidendoli, e facendosi poi ammazzare è un martirio e non serve a liberare la Palestina dall'occupazione nazista israeliana. Ma, vi chiedo una cosa: voi quanto tempo resistereste senza reagire?


Allego all'articolo da sbattere in faccia ai giornalisti che cancellano i numeri, una foto precedente al 1° ottobre: è la famiglia palestinese bruciata a Nablus dai coloni israeliani. Nessuno verrà condannato e sono 70 anni che questo accade tutti i giorni.

giovedì 10 dicembre 2015

DEVASTATO IL CENTRO CULTURALE TANWEER DI NABLUS


Dopo aver preso il coordinatore del centro culturale Tanweer di Nablus, nonchè speaker della radio Enlightenment VOICE of Palestine che è stata realizzata in collaborazione con l'Italia; la scorsa notte i soldati israeliani hanno devastato il centro, messo fuori uso tutti i pc, preso tutti gli hard disk. Un centro culturale che gli internazionali hanno amato, sostenuto. Wael S.a. Faqeeh non smetteremo di essere al tuo fianco nè al fianco di Tanweer Center. Anzi, ci saremo ancora di più.
israele, sei la vergogna dell'umanità, l'offesa più grande alle vittime dell'olocausto.









sabato 5 dicembre 2015

LA PELLEGRINI IN israele VINCE UN ORO DA 21 GRAMMI



Li vedete in tv e le notizie sono ovunque degli europei di nuoto a “Netanya, israele”..... Oggi, Federica Pellegrini ha vinto una medaglia d'oro, forse lei non ve lo dice, ma quella medaglia pesa 21 grammi.
Gli europei di nuoto, cioè gare sportive in piscine d'acqua, in una terra che ha tolto l'acqua al Popolo Palestinese e che viene occupata militarmente con metodi nazisti da più di 70 anni.
Federica Pellegrini, così come tutti gli altri atleti, ha scelto: non ferma il GENOCIDIO. Ecco perchè questa medaglia d'oro pesa 21 grammi.
Sapete cos'è “21 grammi”? Il peso di un cuore umano.


venerdì 4 dicembre 2015

IL CALENDARIO SULLA PALESTINA ED INTERNET.....



Ho realizzato un calendario 2016 con alcune mie foto sulla Palestina. Donazione minima 20 euro. Vi spiego il perchè....
Non so quanti di voi sanno che internet ha ammazzato il lavoro dei fotografi. Uno rischia la vita per fare uno scatto (magari prova di un crimine contro i diritti umani), o per immortalare la bellezza di un attimo; e tutto questo non può più quasi essere un lavoro. Sapete, online trovate siti che vi vendono le foto alle agenzie di stampa. Devi farne tante e caricarne tante e trovi che la tua foto viene venduta anche per centinaia d'euro, ma..... a te pagano una percentuale e poi scopri che le agenzie di stampa hanno dei “carnet annuali” e che le foto le pagano pochissimo. Una mia amica ha iniziato a caricare le foto dalla Palestina un anno fa su uno di questi siti. Dopo un anno (non avendo ricevuto alcuna comunicazione o compenso) è andata a controllare e gli avevano venduto una foto. Retribuzione: 1 dollaro. Gli ha detto “non mandatemelo nemmeno il dollaro, mi offendete, ma voglio togliermi dal sito”. Niente da fare, le sue foto sono bloccate lì con il copyright per un anno e non ci guadagna un cazzo, forse un dollaro. Con questo metodo le agenzie di stampa alle quali proponi le tue foto, non ti rispondono nemmeno, tanto sanno che possono avere foto a prezzi irrisori da quei siti online.
Ho fatto video e foto, alcune sono di una bellezza che non ci credo che le ho fatte io e come devo fare per pagarmi l'affitto?
Mi spiace, io le regole di mercato fatte dalla disumanità le voglio rompere. Ed ho comunque pensato, che per chi ama la Palestina, avere una bella immagine, un ricordo, ogni volta che guarda la data sul calendario...beh, possa solo far bene.

Ecco, quindi, ci provo. Prendo le ordinazioni entro lunedì per avere il calendario entro Natale. Ovviamente non posso anticipare la spesa. Chi lo vuole mi contatti, se fate ordini per zone è meglio così ve li faccio spedire direttamente, e ricordo che sono donazioni perchè per quanto mi riguarda le foto varrebbero di più (così come quelle di tanti fotografi).

mercoledì 2 dicembre 2015

TRADUZIONE




Ok, traduciamo il post che “offende chi tanto si da”.
Vi scrivo un paio di cose anche se non verranno lette.
Il film ha iniziato a girare il 18 aprile 2015 e fino a quando io non c'ero ha girato con pochi problemi, cioè, c'era solo qualche pro-pal che boicottava gli eventi, ma poca roba. Da quando partecipo alle proiezioni e parlo è successo che:
  • in diverse città la proiezione è saltata 2/3 giorni prima ed in alcune città la proiezione c'è stata perchè chi organizzava in modo caparbio ha trovato una soluzione in zona cesarini (un plauso a loro)
  • a Recanati l'intervento di un professore universitario di Pesaro che ha sollecitato l'ambasciatore d'israele in Italia, ha fatto sì che uscissero articoli infamanti sul mio film e che il sindaco fosse vicino alle dimissioni. Di nuovo un plauso a chi ha organizzato.
  • a Firenze gli studenti sono stati diffidati dal Rettore che, parrebbe, su ordine dell'ambasciatore d'israele ha tolto poi loro la sala autogestita. Doppio plauso agli studenti di Novoli che hanno proiettato ugualmente.
  • a Parma oltre allo schieramento davanti alla sala di antisommossa, carabinieri, digos e vigili urbani; dopo aver proiettato il film hanno ricevuto comunicazione del parroco che non avevano più la sala per la cena che dovevano fare il 4 dicembre (sala diversa dalla proiezione). Un altro doppio plauso a loro.
Chi decide di proiettare “israele, IL CANCRO”, nella maggior parte dei casi paga la scelta. Durante le proiezioni mi sento quasi sempre dire “questo film deve girare, devono vederlo più persone possibili”. Si, certo...... Nell'ultimo mese sono stata contattata da una decina di città, sparite nel nulla. Ed il bello che quando mi contattano sembra una cosa già organizzata........ almeno, richiamare per dire “scusa, non lo facciamo più per questo motivo....”. No, nulla, spariti nell'aria.

Ma, aldilà di questo, che è veramente un aspetto minore.... mi sono resa conto che quasi nessuno ha letto quello che ho scritto in questi due anni. Si mette “mi piace”, così, alla cazzo. Sapete da cosa me ne sono accorta? Dal fatto che quando parlo con qualcuno che mi ha seguito o mi conosce e mi fa domande, sono domande su concetti superati da fiumi di concetti che avevo già scritto.
Ergo: tutto quello che ho scritto per due anni è lavoro INUTILE perchè pochissimi, ma veramente pochissimi, leggono. Quindi, quando voi mi scrivete che è importante informare... mi chiedo esattamente di cosa state parlando. E su questo aspetto non mi riferisco solo a ciò che ho scritto io, ma se rileggo quello che ha scritto Paolo Barnard sulla Palestina, era lì, è sempre stato lì, scritto. Manco quello viene letto. E come per Barnard, altri. Oppure mi risponderete che avete letto... allora, scusate, se avete letto, il problema è davvero che non si riesce a fare 2 + 2. Il che è peggio.
Su questo riesco a parlarne davvero con pochissime persone. Con chi ha vissuto con me in Palestina e ci arrovelliamo su come fare.... continua a dirmi “lascia stare, non possono capire”. Eh vabbè cazzo, ma se la realtà è che non si legge, se si legge non si capisce e se si capisce non si fa una determinata scelta... scusate, ma qual'è allora lo scopo di star qui a PAGARE sulla pelle?
Ora, davanti a quest'ultima frase, sono certa, che saltano fuori i “capisci tutto tu, non ci se solo tu, individualista, egocentrica”. Dite il cazzo che volete, tanto a me e alle vittime non cambia assolutamente nulla. E dite il cazzo che volete perchè ho imparato in Palestina a riconoscere con chi sto parlando: soldati, servizi, protagonisti, sfruttatori della sofferenza e anche quelli buoni.
E ora arriviamo al “prezzo”: sono bruciata, finita. Persone che cercano di evitarmi, che spariscono, oltre al fatto che già è difficilissimo trovare lavoro, figuriamoci per me, che inseriscono il nome in Google e apriti o cielo per cosa esce.....Ecco, senza una famiglia, senza una casa, senza un lavoro e senza i soldi per comperare il pane che voi mi scrivete e mi dite “quando organizzi la proiezione del film nella mia città?”. Ooooooooohhhhh!!!???

L'avevo messo in conto, ho scelto di sacrificare la mia vita e sono anche fortunata perchè sono ancora qui, viva e posso dire “si-no-vaffaculo”. I martiri no, i martiri non possono più essere qui a mandare a fare in culo.

Ieri gli israeliani hanno ammazzato un bambino di 15 anni a Betlemme ed una ragazza che andava a scuola di Nablus (c'è il video in rete che i soldati le tirano il coltello vicino per poter dire che voleva accoltellare). La conoscevo. Così come conosco Wael, Jihad, Abud, Fadel e tanti altri che ora sono su quei letti di ferro, dentro a quelle celle, dove ti sbattono le porte per darti fastidio, dove devi pisciare, mangiare, dormire, fumare quando lo decidono i nazisti israeliani. Ed io apro facebook e vedo che cadete nei teatrini della propaganda, che non si fa 2+2 perchè non si è letto o non si è capito e per di più il film che rischia di non girare quando mi dite che “deve esser visto”. Non ho postato le foto dei due giovani martiri di ieri, né ne ho dato notizia proprio per tutto quello che ho scritto qui: è INUTILE, anzi, forse sono io che farei parte di teatrini se continuassi così.

Concludo: a Parma mi hanno chiesto quali progetti ho per il futuro. Non lo so, sinceramente non lo so perchè non so come vivrò. Ho i sogni, avrei voluto fare un film decisivo che ho in mente, ma pezze al culo a parte, credo sia inutile farlo e non sarebbe prodotto da israele come i film, invece, che stanno girando. Quindi farebbe la solita fatica ad essere visto.
Grazie ai pochi, pochissimi, che ci sono ancora a sorridere e a lottare (veramente, non per finta).

Plauso ad israele, non ha nemmeno bisogno di mandarci l'isis.


venerdì 20 novembre 2015

SOLITA STORIA DI MERDA ITALIANA



Ora vi racconto una storia, anzi ve la vomito.
Circa un mese fa alcuni amici di Ravenna mi hanno invitata a partecipare all'organizzazione di una serata musicale di raccolta fondi per la Palestina. C'ero già stata qualche anno fa, la organizzano tutti gli anni. La mia partecipazione consisteva solo in questo: portare i progetti da supportare in Palestina. I miei amici me l'avevano chiesto visto che ho vissuto due anni in Palestina e di progetti ne ho portati a termine parecchi (oltre al fatto che i soldi che raccolgo non passano per le mani di terzi come ong o autorità palestinese). Questa cosa che vi ho scritto in parentesi è, però, la cosa che fa girare il cazzo a molti (forse perchè di questo hanno fatto un business in Palestina).
Ecco cos'è accaduto: ho portato 2/3 progetti (che sto già portando avanti) e dopo una prima riunione fatta dal gruppo è arrivata l'idea di farne un altro, cioè comperare animali per aiutare i contadini.
Avevo vissuto una situazione in un villaggio, Der Estya, dove i contadini avevano chiesto al sindaco del villaggi di aiutarli a comperare qualche capra. Con quelle capre avrebbero pascolato a Wadi Qana, che i coloni si stanno portando via poco per volta. Il sindaco non li aveva appoggiati.
Wadi Qana è di importanza internazionale, storica ed ambientale. I coloni dai loro insediamenti ci scaricano le fogne, tanto che la amano.
Tornando al progetto: ho contattato il referente del villaggio che mi ha ipotizzato l'acquisto di 3 capre per 5 famiglie (che erano quelle che avevano chiesto aiuto), ma se avessimo raccolto più soldi si potevano aiutare più famiglie.
Io alle riunioni non ho mai partecipato e si discuteva tutto su facebook. A parte i miei due amici non credo di conoscere nessun altro in quel gruppo.
Ed ecco qui... che questa sera ricevo la telefonata dai miei amici che mi dicono che sono arrivate delle persone in riunione e che hanno buttato merda su di me a valanghe, questi rappresentano il gruppo “alma rebelde”, che non so chi sia e comunque mai sentito giù in Palestina.
Bene, i miei amici dopo averci litigato se ne sono andati. Gruppo sfasciato e controllo preso da questi che non so chi siano. O almeno...se le cose stanno così so chi sono: sono il solito vomito che mangia e rigurgita la Palestina. Insomma, il quinto mostro che occupa la Palestina del quale ho parlato più volte.
Non sono più nel gruppo fb per l'organizzazione dell'evento perchè mi sono cancellata immediatamente.
Il progetto delle capre, invece, lo porto avanti io con le conferenze/film.
Che dire? Per me niente di nuovo, per i palestinesi nemmeno. Mi spiace per i miei due amici che c'hanno creduto, ma stiamo parlando di Palestina ed è così.
Ripeto una cosa dettami un giorno da un anziano palestinese “in Palestina ci lavora tutto il mondo”.

Chissà come sono incazzati ogni volta che gli porto via “il lavoro” per aiutare i palestinesi.


RETAJ FOOTBALL TEAM (FATTO)



Nella giornata internazionale del bambino, possiamo dire “fatto” per sogno che siamo riusciti a realizzare. Durante le proiezioni di “israele, IL CANCRO”, abbiamo raccolto donazioni per realizzare questo sogno: i bambini del villaggio di Assira Al Qabilja volevano fare una squadra di calcio. E' stata realizzata con le donazioni di Firenze,Genova, Milano e Monza. Un'aggiunta al tutto è stata la proposta del Boccaccio di Monza di realizzare il logo da stampare sulle t-shirt. Il logo è questo che vedete qui (Elena ha fatto un ottimo lavoro).
Questa per me non è la solidarietà che si da con una pacca sulla spalla, quella che si da a tutti. Questo è aver “fatto” qualcosa, aver costruito qualcosa in Palestina. Ringrazio tutti, altresì (anche se lo faranno), non credo che i palestinesi debbano ringraziare perchè glielo dobbiamo. E' la difesa dei diritti umani che gli dobbiamo.

A presto con le foto della prima partita di calcio e con i loro sorrisi.

sabato 14 novembre 2015

STRADE PIENE DI SANGUE




Ieri sera mentre mi apprestavo a guardarmi per l'ennesima volta il film “Diaz”... ho ricevuto messaggi sul telefono che mi dicevano “hai visto cos'è successo a Parigi?”.
Mi sono ricollegata ad internet e ho anche aperto la finestra di RAI news 24..... Sì, le strade di Parigi sembravano quelle di Nablus o di Al Kahlil ieri sera....
Poi è iniziato il vomito per i commenti su facebook e le notizie della RAI che fin dall'inizio (ancora prima che gli attentatori venissero presi) divulgava la frase “lo Stato islamico”. Il vomito più grande (e lì ho staccato) l'ho avuto nel leggere un post di un “intellettuale di sinistra ravennate” che scriveva come avesse bannato persone e “non riesco a star qui a discutere questa sera che le strade sono piene di sangue”... Ma davvero? Perchè, scusami, le altre sere le strade non sono piene di sangue? Le strade di Beirut, di Damasco, di Nablus, di Gaza; non sono strade? I morti che ci sono ogni sera in Palestina ed in Siria sono forse “morti diversi”?
Eh certo, vero? I parigini sono una cosa, i siriani invece sono un'altra; non sono persone, vero? Non valgono uguale. Vaffanculo.
Questa mattina, altro vomito: ancora non si riesce a fare 2 + 2.
Nella Parigi più blindata al mondo, i servizi segreti non sarebbero riusciti a sventare 8 uomini armati di bombe e fucili a pompa che avrebbero girato per la città e che sarebbero riusciti anche a fuggire (3 sono stati uccisi, gli altri non si sa). E da dove sarebbero arrivati gli 8 “arabi attentatori”? Seguiamo la logica (la loro logica):
“- 8 arabi con fucili a pompa e bombe sono partiti dalla Siria o dalla Libia, hanno preso un aereo e messo le armi nel bagaglio in stiva perchè non rispetta le misure del bagaglio a mano. Sono arrivati a Parigi, andati in qualche ostello o hotel, preso in mano bombe e fucili a pompa e sono andati in metro o a piedi nel centro di Parigi e iniziato la prima sparatoria, poi sono andati in un altro luogo e così continuato la serata e mentre la città si riempiva di polizia e soldati loro si spostavano e continuavano ad uccidere fino a quando (stanchi) sono ritornati da dove erano venuti.”

Dio che dolore immenso pensare che tutta queste persone vengano uccise dalla vostra ignoranza e stupidità immensa.
Dio che dolore leggere che ieri sera le strade erano piene di sangue e gli altri giorni, evidentemente, no.

Sfogo a parte, sarebbe semplice fare 2 + 2 aldilà della conoscenza di quel braccio che si chiama “servizi segreti”. Spegnete la tv e mettetevi la testa fra le mani e pensate a questo:
Quale sarebbe il “mondo islamico o arabo che fa una strage in occidente”?
  • L'Egitto è governato da uno stato militare che collabora a 360° con le forze occidentali.
  • La Giordania è governata da una dittatura di Re Abdullah che collabora a 360° con le forze occidentali.
  • L'Iraq, la Libia ed il Libano anch'essi collaborano a 360° con le forze occidentali.
  • La Siria è occupata e il suo governo è ancora lì perchè collabora con le forze occidentali.
  • La Palestina è occupata dalle forze occidentali, non possono entrare né uscire ed al massimo hanno pietre da tirare e coltelli da bistecca come armi; ed i palestinesi che sono usciti anni fa se la guardano bene dal perdere la loro libertà. Il “governo” palestinese collabora a 360° con le forze occidentali.
  • L'Iran, beh... ha da poco siglato ufficialmente l'accordo con gli usa, quindi collabora con le forze occidentali.
  • La collaborazione dei Paesi arabi citati qui sopra è palese per diversi motivi, uno su tutti: nessuno ha mandato il proprio esercito a fermare israele e a liberare la Palestina.
“Collaborare non significa farsi delle chiaccherate con il caffè, significa accordi con soldi”. Quindi nessuno di questi Paesi ha interesse a fare guerra ai Paesi occidentali, anzi, se ne guardano bene che quei Paesi non vengano toccati.

Oltre a questo, rimane il fatto che per fare una strage così ci vogliono mezzi, soldi, coperture, organizzazione. Un esempio semplice semplice..: quante telecamere di sorveglianza ci saranno lì dove ci sono state le stragi? Nemmeno una telecamera che ha mostrato gli attentatori in tempo da poter essere fermati?

Dai... svegliatevi cazzo. Svegliatevi e una volta che avrete accettato la realtà ditelo ai vostri parenti, ditelo al fruttivendolo, ditelo in parrocchia. Non siate complici del sangue nelle strade, in tutte le strade.


Qualche mese fa avevo scritto questo: http://www.samanthacomizzoli.blogspot.it/2015/09/il-corridoio-giordania.html e con qualche amico in chat avevo fatto un'ipotesi: che l'ISIS, ovvero USA- ISRAELE-ARABIA SAUDITA, avrebbe mosso i suoi soldatini (SERVIZIA SEGRETI) nei prossimi mesi, e mi preoccupava il Giubileo, soprattutto dopo la fuoriuscita di Marino (nulla è per caso in questi casi). Sono ipotesi che si fanno conoscendo bene il mostro, ma luogo a parte, era chiaro che il mostro avrebbe colpito l'occidente proprio perchè le vittime in Siria, in Palestina, in Egitto, non sono “vittime”, non sono “strade piene di sangue” secondo la logica del mondo di merda.

p.s.: la foto dell'articolo è di una vittima di ieri, ad Al Kahlil, Palestina.

martedì 3 novembre 2015

L'AGONIA



“ciao, come stai?”

Sapete che non so mai cosa rispondere a questa domanda? Sì, davvero. Come sto dopo che sono stata deportata dalla vita che volevo e senza poter abbracciare i miei amici e pensando che non potrò più riabbracciarli?
E come sto, ogni mattina, quando apro i messaggi e facebook e leggo che le persone con le quali vivevo sono stati sparati o presi dai soldati nazisti israeliani? E come sto quando parlo con le loro famiglie e non so cosa dirgli?
Quando al mattino vedo che ci sono stati feriti, uccisi o rapiti in Palestina; spero sempre che sia qualcuno che non conosco. Passato il mese di ottobre le probabilità si sono drasticamente ridotte; perchè quasi tutti coloro ho a cuore sono stati sparati e presi dai soldati israeliani.
Hanno iniziato con Fadel, poi Mohammed Shteiwi, poi Abud, poi Jehad ed in ultimo Wael Faquee. Tutti presi dai soldati nazisti e tutti senza accusa di reato (ad oggi). A Jehad avevano anche sparato ad una gamba (il proiettile era entrato davanti ed uscito da dietro). Appena dimesso dall'ospedale dopo l'operazione, poche ore dopo hanno attaccato il villaggio e l'hanno portato via. A Wael avevano sparato in un piede, due settimane prima.


La “Aja” nel film “israele, IL CANCRO” si è parata davanti ai soldati per non fargli portar via il figlio e altri 6 contadini. Un soldato l'ha picchiata con l'M16.
1200 palestinesi rapiti nel solo mese di ottobre.
I giorni passano e Fadel, Mohammed, Abud, Jehad e Wael sono là, dentro, in mano ai nazisti israeliani. Dormono in quei letti di ferro, mangiano merda, vengono torturati. Ogni giorno.
E i famigliari fuori, ad aspettare, in agonia.
La prima volta che presero Jehad avevo paura che avrei aspettato quei mesi per niente, perchè forse quando sarebbe uscito io non sarei stata più in Palestina e non l'avrei più rivisto.
Lo dicevo ad una donna palestinese e lei mi ha detto “aspettare per niente? Io avevo 18 anni, mi ero appena fidanzata con un palestinese. È stato preso dai soldati israeliani e gli hanno dato 25 anni. Ho aspettato, giorno dopo giorno, senza sposarmi. L'ho aspettato. Quando stava per uscire, un mese prima della scadenza, è morto in prigione. Questo è aspettare per niente”.
Il cancro è anche questo, quelli che stanno fuori, in agonia. Resistendo, ma in agonia.


domenica 1 novembre 2015

NOMI DEI PALESTINESI UCCISI NEL MESE DI OTTOBRE

QUELLO CHE LA STAMPA NON VI DICE.....
1. Muhannad Halabi di El Bireh,(Ramallah) 19 anni
2. Fadi Alwan (Gerusalemme) 19 anni
3. Amjad Hatem (Yatta) 20 anni
4. Thaer Abu Ghazaleh (Kafr Aqab) 19 anni
5. Abdulrahman Obaidullah (Betlemme) 11 anni
6. Hudhaifah Solomon (Tulkarem) 18
7. Sam Beauty (campo profughi di Shuafat) 20 anni
8. Mohammed Jabari (Al Kahlil) 19 anni
9. Ahmad Jamal Salah (campo profughi di Shuafat) 20 anni
10-Badran Isacco (Kafr Aqab) 16 anni
11-Mohamed Said Ali (campo profughi di Shuafat) 19 anni
12-Ahmed Mustafa Ibrahim Awad (Beit Ummar) 28 anni
13 Abdullah Ahmed (Jalazoun) 13 anni
14 Mustafa al-Khatib (Mount Scopus / Gerusalemme), 17 anni
15 Hassan Khaled, (Gerusalemme), 15 anni
16-Muhammad Nazmi Shamasneh (Qatanna ovest, a nord di Gerusalemme) 22 anni
17-Baha Alyan, Monte Almekpr, Gerusalemme, 22 anni
18-Alaa Abu, Gerusalemme, 33 anni
19-Moataz Zawahra, (Betlemme), 27 anni
20-Bassel Sidr, (Al Kahlil), 20 anni
21-Ahmad Abu Shaban, (Gerusalemme), 23 anni
22-Riad Dar Youssef Ibrahim, (Ganah- Ramallah) 46 anni
23 Fadi Derby, 30, da Jenin
24-Ihab Hanani, Beit Furik - Nablus, 19 anni
25-Iyad Khalil Mahmoud'Awawda 26 anni, Al Kahlil
26-Tariq Ziad Abu Eid, 17 anni, Al Kahlil
27-Esseily Ayman, 16 anni, Al Kahlil
28-Fadel Awad al-Qawasmi, 18 anni, Al Kahlil
29-Omar al-Faqih Mohammed (23 anni) Gerusalemme
30-Moataz Ahmed, 16 anni, di Monte Scopus - Gerusalemme
31-Muhannad, (21 anni), il Negev
32-Huda Mohammed Darwish, (65 anni), Issawiya
33-Uday (24 anni), Al Kahlil
34-Moses Hamza, 25 anni, di Beit Ula / Al Kahlil
35-Hossam Ismail Jabari 18 anni, Al Kahlil
36 Bashar al-Nidal Jabari 15 anni / Al Kahlil
37-Motaz Atallah Qasim 20 anni / Bethany
38-Hashem Hashem Younis (54 anni) / Al Kahlil
39-Khalid Mahmoud Ghneimat (20 anni) / Surif
40. Ahmed Mohamed Said Camille (17 anni) / Qabatiya
41-Shadi Hossam (20 anni) / Gaza
42-Herbawi Ahmed Abdul Rahim, 20 anni, Shijia - Gaza
43-Abd al-Wahidi, 20 anni, Shijia - Gaza
44-Mohamed Hesham Raqab (15 anni) - Gaza
45-Adnan Abu Musa Alian, 22 anni, di Khan Younis - Gaza
46-Ziad Nabil Sharaf (20 anni) - Gaza
47-Jihad schiavi (22 anni), Dayr al-Balah - Gaza
48-Marwan Hisham (13 anni) - Gaza
49-Khalil Omar Osman (18 anni) - Gaza
50-Noor Hassan (30 anni) - Gaza
51 Yahya Hassan (2 anni) - Gaza
52-Shawki Jamal Jaber Obeid (37 anni) - Beit Hanoun - Gaza
53-Yahya Abdul Qadir Farhat (24 anni) - Shijia - Gaza
54-Hatem Mahmoud Hamida, 22 anni, Gaza
55-Alsarha Ahmed, 27 anni, Al Bureij
56. Yahya Hashim Krarh 20 anni, di Gaza
57. Khalil Hassan Abu Obeid, 25 anni, Khan Younis.
58 Dania Irshayyid ,16 anni, Al Kahlil.
59 Ra'ed Saket Jaradat, 22 anni, Al Kahlil
60 Saad Yusef Al Atrash, 19 anni, Al Kahlil
61. Iyad Jaradat 17 anni, Al Kahlil
62 Abu shakhdam, Al Kahlil
63 Shadi Al Qusdi, Al Kahlil
64 Asaid Hamman Adnan, 23 anni, Al Kahlil
65 Islam Obeido, 23 anni, Al Kahlil
66 Farouk Sider, Al Kahlil
67 Mahdi Almuhtaseb, Gerusalemme
68 Ramadan Thawabteh, 8 MESI, Beit Fajjar, Betlemme
69 Qasim Mahmoud Kassem Saba'neh, 20 anni, Qabatja Jenin
70 Ahmed Quneibi, Gerusalemme
71 mahmoud talal nazzal di Qabatia, Jenin, 16 anni

venerdì 30 ottobre 2015

COMUNICATO STAMPA: MURO ISRAELIANO ALL'UNIVERSITA' DI FIRENZE




E' gravissimo ciò che è accaduto ieri presso la sala autogestita dell'edificio 5 nell'università Novoli a Firenze. L'assemblea autogestita aveva organizzato la proiezione del mio film “israele, IL CANCRO” ed aveva ricevuto nei giorni passati la diffida da parte del Rettore del fare l'evento. Giustamente gli studenti hanno portato avanti l'iniziativa, aperta la pubblico, a tutti, tanto che c'erano molti esterni all'università.
Alcuni minuti prima dall'inizio dell'evento, due ragazze del pubblico ci riferiscono che tutte le locandine con le indicazioni di come raggiungere la sala, nel polo universitario, sono state tolte e mentre vengono rimesse, viene detto loro di non affiggerle perchè è iniziativa vietata.
Stavo per collegarmi a facebook per postare la notizia, ma in quel momento fanno irruzione nella sala il Rettore accompagnato da una decina di professori/presidenti. La frase iniziale è stata questa: “ragazzi, sono venuto a dirvelo di persona, vi avevo diffidato dal proiettare questo film con titolo violento, di parte, ed in un momento delicato in quella zona. State per proiettare, pertanto, il rapporto fra voi e l'università si interrompe. Verrete sgomberati domani.”.
Studenti (e non) iniziano con tono pacato una discussione, invitiamo Rettore e altri a restare per la proiezione e a partecipare al dibattito. Ma, loro non rispondono ed iniziano ad allontanarsi. Uno studente sale in piedi su un tavolo e riprende tutto con il telefonino. C'è il video di tutto l'accaduto.
Cerco di spiegare la mia posizione e che denuncerò il Rettore (che termina il suo mandato entro due giorni). Inizio a discutere con uno dei professori e gli faccio presente che la loro azione è un muro israeliano, contro la libertà, contro la democrazia. Ammette, ed è d'accordo con me e gli dico “dai, io e te lo sappiamo che il problema non è il titolo del film, il problema è che dovete eseguire gli ordini dell'ambasciatore d'israele”. Il professore risponde “può essere”.
L'assemblea autogestita Novoli ha fatto ugualmente la proiezione ed il dibattito. Già in un periodo che trova gli studenti impegnati in occupazioni per il diritto allo studio ed in sgomberi, ora questi studenti fiorentini si trovano a dover affrontare anche questo sgombero. Per??? Aver proiettato un film?
No, per aver mostrato la verità sul mostro israeliano che, è oramai evidente, non è un'occupazione militare che riguarda solo la Palestina. E', infatti, chiaro chi controlla tutti i canali qui nel nostro Paese.
Tutta la mia stima ed il mio rispetto all'Assemblea Autogestita Novoli.

mercoledì 28 ottobre 2015

GIUSTIZIA



  • Agli organi di stampa e comunicazione


Illustri lettori e redazioni di stampa,
sono Samantha Comizzoli, regista dei film “SHOOT” , “israele, IL CANCRO”, video reporter ed attivista per i diritti umani. Sono stata invitata a Firenze qualche mese fa presso un centro culturale per presentare il mio secondo film, ed allora la proiezione fu annullata ed eseguita in un libero spazio. Ora sono stata invitata per la seconda volta a Firenze per presentare il film più dibattito presso la sala autogestita dell'università di Firenze e la proiezione con dibattito avverrà il giorno 29 ottobre.
Anche per questo secondo evento è arrivata diffida agli organizzatori di proiettare il film, questa volta dal Rettore dell'università. Altresì sugli organi di stampa locali sono state scritte falsità ed offese al mio film ed alla mia persona. Il termine “antisemita” è per me, che difendo i diritti umani, un'offesa. A tal riguardo vi sarà possibile verificarlo nei miei numerosi articoli o post su facebook ove ripeto sempre “la Pietà non è selettiva”. Affermare, altresì, che io supporti Hamas è falso ed anche questo è verificabile da numerosi articoli nel mio blog e da miei post facebook. Anche nel mio film cito la mia posizione in merito “non faccio differenze fra le vittime e pertanto non le faccio fra chi viola i diritti umani, non mi interessa se sei israeliano, turco, italiano o palestinese, sei un mostro”. Io non sono pro-Palestina, ma pro-diritti umani ed è per questo che sto dalla parte delle vittime, sempre.
Scrivere, poi, che io sono per il “negazionismo dell'olocausto” è altrettanto falso (oltre che sempre offensivo) poiché ho scritto più volte “israele è la vergogna dell'umanità, l'offesa più grande alle vittime dell'olocausto”. Di seguito alcuni miei articoli per riscontro.
Ora.... ogni qualvolta, nella storia, qualcuno provi a dar dati di vittime dalla Palestina o a raccontare la verità dei crimini sui diritti umani perpetrati da israele; gli viene posto lo stesso trattamento. Antisemita, negazionista, nazista, etc.etc. Quando, invece, è proprio israele che usa l'olocausto ebraico per piangere vittimismo, riscrivere la storia e pretendere soldi. Facendo così degli ebrei vittime due volte, prima volta per lo sterminio e seconda volta per essere usati dai sionisti (israele).
Non è la prima volta che io vengo attaccata con questo metodo, pertanto, visto che mi trovo deportata per mani israeliane dalla mia vita in Palestina, senza casa/lavoro/soldi per aver sacrificato tutto per la difesa dei diritti umani e visto, altresì, che nessuno mi ha mai pagato per quello che ho fatto... ho deciso di non chiedere nemmeno rettifica agli organi di stampa (come feci, invece in passato) ma di portarvi tutti in Tribunale con lo scopo di fare GIUSTIZIA tramite gli organi preposti.
Pertanto denuncerò:
  • tutti gli organi di stampa che mi hanno scritto e/o riportato ingiurie per una foto manipolata un anno fa,
  • tutti gli organi di stampa che hanno scritto il falso sul mio rapimento
  • tutti gli organi di stampa che hanno scritto e/o riportato offese, ingiurie ed il falso riguardo la proiezione a Recanati
  • tutti gli organi di stampa che hanno scritto e/o riportato offese, ingiurie ed il falso riguardo la proiezione a Firenze
  • l'Ambasciatore d'israele in Italia
  • e tutti coloro che si sono resi partecipi ai detti attentati alla mia persona ed al mio lavoro.


Invitandovi, ovviamente, alla proiezione del film, ma tanto dovevo alla Giustizia per tutti coloro che difendono i diritti umani.

Samantha Comizzoli

In allegato alcuni articoli scritti da me per riscontro:










martedì 27 ottobre 2015

FIRENZE....ANCORA...CERCA DI BLOCCARE IL FILM



E' la seconda volta che proietto il film “israele, IL CANCRO” a Firenze e per la seconda volta i sionisti arrivano in volata (due giorni prima dell'evento) per bloccare la proiezione.
Questa volta sono andati a disturbare anche il Rettore dell'Università di Firenze che si è subito premurato di scrivere all'organizzazione.
Riporto qui sua lettera e risposta dell'organizzazione e di seguito la mia risposta che scrivo oggi.

Gent.mi ho appreso da alcune lettere di protesta che sono giunte in Ateneo della vostra intenzione di proiettare giovedì 29 ottobre alle ore 16 - all'interno dell'aula data in autogestione - il docufilm "Israele, il cancro". Già dal titolo - violento e assolutamente di parte - si evince come l'iniziativa non preveda quel confronto fra prospettive e analisi differenti che sempre deve caratterizzare ogni evento culturale tenuto nei locali dell'Ateneo. Ritengo assolutamente opportuno, pertanto, l'annullamento dell'iniziativa.
Cordialmente Alberto Tesi Rettore dell'Università degli Studi di Firenze

Lettera aperta al Rettore dell'Università degli Studi di Firenze Gentile Rettore, abbiamo ricevuto la Sua lettera che ci invita ad annullare l'iniziativa del 29 ottobre, che prevede la proiezione del docufilm “Israele, il cancro” alla presenza della regista Samantha Comizzoli. Apprendiamo con preoccupazione questa richiesta, dal momento che l’università dovrebbe essere luogo di incontro e dibattito di diverse opinioni e non di censura. Impedire di esprimere un punto di vista non significa permettere quel “confronto fra prospettive e analisi differenti che sempre deve caratterizzare ogni evento culturale tenuto nei locali dell'Ateneo”, come scritto da Lei stesso, ma al contrario significa annullarlo. Riteniamo importante proiettare il documentario, lasciando ovviamente ampio spazio al dibattito, perché rappresenta in ogni caso un arricchimento. Inoltre vorremmo farLe notare che uno dei punti di vista in questione è quello di un’attivista che ha vissuto per anni nei territori della Cisgiordania occupati da Israele. Anche se lei ritiene “violento e assolutamente di parte” il titolo del docufilm, è bene ricordare che Samantha Comizzoli ha testimoniato quotidianamente su internet l’occupazione e le violenze illegali da parte delle forze armate israeliane nei confronti della popolazione civile palestinese, e per questo motivo ha subito violenze (tra cui lesioni causate da uno sparo), l’arresto e l’espulsione in totale violazione delle norme di diritto internazionale. Per quanto non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ci teniamo inoltre a precisare che il titolo si riferisce alla continua espansione, condannata più volte da organismi internazionali quali l’Organizzazione delle Nazioni Unite, dei confini di Israele. Per tutti questi motivi riteniamo opportuno proiettare il docufilm e confermare la nostra iniziativa, invitando tutti gli studenti a partecipare.
Cordialmente Assemblea dello Spazio Autogestito

Ecco, ora la mia risposta:

Illustre Rettore dell'Università di Firenze Alberto Tesi,
sono l'autrice del film, sparata, rapita, torturata e deportata per mano d' israele da un luogo quale è la Palestina. La invito, da subito, a partecipare come spettatore alla proiezione e a pormi tutte le domande che desidera, nel dibattito che seguirà. Mi perdoni se non La invito come relatore, ma come Lei ben saprà, il diritto di parola e d'informazione viene sempre mantenuto nel momento in cui israele organizza un'altra proiezione con dibattito. Inoltre, come negare che israele occupi già “spazi istituzionali” in Italia senza alcuna possibilità di dibattito; si vedano i media italiani (RAI compresa).
Sono, invece, d'accordo con Lei quando scrive che “titolo del film è di parte”. Assolutamente sì, il titolo del film è di parte, il film è di parte ed io sono di parte; dalla parte degli oppressi, dalla parte delle vittime. Questa non è una questione soggettiva, ma oggettiva poiché la Storia è realtà in base ai numeri.
Diciamoli questi “numeri”:

  • morti palestinesi uccisi da israele dal 1° ottobre al 27 ottobre : 61 dei quali 12 sono bambini
  • morti israeliani uccisi dai palestinesi dal 1° ottobre al 27 ottobre: 3 più un ragazzo etiope ucciso dagli israeliani pensando fosse palestinese.
Ultimo attacco su Gaza:
  • Palestinesi uccisi 2139
  • Bambini palestinesi uccisi 490
  • Palestinesi feriti 11.000
  • Bambini palestinesi feriti 3.000
  • Soldati israeliani uccisi 64
  • Civili israeliani uccisi 6
  • Bambini israeliani uccisi 1

Ovviamente Illustre Rettore, Le ho riportato solo due momenti di 70 anni di Storia, ma tutta la Storia della Palestina ha questo rapporto di numeri; ecco perchè non si tratta di “guerra” ove si può prendere una parte o un'altra, ma si tratta di GENOCIDIO.
Non mi stupisce che alcuni si schierino dalla parte degli oppressori (altrimenti non si spiegherebbe l'impunità di israele e tutte le risoluzioni ONU non rispettate); ma, Illustre Rettore, per me la Pietà non è selettiva e sono spudoratamente schierata dalla parte delle vittime, sempre.
In ultimo, Le ricordo che il termine “cancro” verso israele, non è nulla di nuovo e in passato è stato usato da intellettuali e persone più autorevoli di me.
Ricordandole altresì, che il Rettore dell'Università non potrebbe vietare l'uso degli spazi universitari in base alla sua posizione politica (fatto grave se accade e degno di richiesta di dimissioni); La saluto sperando, come detto sopra, di vederLa il 29 ottobre alla proiezione di “israele, IL CANCRO” (un film sull'occupazione mentale israeliana che come un cancro mangia con violenza l'identità alle persone). Ringrazio l'assemblea dello spazio autogestito e ricordo che io ho solo acceso la videocamera, il resto l'ha fatto israele.

Cordialmente, Samantha Comizzoli

p.s.: poiché questa mia verrà pubblicata, colgo l'occasione per mandare un messaggio a tutti i sionisti in Italia che si oppongono al mio operato. Non credevo, davvero, di causarvi tanto disturbo. Il problema è facilmente risolvibile: sono in Italia perchè deportata dalla Palestina per mano israeliana e non posso rientrarvi. Lasciate che io ritorni in Palestina, che lasci l'Italia, che gli israeliani mi sparino un'altra volta e che magari io venga uccisa come altri attivisti internazionali. Per me va bene.




lunedì 26 ottobre 2015

RAPITO WAEL FAQUEE


  • All'Ambasciatore italiano a Tel Aviv



OGGETTO: richiesta d'intervento urgente


Egregio Ambasciatore,

Le scrivo in qualità di cittadina italiana e per difesa dei diritti umani, responsabilità di tutti.

  • Il giorno 25 ottobre Wael S. A. Faquee di Nablus è stato preso dai soldati israeliani presso il checkpoint Atara di Ramallah.
  • Il giorno 26 ottobre abbiamo avuto notizia che il sign. Wael è stato portato presso la prigione israeliana di Ofer, Ramallah e che una prima udienza per dare motivazione sarà giovedì.

Egregio Ambasciatore, il sign. Wael S. A. Faquee collaborava a diversi progetti di solidarietà in Italia per la difesa dei diritti umani. E' speaker e coordinatore di un programma radio in Italia presso nuovaresistenza.org . Ha partecipato a numerose conferenze via skype in Italia ed ha, altresì, molti amici italiani che hanno ricevuto da lui umanità, intelligenza, cultura.
Le chiedo, pertanto, con questa mia

di interessarsi al più presto di questo (al momento parrebbe un rapimento) e di essere presente all'udienza di giovedì e/o altre udienze in rappresentanza di questa cittadina italiana, come osservatore affinchè non vi siano violazioni di diritti umani.

Egregio Ambasciatore, certa che la mia volontà verrà da Lei rispettata, attendo gentili aggiornamenti sul sign. Wael Faquee, difensore dei diritti umani.



Distinti saluti

Samantha Comizzoli



indirizzo mail: consolato.telaviv@esteri.it

domenica 25 ottobre 2015

AHIAIAI ABU MAZEN.....



Continuo a vedere post e a sentire un termine riguardante questo momento in Palestina: “Intifada”.
L'ho detto più volte che anch'io mi auguro sia un'intifada e non la fine della Palestina o qualcos'altro. Così continuo a parlarne con i palestinesi che lo stanno vivendo questo momento e tutti mi rispondono che non è l'intifada.
In fondo l'ho scritto più volte che per avere la terza intifada (quarta per Nablus) la rivolta doveva iniziare prima verso l'ANP e poi verso israele.
Ci sono solo due luoghi che in questo momento lo stanno facendo e sono i campi profughi di Betlemme ed Al Kahlil. Le rivolte sono, infatti, verso l'ANP e verso israele.
Tutte le altre zone stanno reagendo in un modo diverso: gli episodi di rivolta/resistenza sono volate dei singoli. Gli shebab tutti compatti, invece, sono rapiti dalla polizia palestinese che (così mi dicono) sta prendendo tutti gli shebab, soprattutto dall'università di Birzeit e di Nablus.
In più mettiamoci anche il gran numero di rapimenti da parte israeliana. Risultato: questa è una botta colossale alla Palestina.
L'ANP vuole che gli episodi di “reazione” si plachino, quindi ha parlato con tutti i partiti e ha ordinato di non dare appoggio agli shebab.
Non che prima l'ANP supportasse i palestinesi/shebab, manco una bottiglietta d'acqua ha mai dato. Questa però è un'ulteriore blocco alla Resistenza. Ho saputo che la prigione palestinese di Jneid a Nablus è piena......


Onore a voi shebab e capisco quando mi dicevate “sei più palestinese di tanti palestinesi”. Sulle vostre pietre, scriveteci pure anche il mio nome.

mercoledì 14 ottobre 2015

SIONISMO= RAZZISMO/FASCISMO/NAZISMO/ANTISEMITISMO



Che cos'è il sionismo?
Mi sono resa conto che quella merda che è facebook ha permesso sì di far arrivare notizie dalla Palestina a molti che prima non se la cagavano proprio, ma ha fatto anche da “censura” alla mente ed alla facoltà umana di LEGGERE e SAPERE.
Aldilà del fatto che vi sarebbe bastato leggere la STORIA, ad esempio “La pulizia etnica della Palestina” di Ilan Pappè per sapere.... o leggere i numerosi saggi di Paolo Barnard o il suo libro “Perchè ci odiano”; ma, ripeto...in un network dove gli articoli vengono condivisi senza nemmeno leggerli..figuriamoci leggere un libro.

Quindi premesse le letture sopracitate, provo con estrema sintesi e parole semplici a spiegare.

  • il sionismo nasce 50 anni prima dei lager nazisti in Germania. I primi lager furono costruiti dai sionisti in Palestina e al loro interno c'erano i Palestinesi. Attenzione! Non gli “arabi”, ma i Palestinesi, ovvero musulmani, cristiani ed ebrei. La guerra nazista di Hitler/Mussolini e l'olocausto furono finanziati dai sionisti. I sionisti iniziarono allora a costruire il sionismo. Si trattava di atei che presero la loro barchettina da dove si trovavano e andarono da ogni Governo/dittatore a dirgli “io appoggio il tuo progetto se tu appoggi me”. Da quel momento iniziarono ad avere l'appoggio di tutti i dittatori/Governi. Gli ebrei che abitavano in Palestina fuggirono da lì, sapendo del progetto che i sionisti avevano in mente, ma gli stessi vennero poi perseguitati dal figlio del sionismo (nazismo) in Europa. Pertanto fascismo e nazismo sono i figli del sionismo.
  • Il sionismo non ha nulla a che vedere con la religione o il popolo ebraico (come detto sopra).
  • I Palestinesi sono semiti e poiché perseguitati dai sionisti, il sionismo è antisemitismo.
  • I sionisti credono nella “razza sionista” e tutti coloro vi sono contro sono da “neutralizzare”, ovvero uccidere o rendere inermi come vegetali. Pertanto il sionismo è razzismo. Le prigione israeliane sono divise fra prigioni per i Palestinesi e prigioni per gli “altri”. Questi ultimi sono tutti coloro che non sono israeliani.
  • L'occupazione della Palestina non è che la grande base militare del sionismo costruita da tutti i Paesi, chi rappresenta di più questa base militare sono israele, stati uniti ed arabia saudita (gli altri Paesi appoggiano e partecipano).
  • La “partecipazione” degli altri Paesi non è uno scambio di favori o scambio economico. Negli anni...quelli che avevano preso la barchettina ed avevano trattato con i vari governi/dittatori, hanno poi preso il controllo.
  • Per prendere il controllo di un Paese si intende: creare le mafie interne, creare l' informazione, creare l'economia, creare l'istruzione, creare l'ordine e la sicurezza, creare organi che fingano opposizione a tutto ciò che viene creato. Per “creare” e “continuare ad avere il controllo” di tutto ciò usano organi appositi che noi conosciamo con il nome comune di “servizi segreti”.

Ora:
1) voi capite che la Palestina è la punta di un iceberg. E' solo (come ho già scritto, ma non l'avete letto) il LABORATORIO dove il sionismo sperimenta tutto ciò che viene poi applicato nei nostri Paesi.
  1. non si può essere antifascisti/antinazisti ed antisemiti o antirazzisti se non si è antisionisti. Ed è metodo ipocrita definirsi solo uno degli “anti” perchè l'uno sono l'identità o figlio dell'altro.
  2. Fino a quando non accetterete che la nostra economia, la nostra istruzione, la nostra stampa, la nostra sicurezza e legalità, perfino le nostre mafie sono create e ovviamente controllate dal sionismo; starete ancora all'ABC. Fino a quando non accetterete che i “movimenti di opposizione” o “ribellione” sono stati creati appositamente per mandare in vacca chi cerca di fermare tutto questo; starete all'ABC e forse ci starete pure da prigionieri perchè vi hanno fottuto due volte.

Adesso, se nella lettura siete arrivati fino a qui, potreste anche andare a leggere Paolo Barnard e Ilan Pappè. Nel caso vi siate fermati al titolo non parlate con me e non scrivetemi, fate solo perdere tempo.

martedì 13 ottobre 2015

ALBERTO PERINO OOOOOOOHHHHHH!! CAZZO DICI????



“le parole non si processano, liberiamo le parole...” mò te le libero le “parole”

Ieri sera a Torino c'era un'assemblea del Movimento. Ci sono andata per i ragazzi sulla quale ri-vola l'accusa di terrorismo.
Non credevo, giuro, non credevo di dover affrontare quello che ho trovato.....
Mentre ero lì seduta ad ascoltare, leggo che c'è stato una altro palestinese ucciso dagli israeliani, era il 26° dal 1° ottobre...... Pochi minuti dopo la parola passa ad Alberto Perino che inizia così “sono certo che stasera prenderò altre due denunce per diffamazione... “... Vabbè...
Esco a fumare, sono sulla porta d'ingresso ed ecco cosa accade... Alberto Perino fa uno spottone al sionista Erri De Luca. Per la denuncia che Sion De Luca si è preso per il supporto al Movimento No Tav..
OOOOOOOOOOHHHHHHHHH CristoDiDDDIO PERINOOOOOOOO 26 martiri in quel momento!!! E tu fai lo spot al sionista????????????????? Ma vaffanculo vai.. vommmmito!
Ma, attenzione, non è questa la cosa che mi ha fatto gonfiare la vena, amico dei sionisti in più o in meno, non è che sia una novità.
Quello che mi ha fatto gonfiare la vena è stato l'applauso del pubblico No Tav e che al tavolo come moderatore c'era un membro del BDS Milano, zitto....
Vena gonfia, sono andata a bermi una birra.
Qualcuno non era ovviamente d'accordo, ma è stato zitto.
Il moderatore l'ho aspettato per dirglielo in faccia, anche perchè ci conosciamo. Anzi, ci conoscevamo.
Perino può andare a fare inculo a Tel Aviv con Sion Erri per quanto mi riguarda.
Per tutti gli altri che hanno applaudito lo spottone ad una persona che proprio in quel processo dichiarò “il cantiere cadrà com'è caduta Gerico”...... Gerico, Palestina, palestinesi uccisi da israele... e la clac No Tav che applaude. A voi, io non voglio più vedervi e a chi sta zitto e continua a sedersi lì a fianco ricordo che il coraggio è di muoversi comunque, anche da soli, ma non svendendosi i diritti umani.

Una riflessione: mi auguro che in molti riflettano, ma oggi mi chiedo CHI alimenta il Movimento No Tav. E non parlo delle tante persone che credono nella libertà (di tutti, non solo della loro), ma parlo della cupola non più celata che si preoccupa di: denunce per diffamazione quando dentro ci sono persone che rischiano “il terrorismo”, e di un intellettuale sionista che deve la sua carriera al prezzo del sangue dei palestinesi. Non è possibile sentirsi dire "ok è sionista, ma per la lotta no tav va appoggiato". Che cazzo vuol dire? Allora Mussolini andava appoggiato per gli alberi che ha piantato e le case/strade che ha costruito? E Pol Pot? Anche lui avrà fatto qualcosa di buono e quindi per quel particolare va appoggiato? israele per i diritti ai gay va appoggiato quando reprime i profughi? Ma ohhhhhhhhhhh???

Povero Jean Luc Godard... più di 50 anni di film spariti dagli archivi RAI e da internet...... lui non l'ha firmata la solidarietà a Sion De Luca...

30 martiri in questo momento, mi salta la vena e vomito in bocca a Perino.

lunedì 12 ottobre 2015

DOVERE DI CRONACA?



Vista la svista dei media italiani, pubblico nomi e foto dei palestinesi uccisi dagli israeliani dal 1° ottobre ad oggi (12 ottobre ore 19,00).

1 Muhannad Halabi (El Bireh) 19 anni
2. Fadi Alwan (Gerusalemme) 19 anni
3. Amjad Hatem (Yatta) 17 anni
4. Thaer Abu Ghazaleh (Kafr Aqab) 19 anni
5. Abdulrahman Obaidullah (Betlemme) 11 anni
6. Hudhaifah Solomon (Tulkarem) 18
7. Sam Beauty (campo profughi di Shuafat) 20 anni
8. Mohammed Jabari (Hebron) 19 anni
9. Ahmad Jamal Salah (campo profughi di Shuafat) 20 anni
10-Isaac Badran (Kafr Aqab) 16 anni
11. Mohammed Saeed Ali (campo profughi di Shuafat) 19 anni
12. Ahmed Mustafa Ibrahim Awad (Beit Ummar) 28 anni
13. Shady Hossam (Gaza) 20 anni
14. Ahmed Abdul Rahim Herbawi (Gaza) 20 anni
15. Abd al-Wahidi (Gaza) 20 anni
16. Mohamed Hesham Raqab (Gaza) 15 anni
17. Adnan Abu Musa Alian (Gaza) 22 anni
18. Ziad Nabil Sharaf (Gaza) 20 anni
19. Jihad (Gaza) 22 anni
20. Marwan Hisham (Gaza) 13 anni
21. Khalil Omar Osman (Gaza) 15 anni
22. Noor Hassan (Gaza) 30 anni
23. RafahYahya Hassan (Gaza) 2 anni.
24 Ahmed Abdullah (El Bireh, Ramallah) 13 anni.
25 Mustafa Adel al-Khatib ( Sur Baher a Gerusalemme) 18 anni.