lunedì 18 luglio 2016

IL TUO POSTO NEL “MONDO”



Gli ultimi fatti in Turchia mi hanno fatto nascere un ragionamento non su quello che è accaduto, ma su come reagisce la società.
Accade un fatto, i media lo divulgano con mille filtri a seconda dell'appartenenza politica, il pubblico prende la notizia e ha la sua posizione. E fin qui...
Ciò però che è grave è che mi sono accorta è che i “social” fanno sì che ognuno abbia un suo posto nel mondo, ovvero....
Ti sta a cuore l'uccisione dei delfini, hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi commenti, il tuo spazio entro il quale graviti. Ti sta a cuore la Palestina? Hai le tue pagine, i tuoi followers, i tuoi commenti, il tuo spazio. E dentro a quello spazio dai le tue energie, e lo spazio stesso ti fa credere in progressi tramite iniziative e/o discussioni. Intanto tutto intorno a te prosegue, e magari cambia, ma tu non te ne accorgi fino a quando (in certi casi) nasce in te un altro interesse e ti trovi un altro “spazio” nel quale navigare ed “essere”.
Questo fa si che in ogni contatto con l'esterno al tuo spazio dove esisti, tu continui a portare avanti la tua posizione/interesse, anche con fette di salame sugli occhi negando evidenze oggettive.
Un esempio il golpe in Turchia....
Ci sono state delle teatralità oggettive (come la foto divulgata in primis che era falsa); ci sono state delle realtà (come i turchi scesi effettivamente per le strade a sostenere Erdogan); e c'è stato un epilogo (che reputo temporaneo). Ma, nei social ognuno interpreta i fatti a seconda della sua posizione/interesse e ne fa uso e consumo.
Discorsi su wahabiti e sunniti, discorsi sulla democrazia, discorsi sui curdi.. Ok, ma davanti a tutto questo c'è il solo ed unico discorso: “sono mostri ed è solo un gioco di chi ha il potere, ci sono mostri più piccoli e mostri più grandi, ma sempre mostri sono”.

Gravitare nel proprio “spazio”.....quello spazio lì è stato creato proprio dai mostri per far perdere la capacità di analisi e la lucidità.

lunedì 11 luglio 2016

Accuse di antisemitismo e sionismo in Italia


Accuse di antisemitismo e sionismo in Italia
1) Spiegazione del termine “antisemita” e “semita”.
“semita” popolazione che parla una lingua derivante dal ceppo “sem”. Le lingue semite sono: ebraico, arabo, aramaico, accadico. Al momento, le lingue si riconduco ai popoli del medio oriente ed identificati in Arabi, Fenici ed Ebrei.
“antisemita” Il termine "antisemitismo" venne coniato nel settembre 1879, a Berlino, in Germania, da parte del nazionalista Wilhelm Marr, nello scritto La strada verso la vittoria del Germanismo sul Giudaismo, da una prospettiva aconfessionale, nonostante l'etimologia, esso non si riferisce all'odio nei confronti dei "popoli semiti" (cioè quelli che parlano lingue appartenenti al gruppo semitico[3], quali l'arabo, l'ebraico, l'aramaico), ma unicamente all'odio e alla discriminazione nei confronti degli ebrei. Il concetto espresso da Marr, che nei suoi scritti successivi verrà visto come un errore e ritrattato, nel secolo successivo assumerà valenze diverse, più ampie, e coinciderà spesso con la definizione degli atteggiamenti persecutori.
la vicenda della mia foto davanti al forno. Montatura mediatica dell'hasbara. Che cos'è l'hasbara..
“Nell'estate del 2014, quando ero in Palestina, i prigionieri politici palestinesi intraprendono uno sciopero della fame lungo 62 giorni che viene interrotto dalla notizia del rapimento di 3 coloni israeliani. In futuro si vedrà poi che non era un'azione della Resistenza palestinese. Ma aldilà di questo, quando arrivò la notizia del rapimento, gli israeliani reagirono agli occhi del mondo bombardando Gaza per 52 giorni. Proprio in quei giorni partì una campagna mediatica dove si divulgava la foto della mano con le tre dita chiamando “la terza intifada”. Mi trovavo in un villaggio e più precisamente in una panetteria dove ci stavamo divertendo con amici a fare il pane arabo e le focacce. Immortalammo tutto con le foto, comprese una mia foto (ed anche una del panettiere) che facevamo con le tre dita. La pubblicai tranquillamente e nel giro di un giorno vidi il commento su facebook di un pseudo attivista pro palestina che mi accusava di inneggiare ai forni crematori per i 3 coloni rapiti... Ero in Palestina e scoppiò la risata collettiva per l'assurdità.. Ma il giorno dopo scoprìì che la cosa fu presa in mano dai sionisti e che ero su tutti i giornali italiani con quell'accusa. “Nazista, razzista, antisemita, etc.etc.”. Sia io che il mio avvocato spiegammo che era una montatura pazzesca, ma nulla delle nostre parole fu riportato dai giornali. Ancora oggi, quando faccio una conferenza o una presentazione dei film che ho fatto, il tutto viene contestato tirando in ballo ancora quella foto con le balle annesse.
Hannah Arendt: ebrea nata in Germania e con nazionalità statunitense. Filosofa, negli usa lavora per il giornale Aufbau. Seguì come inviata sul posto, il processo al criminale nazista Eichmann a Gerusalemme. Eichmann era accusato di aver partecipato all'olocausto. La Arendt riportò ciò che emerse nel processo, anche che i rabbini ebrei responsabili delle varie comunità ebraiche ammisero di aver consegnato ai nazisti le liste degli ebrei. Parlò di responsabilità degli ebrei nell'olocausto; ma, peccò ancor più di onestà quando dal quel report nacque un suo scritto “La banalità del male”. Dai suoi stessi amici e parenti fu chiamata traditrice del popolo ebraico e fu additata come antisemita.
Jean Luc Godard, francese, regista e critico di cinema. Quasi 50 anni di filmografia. Nel 2006 paragonò i terroristi kamikaze agli ebrei rinchiusi nei campi di concentramento affermando che entrambi si sono sacrificati per ottenere il diritto a uno Stato. Fu additato come antisemita.
Ilan Pappè, ebreo nato ad Haifa, studioso che ha boicottato israele, lasciandolo e smettendo di insegnare nelle sue università. Ha scritto “la pulizia etnica della Palestina”. Definito dai sionisti, anch'esso, antisemita.
Roger Waters, Pink Floyd. Per il film “the wall” e per la sua lotta del popolo palestinese anch'esso nella lista degli antisemiti fatta dai sionisti.
Mordechai Vanunu, fisico nucleare ebreo nato in israele lavorava nella centrale nucleare di Dimona nel deserto del Nakab. Riuscì a fotografare le 200 testate nucleari che israele aveva nel 1984, portò le foto a Londra con l'intento di divulgarle al mondo intero e far vedere che israele aveva 200 ipotetici olocausti. Da Londra la sua fidanzata lo portò a Roma con la scusa di altri media interessati. Giunti nell'albergo romano, entrarono nella stanza e Mordechai venne rapito dai mossad, messo su una barchetta narcotizzato e portato in israele. Realizzò che la sua fidanzata americana era in realtà un agente dei mossad. Nessuno seppe la storia di Mordechai fino a quando, durante uno dei trasferimenti tra prigione e corte militare dove doveva essere giudicato, appoggiò la sua mano sul vetro dell'auto e un fotografo immortalò la mano.. aveva scritto “sono Mordechai Vanunu, rapito a Roma dai Mossad..”. La storia uscì. Vanunu fu giudicato colpevole di tradimento ad israele e al popolo ebraico e condannato a vita a restare in israele ai domiciliari dopo aver scontato 11 anni in isolamento. E' a Gerusalemme, non può vedere nessuno, avere un telefono, internet; nonostante molti Paesi lo abbiano insignito della cittadinanza, Vanunu morirà ai domiciliari in israele. Nel frattempo è diventato cristiano, forse anche solo per fargli un dispetto.
Javier Baredm e Penelope Cruz, firmano una petizione che chiede la fine dei bombardamenti israeliani a Gaza e che usa la parola “genocidio”. In seguito Hollywood executives in accordo con Hollywood reporter inseriscono i due in una blacklist per non farli lavorare con le maggiori compagnie cinematografiche. Ricordo che la maggior parte degli attori di Hollywood finanziano i bombardamenti a Gaza e l'occupazione della Palestina con donazioni.
Radio Islam nel 2014 pubblica una lista con i nomi dei sionisti, conosciuti come personaggi pubblici e vip in generale, in Italia. La lista è solamente “riportata” da Radio Islam e non redatta. Ma questo basta per far chiudere per un po' la radio con l'accusa di antisemitismo ed essere perseguitata con “diffamazione aggravata”. La lista è, in realtà, redatta anni prima ….
Chi ha messo in moto tutto il meccanismo è stato un certo Marco Pasqua, giornalista de "La Repubblica". Scrisse di aver scoperto un certo Dagoberto Bellucci quale autore della lista di proscrizione. Ha poi accusato il presunto proprietario del blog di aver ripreso un testo pubblicato il 14 maggio 2005 dal Corriere della Sera. E qui sta l'inganno.
In effetti, alla data indicata, il Corriere della Sera aveva pubblicato un appello a pagamento in sostegno dello stato di Israele firmato da tutti i nomi e cognomi che appaiono nella suddetta lista. Qui si scopre che non è altro che una lista voluta e creata dagli stessi nominativi elencati i quali hanno pure pagato perché il loro nome venisse pubblicamente stampato su un quotidiano di elevata tiratura nazionale. Ecco perchè non c'è nessuna lista o mappatura da fare, poiché si userebbe un falso per spiegare il vero; commettendo diffamazione. Credo, invece che sia molto più importante capire la struttura del sionismo, destrutturandola per sapere che cos'è, perchè è qui, per riconoscere il vero potere, il vero nemico. Chi è in cerca di riferimenti ad etnie o razze ne resterà deluso ed è meglio che non mi ascolti.
2) hasbara. Tutte le accuse sviluppate e strutturate tramite balle mediatiche sono frutto del lavoro dell'hasbara. Che cos'è l'hasbara? L'hasbara è la forza lavoro mediatica per la propaganda sionista. Si occupano di accusare, costruire la menzogna, e traferire il loro lavoro ai media, agli organi politici e agli organi di repressione. Già dalla definizione di “antisemita” è oggettiva la volontà di creare una roccaforte che nulla a che vedere con religione, etnia, luogo di provenienza, sesso, lingua. Analizzo la roccaforte costruita: dal libro di Gilad Atzmon (ebreo che rifiutò israele): “ Coloro che si definiscono ebrei potrebbero essere divisi in 3 categorie: coloro che seguono il giudaismo, coloro che si considerano esseri umani che per caso sono di origine ebraica, coloro che pongono la propria ebraicità al di sopra di qualsiasi altra caratteristica. Si può presupporre che le prime due categorie sono del tutto inoffensive. La terza categoria, invece, fu la definizione usata da Weizmann uno dei creatori di israele del quale divenne il primo presidente. L'ebraicità è considerata elemento chiave e caratteristica fondamentale della persona; qualsiasi altra qualità è secondaria. Una qualità che impediva gli ebrei di assimilarsi e confondersi fra la folla”. Queste idee razziste precedono il nazismo, sviluppando il nazionalismo ebraico.
3) struttura organizzativa. Gli ebrei che ho citato prima, sono stati chiamati “antisemiti e traditori” per un motivo preciso: l'organizzazione sionista mette come principio base la difesa della razza. Pertanto si arriva a chiedere agli ebrei nel mondo di tradire lo Stato in cui vivono per salvaguardare quella che il sionismo chiama “razza ebraica”. Pappe, Arendt, Godard, sono così visti come traditori della razza o traditori d'israele. Allo stesso tempo, politici, giornalisti, intellettuali d'Italia, degli Usa, o di altri Paesi si trovano a dover tradire il Paese nativo per la sicurezza d'israele. La struttura organizzativa sionista è impeccabile. Si avvale oltre che dell'hasbara per la propaganda mediatica, degli sayanim (agenti sionisti), dei mossad sostenuti dagli sayanim. Gli sayanim sono agenti che servono a far svolgere il lavoro dei mossad. Ci sono sayanim dottori, politici, albergatori, che lavorano in banca. Così se un mossad ha bisogno di denaro di notte o di domenica il sayanim glielo fa avere senza lasciare tracce, se ha bisogno di un appartamento o di un alloggio, il sayanim glielo fa avere, se ha bisogno di curare una ferita da sparo, il sayanim dottore lo cura senza lasciare tracce che possano far sapere. Sono il supporto dei mossad.
Nel corso della mia militanza politica, ho affrontato la lotta contro la mafia, per la liberazione animale, per la difesa dell'ambiente. Mi sono resa conto, negli anni, che la metodologia era sempre la stessa e che lo scopo era sempre economico. Altresì, l'antagonismo dei movimenti mi trovava, il più delle volte, discordante nella metodologia usata. Le lotte si concludevano e si concludono sempre mandando tutto in vacca e con pochi che pagano sulla loro pelle la “lotta del movimento di tutti”.
Se un metodo lo riconosci, lo riconosci sempre.
Ho pensato che i vari mostri piccoli che animavano le nostro lotte si muovessero tutti per una “stretta creditizia” e che gli stessi movimenti fossero nati dall'impeto di lottatori, ma poi finiti totalmente sotto il controllo di hasbara, saynim e mossad. Facendola poi pagare ai lottatori ed al loro impeto.
“ Il sionismo non è un movimento colonialista con interessi in Palestina, è, invece, un movimento globale che si alimenta di solidarietà tribale, che non ha pari. “ Gilad Atzmon
La stretta creditizia creata dai sionisti in tutto il mondo, ha prodotto la piena collaborazione delle nostre amministrazioni locali, delle nostre banche, delle nostre mafie, delle nostre strutture, dei nostri media, parte di questa collaborazione è tramite gli agenti che ho nominato prima, il resto è per “non scelta”. Tutto è finito nella loro stretta creditizia.
Per ottemperare alla stretta creditizia, gli usa hanno creato investimenti farlocchi nelle banche o nel mattone. Facendo poi crollare tutto. I nostri Paesi, invece, hanno creato l'Europa. Il metodo è lo stesso: far investire in una bolla di sapone il popolo che non solo non avrà nulla in cambio, ma sarà dentro alla stretta. Paradossalmente questo quadro ribalta lo scopo principale dei sionisti di “essere in israele”. Strategicamente è molto più importante che siano ben sparsi in tutto il mondo. La Palestina è il compasso del medio oriente, laddove i sionisti sfogano la loro rabbia razziale che sfocia in atrocità peggiori dell'olocausto (anche solo per la durata in anni) subito dagli ebrei che rifiutarono israele. Il 60% dei sionisti non crede in Dio, il 40% segue come pecore l'indottrinamento sionista.
Non è mai stato un complotto, hanno fatto tutto alla luce del sole, ma il “mondo” che lotta era occupato a seguire i paladini dei diritti umani dati dal sionismo, le false flag, la storia contemporanea e non falsificata dai sionisti oppure ad arrancare per le conseguenze create dalla loro stretta creditizia (diritto al lavoro, alla casa, alla scuola, alla libertà di movimento).
Ho voluto fortemente iniziare da qui, da Bologna, non a caso. Alcuni anni fa denunciai Napolitano, Prodi, Draghi e Monti per altro tradimento allo Stato. Seppur io sia contro al concetto di “Stato”. La denuncia finì ovviamente nel nulla, ma allora non avevo vissuto anni in Palestina (nell'ombelico del mostro) per capire perchè avessero tradito lo Stato che rappresentavano, per il quale lavoravano.
Il metodo è sempre lo stesso: prendere ciò che è pubblico ed è un diritto (di tutti) privatizzarlo e metterlo in mano a pochi, rendere il popolo dipendente da quei pochi per avere ciò che gli è stato rubato, sfruttare il popolo, ghettizzare il popolo, reprimere la protesta. Strade, trasporti, ulivi, acqua, legislazione, prestiti ed investimenti bancari, sanità, istruzione, sistemi di sicurezza. Chi brucia gli ulivi in Palestina può bruciarli anche in Puglia se l'interesse e lo scopo sono gli stessi. Chi costruisce il muro in Palestina può costruirlo anche in Messico o al Brennero se l'interesse e lo scopo è lo stesso. Chi ruba l'acqua e la privatizza in Palestina può farlo anche in Italia così come chi applica leggi razziali, toglie la sovranità e la moneta in Palestina può farlo anche nel tuo Paese. Se apprendi e conosci il “metodo” lo riconosci e sai chi c'è dietro, chi devi attaccare o da chi ti devi difendere.
Nel suo libro Gilad Atzmon parla dei campi di detenzione, in Libano, dentro c'erano i palestinesi. Li descrive come i campi di concentramento nazisti e lì capì di essere un nazista se stava da quella parte. Ci mise 10 anni, ma rinnegò israele. Augurandoci che ci siano sempre più Gilad nel mondo, io ho ritrovato la speranza perchè una via per fermarli c'è ancora:
smetterla di parlare di israele e Palestina ed iniziare a parlare del terrorismo di israele nel mondo
smetterla di sfilare con le bandiere antifasciste, antinaziste, antirazziste, antimafia senza aver messo per prima la bandiera antisionista
iniziamo a fare e scrivere la storia, conoscendola, destrutturando la menzogna e passandola a tutti, anche al vicino di casa con il quale non si è mai parlato.
Operiamo e chiediamo sempre la COERENZA per qualsiasi cosa. Non è credibile uno che lotta contro la mafia e per farlo è d'accordo a bruciare i bambini in Siria o in Palestina. Non è credibile uno che lotta per il diritto alla casa, ma sta con i nazisti, non è credibile uno che lotta per la liberazione animale e sta con i fascisti. Non è credibile uno che lotta per la libera informazione, ma novella la menzogna sionista. Attraverso la conoscenza del metodo sionista, si possono destrutturare tutti i castellini in tutti i movimenti politici costruiti negli ultimi 50 anni e capire, quindi, perchè quella o quell'altra lotta sia finita in vacca.
Un esempio? Smettiamola di muoverci per “l'uguaglianza fra i popoli”, io non voglio l'uguaglianza, voglio che sia riconosciuta l'unicità di ognuno. L'uguaglianza è un metodo sionista per annettere gli altri popoli sotto ad una razza che si proclama eletta.

CHIEDO SCUSA AL M5S



M5S, ragazzi, vi chiedo scusa, non avevo capito un cazzo perchè sono un kamikaze...

Ieri ho scritto questa battuta su facebook: “Ma le battute a Di Maio gliele scrive il paroliere di Salvini?”. E? Ohhhhhh apriti cielo come tutte le volte che nomini i paladini.... Con commenti, non da due neuroni in testa, ma manco da un neurone... Senza alcuna conoscenza, zero assoluto, il buio storico.
Allora vi scrivo un paio di cose che non sapete perchè in quei momenti storici forse eravate impegnati alle discussioni da bollino, o forse le sapete e fate finta di no.

La visita del M5s ha lo stesso itinerario/modalità/dichiarazioni degli altri partiti che l'hanno preceduto: partito democratico, sel (e anche qualcun altro senza delegazione).
Stiamo parlando di più di 70 anni di occupazione militare della Palestina (se ci riferiamo alla SOLA occupazione della Palestina); ma ecco le “sole”:

" La soluzione è solo politica e risiede nel rispetto del diritto internazionale, vale a dire nell’applicazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 242 del 22 novembre 1967 che istituisce un ritiro totale dell’esercito israeliano da Gaza, dalla Cisgiordania e da Gerusalemme Est; uno smantellamento di tutte le colonie illegali, il rispetto delle frontiere dei territori occupati nel 1967 e un accordo vero di tutte le parti in causa sul tema del ritorno dei rifugiati palestinesi." parole di Silvia Chimienti......

Ohhhhhhh! O ha fatto un errore di grammatica o un errore madornale: una notizia... a Gaza NON c'è l'esercito israeliano! NON ENTRANO!
E poi.. “il rispetto delle frontiere del '67”.. Ma di che cazzo parli? Ma cosa stai dicendo? Ci sono già le frontiere del '67!!!! Poi ci sono anche quelle del '48 e quelle del '93 (accordi di Oslo).
Niente, seppur siano atterrati con un volo e “accolti” dai soldati israeliani, non si sarebbero accorti che i CONFINI TUTTI sono controllati dagli israeliani e che NESSUNO ENTRA O ESCE senza la volontà di israele. Ed altresì, ai palestinesi che sono stati massacrati prima del '67 che gli diciamo? Che cosa ne facciamo di loro? Li riconosciamo nel ghetto? Cioè nello “Stato di Palestina” che voi volete riconoscere? Saranno felicissimi.....cazzo.
Ma veniamo al nocciolo che ieri sera mi ha scatenato la battuta che desta tanta attenzione.... Nel 2013 scrissi quest'articolo : http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/blog/i-caramba-palestina per denunciare questa porcata italiana. Qualcuno mi scrisse pubblicamente ed anche in privato che avrebbe posto la questione al M5s per farne un'interrogazione.... E? Beh, incredibile.... ieri Di Maio fa riferimento al TIPH, ma così: “Da lì siamo andati a conoscere i nostri carabinieri della TIPH a Hebron, una missione che ha il compito di monitorare le violenze sul territorio e riportarle alle Nazioni Unite. Ci hanno spiegato di come circa l’80% dei conflitti nella zona siano dovuti agli attacchi dei coloni israeliani e di come nel 99% dei casi non avvenga nulla in loro presenza. Siamo orgogliosi degli uomini e delle donne dell’Arma dei Carabinieri e del loro ruolo di deterrenza alle violenze.
Io non mi stupisco per la posizione presa, mi stupisco un po' di chi vi legge e vi osanna. E' allucinante.
Sempre in quell'anno ci fu già la visita del M5s in Palestina, ed io ero lì e feci quel video: https://www.youtube.com/watch?v=uv7DqYOVNq8
Per correttezza, vi dico che qualcuno del M5s mi scrisse via facebook e mi scrisse anche questo “siamo convenuti sul fatto che, da politico specie all'opposizione, sia sconveniente esporsi con altro che non siano atti legislativi. Semplicemente perché se ti esponi, in questo paese che è totalmente schierato, ti bruci e quello che fai in seguito viene sempre etichettato. Io non so se condividi o meno ma noi abbiamo sempre cercato di mettere la questione israelo palestinese come una questione di diritti e non ci siamo mai tirati indietro in questo ambito. Per questo anche con altri ho sempre evitato di dire "noi siamo con" o sventolare bandiere, non per paraculaggine bensì per far andare meglio le cose.” parole di Manlio di Stefano. Ecco, hai ragione, io infatti sono bruciata. Eh sì, perchè ad affrontare l'inferno e a voler difendere le vittime è questo che ti succede, ti bruci. Un esempio che non sia la sottoscritta? Min. 01,23: http://www.video.mediaset.it/video/quinta_colonna/clip/la-versione-di-barnard_607336.html

Ora, davanti ai vostri commenti che negano l'evidenza con una cecità pari a quella delle locuste affamate;

chiedo scusa al M5s, rappresentate benissimo i vostri elettori e chiedo altresì scusa a chi in Palestina fotte i soldi agli italiani, fate benissimo.
Non chiedo scusa, invece, al pubblico che ieri all'Iqbal ha “ascoltato” la verità, la ricetta per fermare il terrorismo di israele e ha sentito termini come “il sionismo è un movimento globale …..” o “Goldman Sachs e Fondo monetario Internazionale”. Anche se quel pubblico ieri si è fatto male, non gli chiedo scusa. Stima per voi.


p.s.: quest'articolo è per chi lo legge, come tutti gli altri articoli, e sono certa che la maggior parte non arriverà alla terza riga, quindi tranquilli...

mercoledì 6 luglio 2016

RICHIESTA DI INTERVENTO URGENTE

  • Al Governo italiano

  • Alle agenzie di stampa italiane
    - per conoscenza All'ambasciata palestinese in Italia


OGGETTO: RICHIESTA DI INTERVENTO URGENTE


Gentili interessati per responsabilità, con la presente porgo alla vostra attenzione una situazione gravissima creatasi in Palestina. Al momento circa 8mila palestinesi sono trattenuti nelle prigioni israeliane. Di questi, circa 450 sono BAMBINI, e altresì la maggior parte degli 8 mila sono in DETENZIONE AMMINISTRATIVA.
La detenzione amministrativa applicata dagli israeliani consiste nel non aver alcuna accusa di reato, ma fa sì che le persone vengano detenute in prigione (anche in isolamento) per mesi/anni. Avviene anche che, a fine sconto della detenzione, il prigioniero NON VENGA RILASCIATO. E' questo, ad esempio, il caso di Bilal Kayd, condannato a 14 anni di detenzione (al momento del rilascio hanno deciso di prolungare la detenzione amministrativa). Bilal ha intrapreso lo sciopero della fame per riavere la libertà. A sostegno di Bilal diversi prigionieri politici palestinesi hanno intrapreso lo sciopero della fame; fra questi vi è anche Wael Faquee. Wael è: coordinatore del centro culturale Tanweer di Nablus, speaker di una radio che da voce ai palestinesi ed organizzata dall'Italia, accoglie in ogni esigenza gli internazionali che si recano in Palestina per occuparsi di diritti umani. Wael Faquee è anch'esso in detenzione amministrativa per 14 mesi. Nessun accusa di reato, nessuna colpa o responsabilità. La loro situazione è gravissima dopo, oramai, più di 20 giorni di sciopero della fame.
Gentilissimi, tacere, celare e voltare le spalle davanti a questa gravissima situazione è esserne complici. In nome della Resistenza che ha lottato contro il fascismo nel nostro Paese, in base al diritto internazionale ed in base al riconoscimento dell'unicità di ogni essere vivente; non possiamo ignorare o ci troveremo dal lato opposto della Resistenza.

Vi chiedo, pertanto, un intervento immediato per la liberazione di tutti i prigionieri palestinesi in detenzione amministrativa e di TUTTI I BAMBINI nelle prigioni israeliane.



Samantha Comizzoli

lunedì 4 luglio 2016

A, B, C....



Scrivo alcune precisazioni, perchè un amico oggi mi suggeriva di non lasciare mai nulla per scontato..

Alcuni giorni fa ho postato la notizia di un martire, quel ragazzino palestinese, che ha ucciso una ragazzina colona israeliana di 13 anni e poi è stato ucciso. Così come posto sempre le notizie di tutti i martiri palestinesi. Capire perchè posto le notizie dei martiri palestinesi parrebbe semplice..: perchè nel mondo media sotto controllo israeliano, non viene semplicemente fatto, quindi posto la notizia. Capire, invece, perchè uso la parola “martire” sembra non essere ancora chiaro. Quindi lo riscrivo per duecentesima volta, cosciente che magari fra un mese o fra un anno, qualcuno arriverà ancora a chiedere “perchè martire”?. Soprattutto se è stato in Palestina o se è un pro-pal dovrebbe saperlo e non venire a farmi le stesse domande dei sionisti, ma vabbè.
Quindi, prima di riscriverlo, perdonatemi, ma riscrivo una mia esclamazione “leggere o vedere i miei film, no vero? Ecco, vaffanculo”.
Comunque....: in Palestina quando un palestinese muore si usa il termine “shahid”, ovvero, martire. Sia che muoia d'infarto, sia che venga ucciso da israele, sia che venga ucciso dalla polizia palestinese è sempre martire. Questo perchè l'intero popolo vive sotto occupazione nazista israeliana, quindi tutti sono in prigionia, tutti sono lottatori e tutti sono martiri. Il termine “martire” non è come vi hanno fatto intendere qui in occidente, uno che si uccide o si fa esplodere. E non è, altresì, uno che “vede la luce” durante la sua morte.
Altro punto da chiarire: (ripeto, c'ho fatto un film sopra per spiegarlo, ma i pro-pal sono presi a guardarsi i film israeliani che parlano di cazzate hollywoodiane), quando uno si lancia con un coltello da burro contro ai soldati e ai coloni non è Resistenza, è ovvia reazione alla tortura quotidiana e a non vedere via di Giustizia. E' cagare la rabbia, così come quando si va a tirare le pietre. La Resistenza è strategia ed è un'altra roba. Quello lì che si lancia con un coltello da burro è sicuro che verrà ucciso; sia che non riuscirà a far nulla, sia se ferisce qualcuno, sia se uccide qualcuno. Sempre ricordando che anche se non si lancia con un coltello, verrà probabilmente ucciso.
Ora, molti pro-pal, se non ferisce nessuno e o se taglia il vestito ad un soldato, lo chiamano martire; se, invece, quello ferisce o uccide, allora non va più chiamato martire.....
Coerenza, quella a voi sconosciuta....... A voi, faccio una pubblica confidenza: vi sto per scoprire il culo, alle vostre campagne “free free Palestine” del cazzo. Voi che avete alimentato il sionismo, coperto il gioco, e ridotto il sionismo ad “apartheid”, etc.etc.

Numeri: israele raggruppa solo il 20% dei sionisti. Il problema non è in Palestina, oppure mettetela così: “quel territorio limitato dal muro israeliano è la prigione punta dell'iceberg, la Palestina è stata esportata fuori dal 1948”.