Scrivo alcune
precisazioni, perchè un amico oggi mi suggeriva di non lasciare mai
nulla per scontato..
Alcuni giorni fa ho
postato la notizia di un martire, quel ragazzino palestinese, che ha
ucciso una ragazzina colona israeliana di 13 anni e poi è stato
ucciso. Così come posto sempre le notizie di tutti i martiri
palestinesi. Capire perchè posto le notizie dei martiri palestinesi
parrebbe semplice..: perchè nel mondo media sotto controllo
israeliano, non viene semplicemente fatto, quindi posto la notizia.
Capire, invece, perchè uso la parola “martire” sembra non essere
ancora chiaro. Quindi lo riscrivo per duecentesima volta, cosciente
che magari fra un mese o fra un anno, qualcuno arriverà ancora a
chiedere “perchè martire”?. Soprattutto se è stato in Palestina
o se è un pro-pal dovrebbe saperlo e non venire a farmi le stesse
domande dei sionisti, ma vabbè.
Quindi, prima di
riscriverlo, perdonatemi, ma riscrivo una mia esclamazione “leggere
o vedere i miei film, no vero? Ecco, vaffanculo”.
Comunque....: in
Palestina quando un palestinese muore si usa il termine “shahid”,
ovvero, martire. Sia che muoia d'infarto, sia che venga ucciso da
israele, sia che venga ucciso dalla polizia palestinese è sempre
martire. Questo perchè l'intero popolo vive sotto occupazione
nazista israeliana, quindi tutti sono in prigionia, tutti sono
lottatori e tutti sono martiri. Il termine “martire” non è come
vi hanno fatto intendere qui in occidente, uno che si uccide o si fa
esplodere. E non è, altresì, uno che “vede la luce” durante la
sua morte.
Altro punto da chiarire:
(ripeto, c'ho fatto un film sopra per spiegarlo, ma i pro-pal sono
presi a guardarsi i film israeliani che parlano di cazzate
hollywoodiane), quando uno si lancia con un coltello da burro contro
ai soldati e ai coloni non è Resistenza, è ovvia reazione alla
tortura quotidiana e a non vedere via di Giustizia. E' cagare la
rabbia, così come quando si va a tirare le pietre. La Resistenza è
strategia ed è un'altra roba. Quello lì che si lancia con un
coltello da burro è sicuro che verrà ucciso; sia che non riuscirà
a far nulla, sia se ferisce qualcuno, sia se uccide qualcuno. Sempre
ricordando che anche se non si lancia con un coltello, verrà
probabilmente ucciso.
Ora, molti pro-pal, se
non ferisce nessuno e o se taglia il vestito ad un soldato, lo
chiamano martire; se, invece, quello ferisce o uccide, allora non va
più chiamato martire.....
Coerenza, quella a voi
sconosciuta....... A voi, faccio una pubblica confidenza: vi sto per
scoprire il culo, alle vostre campagne “free free Palestine” del
cazzo. Voi che avete alimentato il sionismo, coperto il gioco, e
ridotto il sionismo ad “apartheid”, etc.etc.
Numeri: israele raggruppa
solo il 20% dei sionisti. Il problema non è in Palestina, oppure
mettetela così: “quel territorio limitato dal muro israeliano è
la prigione punta dell'iceberg, la Palestina è stata esportata fuori
dal 1948”.
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