sabato 29 aprile 2017

LA RETE “ANTIFASCISTA” DI BOLOGNA DIFENDE ISRAELE


Con non poco stupore ricevo un articolo pubblicato come “rete antifascista di Bologna”... ( https://staffetta.noblogs.org/…/antisemiti-a-bologna-ieri-…/ )
Non voglio nemmeno sapere chi ha scritto quest'articolo, perchè lo so già.
Siete quelli che appoggiano la presenza della brigata ebraica nel corteo del 25 aprile a Milano e Roma; siete quelli che all'interno dell'Anpi bloccano le proiezioni di film che denunciano il Genocidio in Palestina. Voi (ed è scritto in quest'articolo),
siete quelli che chiamano i Palestinesi, nazisti.
Siete, in pratica, quelli che lavorano per israele (lo Stato più terrorista al mondo).
Non voglio spiegazioni per avermi dato dell'antisemita, ma ESIGO un confronto al vostro interno, doveroso da chi veramente è Antifascista.
Non mi serve far parte di una rete per essere antifascista, lo sono sempre stata e si vede proprio dal fatto che io denuncio il Genocidio che israele sta portando avanti in Palestina, ogni giorno. Nominate Vittorio Arrigoni.... Beh, Vittorio non c'è più e non può rispondervi né mandarvi a fare in culo. Ma, un fatto certo è che la famiglia di Vittorio non mi ha mai sputato in faccia e anche che Vittorio abbracciò Paolo Barnard. Questo, per chiarezza.
Addirittura affiancate “Palestina libera” ad “israele libera”???!!!!
Sionisti, punto. E di quelli che scrivono la parola “razza ebraica” con la lettera maiuscola e (cosa delle più peggiori) USANDO le vittime dell'Olocausto, uccidendoli una seconda volta.
Ora... in merito alla scritta:
vi siete accorti che quel “monumento”, è un muro? Sì? Ecco allora poniamoci tutti una riflessione, anzi due... Un muro..per commemorare le vittime dell'Olocausto o un muro che israele ha costruito in Palestina? E soprattutto...non credete che se quello è il luogo per commemorare l'Olocausto, sia il luogo più adatto per gridare l'Olocausto in corso? O forse, per voi, è olocausto a seconda della razza?
La Pietà non è selettiva, questo e solo questo è il mio pensiero.
Andate a fare in culo nelle fogne.

mercoledì 26 aprile 2017

PROCESSO CMC, COM'E' ANDATA?

Qui il report di TG Maddalena su cos'è accaduto questa mattina in tribunale a Ravenna per il processo dove sono imputata di diffamazione verso al CMC.
link: http://www.tgmaddalena.it/cmc-parte-lesa-e-fuori-dal-processo-seconda-udienza-processo-a-samantha-comizzoli-per-diffamazione/

martedì 25 aprile 2017

APPELLO IMPORTANTE



I prigionieri politici palestinesi sono arrivati al 9° giorno di sciopero della fame nelle celle israeliane. Mi giunge quest'appello dal presidio di solidarietà di Nablus.... "se volete mandare messaggi di solidarietà ai prigionieri politici palestinesi...verranno affissi nella tenda/presidio a Nablus" Di seguito l'appello di Wael in inglese.
Potete mandare i messaggi a me, li manderò io a Wael. Grazie.

Dear comrades Wael S.a. Faqeeh here my message in solidarity with the prisoners and I hope that we will have many message for them.
my message " Echna cullna asra. I wish back to Palestine. I feel that Land in my blood, in my skin, in my heart. I know I'm forbidden from israeli monsters, that's why I'm always ready to enter in prison. I'm ready because i learned from all of you the menaning of "Resistance and fight". Thanks for your fight. I'm conscious is for evryone even for who doesn't understand."
Samantha "shebab" Comizzoli

OGGI SI COLLASSA SUL PAVIMENTO

Buongiorno Palestina e resto del mondo occupato dal mostro sionista israeliano.
Credo che oggi sia la giornata giusta per condividere quest'articolo e per riportare la memoria ad un momento della Storia che ci riguarda tutti: al processo di Eichmann a Gerusalemme. "... Eichmann si riferiva ad un accordo che i nazisti strinsero con i leader sionisti, come l'ungherese Rezso Kastner, per salvare poche migliaia di sionisti appositamente scelti e ricchi ebrei, che sarebbero immigrati in Palestina, in cambio della consegna di 750.000 ebrei ungheresi e di altri milioni di ebrei europei destinati alla morte per rendere gli ebrei le "vittime legittime" in modo che l'Organizzazione Sionista Mondiale avesse poi il "diritto" di andare " al tavolo delle trattative a cui sarebbero state divise nazioni e terre alla fine della guerra... perchè solo con il sangue (ebraico) noi (sionisti) otterremo la terra".
La conoscenza e la memoria ci rendono liberi.
Di seguito l'articolo, buona lettura e collasso sul pavimento.

domenica 23 aprile 2017

NO SOLIDARIETA'



Mentre sto ancora incollata al pc per rifinire nei dettagli il film, parte del mio cervello è occupato da un'altra faccenda....
Il 26 aprile ci sarà un'altra udienza al Tribunale di Ravenna dove sono imputata per diffamazione contro la CMC (cooperativa muratori e cementisti). I fatti risalgono al 2011 quando divulgai che la CMC era coinvolta nella costruzione del muro dell'apartheid israeliano e gli davo del “nazisti”.
Solo che quest'udienza è abbastanza tesa: c'è l'esame del teste dell'accusa (il presidente della CMC, Matteucci) e c'è il mio esame....
Credetemi, e so che non capite il perchè, ma sono anni che aspetto questo momento....quello del mio esame. Se verrò condannata sarò dalla parte dei Giusti, perchè in questa società i “Giusti” sono colpevoli di voler ledere l'equilibrio dell'orrore e della merda costruito dai mostri. Un esempio.... ( http://www.dongiorgio.it/11/04/2017/lanniversario-della-morte-di-vittorio-arrigoni-qualche-disagio-e-con-una-punta-di-polemica/ ) . Se verrò assolta sarà per motivi tecnici, forse.
Insomma..il giorno dopo l'anniversario della “liberazione” siamo messi così: a celebrare la liberazione dal fascismo quando il sionismo ha in mano le nostre vite e le controlla (una per una).

Allora vi faccio una proposta.... In tanti quando avevo dato notizia di volermi ritirare dalla pubblica lotta, mi avete scritto dicendo che la consapevolezza acquisita dal mio lavoro, aveva cambiato la vostra vita. Bene, grazie: vi chiedo di mandarmi i vostri racconti di episodi dove avete agito in modo diverso per la consapevolezza che vi ho creato.
Faccio un esempio: un'amica che non vedevo da anni e che mi ha scritto di avermi sempre seguita, mi ha raccontato un fatto. In questi ultimi anni fatica a camminare per un disturbo al piede. Nel periodo natalizio compera sempre i datteri... mi ha scritto che per la consapevolezza di chi è il mostro sionista, ha girato tutta la città a piedi per poter trovare datteri che non fossero israeliani. E' un gesto piccolo, certo; ma l'ha FATTO e con sacrificio.

Ecco, non voglio solidarietà o pacche sulla spalla sul genere “siamo con te” o “non mollare”, etc.etc.... Mandatemi i vostri racconti (anche anonimi) e li pubblicherò. Sapere che i semi sono stati piantati conta più di ogni slogan.
Grazie


martedì 18 aprile 2017

GABRIELE DEL GRANDE E VOI TESTE DI CAZZO



Il 10 aprile Gabriele Del Grande è stato rapito dalla polizia turca ed è tutt'ora richiuso in un buco di cella.
Per quello che ne so, le scelte di vita di Del Grande non sono le mie, non le condivido. Ha lavorato per l'Unità e molto probabilmente per fare i film prende soldi da gente con la quale io non ci prenderei nemmeno un cappuccino.

Da ieri i prigionieri politici palestinesi sono in sciopero della fame. Più o meno sono 6500. Molti di loro sono stati trasferiti dalle prigioni per punizione proprio per lo sciopero e solo loro ed i boia israeliani che li tengono in prigione sanno quanto pagheranno per questa forma di sciopero.
Gabriele Del Grande ha iniziato lo sciopero della fame per essere rilasciato.

Lo sciopero della fame io l'avevo intrapreso fin dal primo giorno e non per me, ma per chiedere la liberazione dei 350 bambini palestinesi nelle prigioni israeliane (numero di quel momento).

Fra quei 6500 prigionieri politici palestinesi sicuramente qualcuno di loro picchia le mogli, altri hanno fatto scelte che non farei mai e che non condivido. Ma le lotte non si fanno per Mohamed, Abdul, Amina, Gabriele...si fanno per la causa, per la Libertà, per la Giustizia.

Non mi interessa nemmeno sapere “il perchè” Del Grande sia in un CIE, non ci deve stare; né lui né tutti gli esseri viventi. Se, poi, è in un CIE perchè non ha la press card o non ha il visto o perchè girava con una telecamera.... a maggior ragione non ci deve stare.

Poi, possiamo discutere a tavolino e con una birra davanti e le chiappe al sicuro...sui contenuti dei film, sui mezzi e altro.... Ma, diodunamadonna.... voi... che vi mettete a scrivere che con la telecamera fa film che non condividete e quindi gli sta bene che l'abbiano preso....... ohhhhhhhh TESTE DI CAZZO...augurate la prigionia???? Venite a dirmelo in faccia, non con un account facebook..... a bottigliate in testa vi prendo ( e questa è la libertà che voglio, per tutti).


p.s.: Gabriele Del Grande è nelle mani della Farnesina.... so cosa vuol dire....anche questo non lo auguro a nessuno.

domenica 16 aprile 2017

BOLOGNA - BINARIO UNO


Sono razzista

Buongiorno e "buona Pasqua" per chi ci crede. E' la giornata giusta per fare una confessione... Sono razzista. Ma, solo verso una razza: quella degli stronzi.
Quelli che si infilano da sotto e ne senti la puzza; quelli che non scompaiono nemmeno dopo ore di sciacquone e tu rimani lì a contemplare l'acqua che scorre, ma non lo sposta; quelli che non c'entra il colore, la forma, la provenienza, la linea politica, la classe sociale... So' stronzi e basta.
Sono certa che capirete il mio disagio, ma altrettanto capirete la mia unica forma di razzismo.

giovedì 13 aprile 2017

BARRICATE NO TAP



In Palestina ci sono pochi mezzi per fermare i mostri sionisti dal distruggere, saccheggiare, violentare, uccidere. Uno di questi sono le barricate che gli shebab fanno con ciò che trovano (pietre, copertoni delle auto, cassonetti dell'immondizia, porte divelte). Mi sono chiesta una notte a Nablus..dove avrebbero trovato le pietre, visto che Nablus è una città; semplice, si presero le pietre nelle case vecchi e storiche. Non ci si pensò su due volte...stavamo parlando di nazisti che attaccano la città, di mostri.
Sono stata al presidio No Tap in Salento per soli due giorni. Potevo andarci solo per due giorni ed ovviamente non ho mai pensato che la mia presenza potesse essere determinante. Lo era però per me essere lì al fianco di compagni che ci sono stati per la Palestina e che hanno la lotta per la libertà di tutti nel cuore come ce l'ho io.
Ho trovato le barricate fatte con le pietre del Salento, con mezzi improvvisati. Quelle barricate lì, hanno rallentato i lavori del Tap, ma soprattutto hanno fatto sì che tutti noi venissimo a conoscenza della situazione; insomma, hanno creato la lotta NO TAP. E' palpabile che l'azione non è stata premeditata a tavolino da lunga distanza, ma piuttosto è stata ciò che manca in molte zone: nata dallo stomaco di molti che hanno solo pensato a “fare” e sono andati lì per salvare la Terra spontaneamente. Un agire genuino, senza contaminazioni, di singoli individui. A tratti un clima “pasquetta”, che però trova spazio per il dialogo costruttivo. A voi, che siete entrati in campo di lotta in modo pulito e genuino, va il mio plauso e davanti a voi mi inchino.
Nell'erigere quelle barricate, siete stati i semi della terra che volete difendere.
E stato anche tirato giù un “muretto a secco”... che cos'è un muretto a secco? Un muretto a secco è un muretto di confine o delineazione costruito senza cemento o altro materiale, basato solamente da pietre appoggiate l'una sull'altra. Viene costruito così proprio perchè è di facile metamorfosi o spostamento. In pratica...pietre. Questo significa che se il muretto a secco viene disfatto o spostato, si può rifare o rimettere come si vuole. Questa precisazione la scrivo perchè non tutti in Italia sanno che cos'è un “muretto a secco” e davanti a “al lupo al lupo....hanno tirato giù addirittura un muretto a secco..” ti possono vendere un sacrilegio o un'idea di merda. Se fossimo stati in Palestina, quei muretti a secco lì sarebbero ogni giorno in un posto diverso, perchè di notte verrebbero utilizzati per fermare il mostro.
Ma, poniamo solo per un istante che ad essere disfatta per fermare i mostri fosse stata una bellezza architettonica..... (così non è, ma lo voglio porre come ipotetica visione)...
Scusate eh.... ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di mostri che per il diodenaro e il diopotere stanno togliendo la terra, gli ulivi (simbolo della PACE), la libertà e la bellezza alle nostre vite. A fermarli solo un gruppo di persone che non hanno nulla se non i propri corpi, la proprie menti e ciò che gli da la Terra. Davide contro Golia..... voi andreste da Davide a dirgli “non si tirano le pietre”? Questo funzionerebbe solo da parte di mostri o collaboratori di mostri che agiscono su menti contaminate dalla merda che hanno prodotto in questi ultimi 40 anni; dove ti dicono che la merda è oro (e tu ci credi) e dove ti dicono che l'oro è merda (così lo prendono loro e di nuovo tu ci credi).
La Storia non si fa con i “se”, ma quest'articolo può farlo...: “se i guardiani pacifisti di sta michia di merda, avessero avvisato il popolo (che solo ora è insorto) che anni fa stavano recintando quel pezzo di terra per rubarlo ed uccidere gli ulivi; oggi quegli ulivi sarebbero vivi”.
Ma, sono tornata felice da quei due giorni in Salento perchè ho visto che fra le tanti menti contaminate e che si fanno vendere la merda per oro... ci sono menti pulite, genuine, tutt'uno con la terra che li ospita.
Un'ultima cosa (anzi penultima): in Palestina la lotta è a 360°. Ovvero ogni forza politica ha: rappresentanti al governo, attivisti e braccio armato. Ognuno ha i suoi metodi e nessuno sputa in faccia o sul lavoro dell'altro perchè tutti hanno il comune obbiettivo. Nel momento in cui 'è qualcuno che sputa sul compagno, significa solo una cosa... che in realtà non è un compagno, ma un infame collaboratore. Vorrei che anche questo concetto fosse chiaro....

Ultima cosa (ora sì): in Salento ci tornerò presto, appena potrò.







domenica 2 aprile 2017

PAROLE PESANTI



Due settimane fa, vi avevo salutato tutti per “sparire” pubblicamente. Sono ancora di quell'idea sulla mia persona, ma a quel comunicato ci sono state ovvie conseguenze.
Il macigno emotivo è arrivato quasi subito con un commento su facebook a quel comunicato... “Rispetto per te, Samantha, che parli in Italia del martirio di mio figlio”. Brivido alla schiena e lacrime nel leggere le parole di Jamil, padre del bambino che avete visto in foto. “Il martirio di suo figlio” che non viene ignorato, che si fa vivere tramite il racconto e si porta a consapevolezza a tanti.
E di questa consapevolezza acquisita, tramite quello che scrivo, me ne avete parlato in tanti in questi 15 giorni di silenzio. In molti sono persone che non sapevo mi leggessero, ma alle quali è cambiata la vita. Mi ha scritto un'amica che non sentivo da anni....mi ha sempre seguita. Non lo sapevo. Poi, parlando con Giedre, mi dice “cosa ne sai tu se hai seminato oppure no? Di tutte le persone che hanno visto il tuo film, con quanti sei in contatto per sapere se poi hanno fatto qualcosa o semplicemente hanno aumentato la loro consapevolezza sulla Palestina?”. E' vero, a quest'aspetto non c'avevo mai pensato.
Il mio silenzio si è tradotto sul mio fisico nell'ennesimo fuoco di Sant'Antonio...a letto con antibiotici. E.... cosa accadeva nel mentre in Palestina?
  1. 4 martiri: Mohammed Hattab, 17 anni, del campo profughi Jalazoune a Ramallah; il comandante Faqih a Gaza, ucciso con 4 proiettili alla testa dallo shin bet; Siham, 49 anni, madre di un martire di pochi mesi fa, si è lanciata contro i soldati a Gerusalemme; e ieri... Ahmed Gazal, 16 anni, di Nablus che si è lanciato contro i coloni israeliani ad Al Aqsa ferendone 3.
  2. nel solo mese di marzo, israele ha rapito 500 palestinesi.
  3. È giunta la conferma ufficiale di ciò che già si sapeva in Palestina: il piccolo insediamento israeliano vicino a Shilo demolito perchè “illegale”; verrà ricostruito più grande, con villette in muratura e ovviamente pieno di ogni comfort. Il genero di Trump aiuta...ma non è una novità, è già accaduto in Palestina che gli insediamenti israeliani o parte di essi vengano abbattuti per “accordo” con gli israeliani per poterli ricostruire in muratura.
Ho visto e discusso, altresì, robe che fanno cascare le braccia... ad esempio: il braccio armato di Fatah che prende il controllo del campo profughi Balata con gli M16 in mano e....che rilascia intervista video al giornalista israeliano. Porca troia! Tanto per spiegarmi meglio cosa vuol dire: quel giornalista lì lo conoscono tutti in Palestina, è un colono. Ok? Un giorno, scontri davanti alla prigione di Ofer a Ramallah (il giorno precedente era la commemorazione della Nakba e gli israeliani avevano ucciso due ragazzini di 16 anni, lì). Nel pieno degli scontri, con davanti i soldati israeliani....sentiamo da dietro gli shebab che si incazzano. Era arrivato sto “giornalista” con un cameramen e voleva intervistare.. Si è preso un po' di botte e poi in pochi secondi è arrivata la polizia palestinese che gli ha permesso di risalire in auto e scappare (e qui ci sarebbe da discutere della polizia palestinese, ma è inutile riaprire la solita parentesi). Quindi...questa merda qui che viene scacciata e presa pietrare dagli shebab.. va nel campo profughi di Balata a Nablus (il campo determinante per le Intifade) e intervista i terribili uomini armati..... Vomitiamo?
E torno alle parole di Giedre: “la tua consapevolezza è che non salverai la Palestina, vero? Perchè se non sei ancora consapevole di questo, allora è meglio che stai zitta”. Sì, ha ragione Giedre, è inutile che mi faccio cadere le braccia o che mi incazzo per il livello del dialogo in Italia.
Nessuno salverà la Palestina. Consapevole, ma non collaborativa né passiva, anzi. Continuerò ad essere qui ed in ogni luogo che potrò anche solo per il figlio di Jamil.
Una cosa che non ho mai scritto è che io desidero la libertà per tutti i palestinesi, ma proprio tutti, anche per i mostri. Perchè? Perchè la libertà è poter agire e scegliere, dopo poi pagherai direttamente, se sei un mostro, con i diretti interessati.
La libertà la voglio per tutti, ma proprio tutti. Sono convinta, assolutamente convinta che l'unica via percorribile per la liberazione della Palestina sia quella anarchica. Liberarli dal mostro israeliano, da quello dell'autorità palestinese, da quello economico, dal patriarcato e dal “white colonialism” delle ong.
Uscire dalle scatole, dalle definizioni, dalle bandiere, dai muri, dai confini, dalle bandiere di merda.


Grazie a voi tutti per aver letto in questi anni, sono ancora qui. ( https://www.youtube.com/watch?v=BU7ojeyU7aY)