mercoledì 27 novembre 2013

SONO UNA MALATA MENTALE

Qualche anno fa mi candidai a Sindaco di Ravenna presentando una piccola lista civica slegata da qualsiasi parrocchia/lobby. Nel giro di poco partì una tale macchina di fango nei miei confronti che uscì anche dai confini di Ravenna. Le voci fatte girare erano del tipo “è una pazza inaffidabile che fa tutto per protagonismo, antidemocratica, di estrema sinistra o destra, etc. etc.”.
Un mese e mezzo fa, ad una riunione pro-palestina, un'attivista pro-palestina che mi conosceva direttamente da due ore dice davanti a tutti che io ero in Palestina per fare “outing”, che quando si è così è meglio lasciare la Palestina e non tornarci, in pratica mi da “della malata di mente” oltretutto sapendo benissimo che mia mamma era ricoverata proprio in quel periodo in psichiatria (pensate a come mi sono sentita). Ieri, di nuovo, questa voce mi ritorna all'orecchio, detta da un'altra attivista pro-palestina che ho sempre osannato pubblicamente.
Ora, aldilà di augurarmi che tutte queste persone di sì tanta esperienza psichiatrica trovino subito occupazione in psichiatria vista l'innata capacità di fare diagnosi così capillari a sconosciuti, voglio avvallare la loro visione scrivendo i particolari del perchè sono una “malata mentale”.
  • sono una malata mentale perchè ho denunciato il Sindaco, la Polizia Municipale, il Ministero dell'Ambiente, Giorgio Napolitano, Mario Draghi, tutti i Ministri; perchè ho diffidato il Questore di Ravenna (ora ex), la Forestale di Ravenna; perchè ho segnalato la Digos al Capo della Polizia di Prevenzione.
  • Sono una malata mentale perchè ho scoperto che la Regione Emilia Romagna aveva una convenzione con una clinica privata da 40 anni senza aver richiesto il certificato antimafia ad una persona che era stata arrestata per mafia dal pool; e la vinsi.
  • Sono una malata mentale perchè ho rallentato l'apertura dello zoo di Ravenna e gli ho fatto prendere una sanzione colossale.
  • Sono una malata mentale perchè ho rovinato le sfilate a Casini, Diliberto, Calderoli, Grillo, Fiore.
  • Sono una malata mentale perchè ho evitato la mattanza dei daini in pineta un anno fa.
  • Sono una malata mentale perchè ho fatto intervenire il NOE da Bologna in due ore mentre stavano scaricando merda nei campi agricoli.
  • Sono una malata mentale perchè ho fatto chiudere un allevamento di bovini/equini.
  • Sono una malata mentale perchè ho sostenuto la Moschea di Ravenna quando tutti, ma proprio tutti, gli davano contro.
  • Sono una malata mentale perchè non ho mai detto “no” a qualunque essere vivente mi ha chiesto aiuto e per aver detto “no” a tutti coloro che mi hanno proposto di entrare nelle loro parrocchie mettendo il culo al sicuro.
  • Sono una malata mentale per aver rifiutato soldi per stare zitta.
  • Sono una malata mentale perchè quando esco di casa la Digos mi ferma per strada e se non esco mi telefona per chiedermi se ho intenzione di uscire.
  • Sono una malata mentale perchè dopo che mi è bruciata l'auto, mi hanno tagliato le gomme, infilato chiodi nelle ruote ed aver avuto visite notturne in casa; sono ancora qui.
  • Sono una malata mentale perchè mi sono messa al servizio degli oppressi e cioè della Resistenza.
  • Sono una malata mentale perchè ho voluto fare un film sulla Resistenza palestinese pur non volendo soldi pubblici e non avendone dei propri.
  • Sono una malata mentale perchè quando ero in Palestina non potevo accettare ciò che israele faceva per uccidere i diritti umani e non lo accetto tutt'ora rivoltandomi lo stomaco anche per i suoi viscidi affiliati.
  • Sono una malata mentale perchè sono andata in Palestina sfruttando la visibilità che avevo per dare la visibilità alla Palestina, correndo per questo dei rischi che sto pagando tutt'ora.
  • Sono una malata mentale perchè stimo i malati mentali accusati di esserlo così come altri resistenti sono stati accusati di terrorismo.

Sono una malata mentale per questi motivi che ho elencato e per altri che non ricordo o che non mi va di elencare e perchè mando a fare in culo la “normalizzazione”, la vostra “normalizzazione” alla quale non mi porterete nemmeno ammazzandomi. La mia risposta alle vostre infamie non sono le scritte su facebook, ma fare quello che voi vorreste impedirmi creando il terreno bruciato attorno a me così come fanno i coloni materialmente in Palestina.

HAVE A MENTAL ILL

A few years ago I ran for Mayor of Ravenna presenting a small civil list without ties to any parish / lobby. In a short left such a machine mud to me that even came from the outskirts of Ravenna. The rumors were passed around like "it's a crazy unreliable that does everything for the protagonist, anti-democratic , left-wing or right , etc. . etc ". .
A month and a half ago , at a meeting of pro - palestine , pro - Palestine activist who knew me directly for two hours in front of everyone said that I was doing in Palestine for "outing " that when you are so it is best to leave the Palestine and not go back, I practice from " the mentally ill " plus knowing full well that my mother was hospitalized in psychiatry at that time (think of how I felt ) . Yesterday, again, this voice comes back to me ear , said another activist, pro - palestinian I've always praised publicly.
Now , beyond hope that all of these people so much experience psychiatric immediately find employment in psychiatry given the innate ability to make a diagnosis as capillaries to strangers , I want to endorse their vision by writing the details of why I am a " mentally ill ."
I am a mentally ill because I denounced the Mayor , the Municipal Police, the Ministry of Environment, Giorgio Napolitano , Mario Draghi, all Ministers , because I distrusted the Quaestor of Ravenna (now former ) , the Forest of Ravenna; why I reported Digos to the Chief of Police Prevention .
I am a mentally ill because I discovered that the Emilia Romagna had an agreement with a private clinic for 40 years without having the required anti-mafia certificate to a person who had been arrested for mafia from the pool , and I won .
I am a mentally ill because I slowed down the opening of the zoo in Ravenna and I did take a colossal penalty .
I am a mentally ill because I ruined the shows Casini , Diliberto , Calderoni , Grillo , Fiore .
I am a mentally ill because I avoided the slaughter of deer in the woods a year ago.
I am a mentally ill because I did attend the NOE from Bologna in two hours while they were downloading shit in agricultural fields .
I am a mentally ill because I did close a cattle / horses bad farmer .
I am a mentally ill because I supported the Mosque of Ravenna when everyone , absolutely everyone , gave him against .
I am a mentally ill because I never said "no" to anyone asked for help and for saying " no" to anyone who asked me to come into their parishes putting my ass safe.
I am a mentally ill for refusing money to keep quiet .
I am a mentally ill because when I leave the house Digos stop me on the street and if I do not go phoned me to ask if I'm going to get out.
I am a mentally ill because after  burned my car , slashed the tires , nails stuck in the wheels and have had nightly visits to home , I'm still here .
I am a mentally ill because I'm at the service of the oppressed and that the Resistance.
I am a mentally ill because I wanted to make a film about the Palestinian resistance while not wishing to public money and not having their own .
I am a mentally ill because when I was in Palestine could not accept what Israel did to kill human rights and not accept still damages the stomach for his slimy affiliates.
I am a mentally ill because I went to Palestine exploiting the visibility that I had to give visibility to Palestine , running this risk that I'm still paying .
I am a mentally ill because I respect the mentally ill accused of being resistant as well as other have been accused of terrorism.

I am a mentally ill for these reasons that I have listed and for others who do not remember or that I'm not going to list and send you to hell because the "normalization" , your " standards " to which I do not even bring kill me . My answer to your infamies are not written on facebook, but do what you would keep me from creating the scorched earth around me as well as make materially settlers in Palestine.

sabato 23 novembre 2013

30/11 STOP THE PRAWER PLAN: TUTTI A TORINO!


Odio gli slogan, i simboli se sono solo simboli, le icone vuote e le bandierine da passeggio. Amo la Lotta e la Resistenza e per me significano molte cose. Scavare nella verità per estirpare la menzogna è una di queste cose.
Un giorno più di altri ho conosciuto la pulizia etnica che fa israele in Palestina. Al villaggio beduino di Beit Hanina, Gerusalemme.
I beduini sono la situazione più border line della Palestina, non hanno rapporti con gli abitanti dei villaggi (per più motivi) e ricevono poche attenzioni anche dalle associazioni (per più motivi). Al villaggio di Beit Hanina c'ero stata, con i colleghi dell'ISM, perchè avevano il solito ordine di sgombero. Sgomberare quella zona, dove sono sempre stati, per israele significa semplicemente che devi lasciare libero quel posto. Quel giorno avevo mangiato con loro, i loro prodotti, avevo giocato con i bambini. Beit Hanina, per me, era la realtà più vicina all'immagine del paradiso.
Una mattina sono arrivati i bulldozer con 80 soldati, hanno buttato fuori dalle tende gli abitanti, li hanno tenuti fermi puntandogli le armi dividendoli in tre gruppi: bambini, donne, uomini. In un'ora hanno cancellato tutto con i bulldozer. Questo è, tradotto in azione, il Prawer Plan. Destinato a 70,000 beduini nel Negev. Lo scopo (ufficiale) è di liberare quell'area per la costruzione di altri insediamenti illegali. Per me, invece lo scopo, è la pulizia etnica.
In tutto il mondo il 30/11 si manifesterà per dire “stop the Prawer Plan”. In Italia per quella data ci sarà Netahniau, perfetto. Giustamente parte, mesi fa, la macchina per presidiare Torino in quei giorni. Mesi per raccogliere le adesioni, pubblicizzare l'evento, spiegare a tutti i punti decisi in assemblea che si identificano in un secco “NO” a qualsiasi negoziato con il criminale israele.
Tre giorni fa, arriva la notizia che il vertice israele-Italia viene spostato a Roma...
La Resistenza non si fa spostare, non insegue i nemici..e infatti la manifestazione rimane a Torino ed è una grossa fortuna averla organizzata; perchè abbiamo la possibilità di supportare la Palestina, finalmente, con la Resistenza, manifestando a Torino.
Quante volte ho letto su facebook commenti di persone che non possono recarsi in Palestina, quante volte ho letto commenti di persone che vorrebbero essere di supporto alla liberazione della Palestina. Bene, questa volta, abbiamo tutti la possibilità. Basterà essere a Torino. Tutte, ma proprio tutte, le associazioni, comitati, gruppi pro-Palestina saranno a Torino e siccome la fortuna aiuta gli audaci, il 30 novembre è anche la data per dar voce all'opposizione contro il Prawer Plan. E' veramente tutto perfetto. Io ci sarò con uno striscione nero, contro il Prawer Plan; per Beit Hanina, per Kuffr Qaddum, per Asira, per Al Kahlil, per Anata, per Qusra, per Tura, per Nablus, per Gerusalemme e per tutti quei luoghi che ora hanno nomi ebraici perchè israele ha cancellato la loro identità. Non c'è bulldozer più potente di quello alimentato dall'amore. Che la manifestazione di Torino sia quel bulldozer e che rada al suolo il sionismo in ogni sua forma, anche quella viscida.



martedì 12 novembre 2013

ATTENZIONE: NON SOLO CON IL 729




Oggi al supermercato ho comperato un sacchettino di arachidi tostate. Ho, come abitudine, quella di controllare il codice a barre per evitare di comperare i prodotti dei sionisti/nazisti, cioè israele.
Il nome che parrebbe veneto, non mi aveva fatto sorgere alcun dubbio e il codice a barre altrettanto.
Purtroppo non ho, invece,l'abitudine di controllare le scadenze dei prodotti sennò mi sarei accorta di quello che ho scoperto dopo..
Arrivata a casa ho cercato la scadenza e...la brutta scoperta: “origine: israele”, scritto in trasparenza e poco visibile, ma c'è.
Mi collego a internet e voglio andare a sbirciare nel sito dell'azienda. NON FATELO! Il sito è sotto attacco virus. Bene!
Scrivo, quindi, questa breve nota per dar testimonianza e per evitare che altri commettano il mio errore. Non so se questa azienda, come parrebbe dal nome, sia veneta o se sia un nome di copertura. Certo è che le arachidi che ho comperato sono macchiate di sangue. Non le mangerò, il 30 novembre so a chi restituirle.

domenica 3 novembre 2013

LA SCELTA

Parecchi anni fa ho fatto la mia scelta: sto dalla parte degli oppressi e lotto per i diritti umani. Detta Così sembra aria fritta, ma sinceramente forse è il caso di scrivere cosa significa per me. Non credo nei partiti, in nessun partito. Non credo, infatti, che vi sia un partito politico al mondo che gliene freghi qualcosa delle persone che rappresenta. Questo vale per l'Italia, ma vale anche per la Palestina. Anzi, credo che strutturare la divisione nelle popolazioni sia funzionale ad impoverire la lotta. Dividere è una valvola di decompressione.
Quando sono sul campo non guardo se la persona a fianco a me, mentre stanno sparando, è di Al Fatah o se è verde o blu. E' a fianco a me e io sono lì per lui/lei. Sono lì per i diritti umani e questi sono di tutti.
Lo schierarsi politicamente ha fatto sì che ci si schierasse anche nelle associazioni/movimenti creando ulteriori fratture. Ed è così che vediamo litigi, tirannie, e altro anche fra gli attivisti. Tutto questo impoverisce ancora di più sia lotta che l'animo.
L'Italia sotto questo aspetto è devastante, riusciamo a fare discussioni sul nulla, mai sui principi e sugli ideali.
La mia strada non è mai stata questa, non mi faccio tirare, mi spiace per le varie “parrocchie”, ma ho sempre detto “no” alle parrocchie. Ho detto “no” a tutte le proposte di poltrone dei partiti, ho detto “no” a tutti i compromessi, ho semplicemente detto “no” per modificare qualche articolo affinchè venisse pubblicato.
Questi “no” si pagano, tutti. Ti fanno il deserto attorno, ti infamano, ti deridono, ti minacciano,ti denunciano, ti screditano. Non fa piacere, certo, ma essendo libera, non sono cose che mi fermano.
La mia strada è quella dei diritti umani, non è selettiva come la pietà, non si schiera se non dalla parte degli oppressi. Sempre. Essendo così non mi tiro indietro se devo denunciare le porcate di “santi”, non ho padroni quindi non mi faccio problemi. I miei unici padroni sono i principi e gli ideali.

Questo, solo per fare chiarezza davanti a link di iniziative, link di associazioni, link di partiti e sul tour del film “Shoot” chi ci sarà a Gennaio in Italia.

THE CHOICE

Several years ago I made ​​my choice : I'm on the side of the oppressed and fight for human rights. So it seems that hot air, but honestly maybe it's time to write down what it means to me . I do not believe in parties, in any party. I do not think , in fact, that there is a political party in the world that give a shit about the people he represents. This is true for Italy , but also applies to Palestine. Indeed , I believe that the division in the population structure is functional to impoverish the fight. Divide is a decompression valve.
When I'm on the field I do not watch if the person next to me , while they are shooting , is Fatah or if it is green or blue . Is next to me and I'm there for him / her. I'm there for human rights and these are all .
The sides politically meant that we also divide associations / movements creating additional fractures. And that's how we see fights, tyrannies , and more also among activists . All this impoverishes even more is that fighting spirit .
Italy in this respect is devastating , we can start discussions on anything, never on the principles and ideals.
My road has never been this , I have no pull , sorry for the various " parishes " , but I always said "no" to the parishes . I said " no" to all proposals of seats the party , I said " no" to all the compromises , I simply said "no" to change any item for article was published .
These "no" you pay , everyone. They make a desert around , defame you , mock you , threaten you , you complain , you decry . I do not like, of course, but being free , are not things that stop me .
My street is that of human rights , it is not as selective as piety , does not take sides if not on the side of the oppressed. Always. Being so I do not pull back if I have to report the filth of " saints" , have no boss so I have no problems . My only masters are the principles and ideals .
This , just to make things clear in front of links of initiatives , links to associations , links to political parties and on the tour of the movie " Shoot " who will be there in January in Italy.

venerdì 1 novembre 2013

WHIT MY HEART

 Two days ago I learned from the words of Egidia Beretta the italian fascists had used the image of Vittorio and that the complaint lodged by the family to Roberto Fiore was required storage , the family filed an objection . Also on the same day I learned that the day would come Roberto Fiore of the Saints in Ravenna for a conference " Italy - Islam defend the identity ."
I would have ignored the whole thing because I think these are 4 buffoons  ( the number is not a manner of speaking ) the last car of the train Zionist and honestly , after being in Palestine , I am interested stop people riding the train or at least those who are in the middle.
But after this news, however, the use of the image of Vik , made ​​me want to go to tell him some ..... Tonight Gaza was bombed again and again young Palestinian martyrs in front of our eyes. Indeed , in front of some eyes . The society was celebrating halloween and today the streets of Ravenna hundreds of people were shopping and eating ice cream. There are not 4 clowns dressed in black to kill human rights. It is not the counter- ideology to kill the ideology , but indifference .
So, I thought with the heart and not with a stomach full of anger and I did what I could do. I went to the Mosque of Ravenna and I brought a rose for the martyrs of Gaza last night . Then , I went to the war memorial for freedom , in the Piazza del Popolo in Ravenna , and I brought a white rose for Vittorio Arrigoni, the Partisan . Then , after passing on foot repeatedly in a public street , Police began to stop me and tell me to do, " the long way around ." Ok , I will step wherever I want and I do not close my right , but to defend that right and then, since they do not even deserve our attention , I'm leaving. Who takes the side of the oppressed , he always knows what his place in a world that is worth it. Today, in the center of Ravenna there were people who ate ice cream, 4 clowns dressed in black and a hero who is always among us , and to whom I paid tribute . Today, in the center of Ravenna were not oppressed.
Not being able to put all of myself in Palestine at this time, it takes me at least the heart, which is the minimum.
Tomorrow the Mosque of Ravenna during the prayer will remember the martyrs of Gaza.

CON IL CUORE

 Due giorni fa ho appreso dalle parole di Egidia Beretta che Forza Nuova aveva usato l'immagine di Vittorio e che la denuncia presentata dai famigliari verso Roberto Fiore era in richiesta d'archiviazione; la famiglia ha presentato opposizione. Sempre il medesimo giorno ho appreso che Roberto Fiore sarebbe venuto il giorno dei Santi a Ravenna per una conferenza “Italia – Islam, difendere l'identità”.
Avrei ignorato il tutto perchè reputo questi 4 buffoni (il numero non è per modo di dire) l'ultimo vagone del trenino sionista e sinceramente, dopo essere stata in Palestina, mi interessa fermare chi guida il treno o almeno chi sta nel mezzo.
La notizia, però, dell'uso dell'immagine di Vik, mi ha fatto venire la voglia di andare a dirgliene qualcuna..... Questa notte Gaza è stata nuovamente bombardata e nuovamente giovani martiri Palestinesi davanti ai nostri occhi. Anzi, davanti alcuni occhi. La società festeggiava halloween e oggi per le strade di Ravenna le centinaia di persone facevano shopping e mangiavano il gelato. Non sono 4 buffoni vestiti di nero ad uccidere i diritti umani. Non è la contro-ideologia ad uccidere l'ideologia, ma l'indifferenza.
Così, ho pensato con il cuore e non con lo stomaco pieno di rabbia e ho fatto quello che potevo fare. Sono andata alla Moschea di Ravenna e ho portato una rosa per i martiri di Gaza di ieri notte. Poi, sono andata al monumento dei Caduti per la Libertà, in Piazza del Popolo a Ravenna, e ho portato una rosa bianca per Vittorio Arrigoni, il Partigiano. Poi, dopo essere passata a piedi ripetute volte in una strada pubblica, digos e antisommossa hanno iniziato a fermarmi e a dirmi di fare “il giro largo”. Ok, io invece passo dove mi pare e lo faccio stretto non per mio diritto, ma per difendere quel diritto e poi, siccome questi non meritano nemmeno la nostra attenzione, me ne vado. Chi si schiera dalla parte degli oppressi, sa sempre qual'è il suo posto in un mondo che fa pena. Oggi, nel centro di Ravenna c'era gente che mangiava il gelato, 4 buffoni vestiti di nero e un eroe che è sempre fra noi e al quale ho reso omaggio. Oggi, nel centro di Ravenna non c'erano oppressi.
Non potendo mettere tutta me stessa in Palestina in questo momento, ci metto almeno il cuore, che è il minimo.
Domani alla Moschea di Ravenna durante la preghiera ricorderanno i martiri di Gaza.