Odio gli slogan, i
simboli se sono solo simboli, le icone vuote e le bandierine da
passeggio. Amo la Lotta e la Resistenza e per me significano molte
cose. Scavare nella verità per estirpare la menzogna è una di
queste cose.
Un giorno più di altri
ho conosciuto la pulizia etnica che fa israele in Palestina. Al
villaggio beduino di Beit Hanina, Gerusalemme.
I beduini sono la
situazione più border line della Palestina, non hanno rapporti con
gli abitanti dei villaggi (per più motivi) e ricevono poche
attenzioni anche dalle associazioni (per più motivi). Al villaggio
di Beit Hanina c'ero stata, con i colleghi dell'ISM, perchè avevano
il solito ordine di sgombero. Sgomberare quella zona, dove sono
sempre stati, per israele significa semplicemente che devi lasciare
libero quel posto. Quel giorno avevo mangiato con loro, i loro
prodotti, avevo giocato con i bambini. Beit Hanina, per me, era la
realtà più vicina all'immagine del paradiso.
Una mattina sono arrivati
i bulldozer con 80 soldati, hanno buttato fuori dalle tende gli
abitanti, li hanno tenuti fermi puntandogli le armi dividendoli in
tre gruppi: bambini, donne, uomini. In un'ora hanno cancellato tutto
con i bulldozer. Questo è, tradotto in azione, il Prawer Plan.
Destinato a 70,000 beduini nel Negev. Lo scopo (ufficiale) è di
liberare quell'area per la costruzione di altri insediamenti
illegali. Per me, invece lo scopo, è la pulizia etnica.
In tutto il mondo il
30/11 si manifesterà per dire “stop the Prawer Plan”. In Italia
per quella data ci sarà Netahniau, perfetto. Giustamente parte, mesi
fa, la macchina per presidiare Torino in quei giorni. Mesi per
raccogliere le adesioni, pubblicizzare l'evento, spiegare a tutti i
punti decisi in assemblea che si identificano in un secco “NO” a
qualsiasi negoziato con il criminale israele.
Tre giorni fa, arriva la
notizia che il vertice israele-Italia viene spostato a Roma...
La Resistenza non si fa
spostare, non insegue i nemici..e infatti la manifestazione rimane a
Torino ed è una grossa fortuna averla organizzata; perchè abbiamo
la possibilità di supportare la Palestina, finalmente, con la
Resistenza, manifestando a Torino.
Quante volte ho letto su
facebook commenti di persone che non possono recarsi in Palestina,
quante volte ho letto commenti di persone che vorrebbero essere di
supporto alla liberazione della Palestina. Bene, questa volta,
abbiamo tutti la possibilità. Basterà essere a Torino. Tutte, ma
proprio tutte, le associazioni, comitati, gruppi pro-Palestina
saranno a Torino e siccome la fortuna aiuta gli audaci, il 30
novembre è anche la data per dar voce all'opposizione contro il
Prawer Plan. E' veramente tutto perfetto. Io ci sarò con uno
striscione nero, contro il Prawer Plan; per Beit Hanina, per Kuffr
Qaddum, per Asira, per Al Kahlil, per Anata, per Qusra, per Tura, per
Nablus, per Gerusalemme e per tutti quei luoghi che ora hanno nomi
ebraici perchè israele ha cancellato la loro identità. Non c'è
bulldozer più potente di quello alimentato dall'amore. Che la
manifestazione di Torino sia quel bulldozer e che rada al suolo il
sionismo in ogni sua forma, anche quella viscida.
GrandeSam!
RispondiEliminaPer me sarai sempre un granbellesempio,irraggiungibile,ma sempre un granbellesempio,my teacher!
CiaoGrazieAprest.