venerdì 6 giugno 2014

MAS'HA- ciò che non è immaginabile

Ho visto una famiglia in prigione, una prigione a cielo aperto: Mas'ha. Questa famiglia vive qui da sempre, da generazioni. Un giorno, molti anni fa, israele è arrivato e ha iniziato a costruire un insediamento illegale nel retro della loro casa. La famiglia è rimasta. Poi israele è andato da loro e gli ha detto che dovevano andarsene perchè proprio lì, dove c'è quella casa, dovevano costruire il MURO. Gli hanno offerto dei soldi, loro li hanno rifiutati. La famiglia è rimasta. Iniziarono le manifestazioni di protesta. Nel 2003 israele inizia a costruire il muro, non abbattendo la casa, ma davanti alla loro casa e chiudendoli “dentro”. Non potevano né entrare né uscire.
Parte della famiglia rimane aldilà del muro, nel villaggio. Continuano le manifestazioni di protesta e arriva l'attenzione dei media, anche internazionali. Così, tutto questo fa vincere “un cancello”.
Il cancello giallo che vedete nel video è la loro porta d'ingresso per andare in casa, ovviamente non possono entrare veicoli, tanto meno un ambulanza...
La famiglia continua a rimanere, dietro c'è l'insediamento, davanti c'è il muro. Sperano che il muro cada come quello di Berlino, e loro ritorneranno liberi.

Avevo davanti a me una Donna forte, ma pur sempre frustrata da una vita così. Ovvio che hanno visite continue dei soldati, sono sempre lì.... L'ultima volta sono arrivati di notte, gli hanno messo il cellulare sotto controllo, telefono fisso e internet non gli è permesso averlo. Come in prigione. Ero lì da venti minuti e mi sentivo oppressa, loro sono lì in queste condizioni dal 2003.

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