Ho visto una famiglia in
prigione, una prigione a cielo aperto: Mas'ha. Questa famiglia vive
qui da sempre, da generazioni. Un giorno, molti anni fa, israele è
arrivato e ha iniziato a costruire un insediamento illegale nel retro
della loro casa. La famiglia è rimasta. Poi israele è andato da
loro e gli ha detto che dovevano andarsene perchè proprio lì, dove
c'è quella casa, dovevano costruire il MURO. Gli hanno offerto dei
soldi, loro li hanno rifiutati. La famiglia è rimasta. Iniziarono le
manifestazioni di protesta. Nel 2003 israele inizia a costruire il
muro, non abbattendo la casa, ma davanti alla loro casa e chiudendoli
“dentro”. Non potevano né entrare né uscire.
Parte della famiglia
rimane aldilà del muro, nel villaggio. Continuano le manifestazioni
di protesta e arriva l'attenzione dei media, anche internazionali.
Così, tutto questo fa vincere “un cancello”.
Il cancello giallo che
vedete nel video è la loro porta d'ingresso per andare in casa,
ovviamente non possono entrare veicoli, tanto meno un ambulanza...
La famiglia continua a
rimanere, dietro c'è l'insediamento, davanti c'è il muro. Sperano
che il muro cada come quello di Berlino, e loro ritorneranno liberi.
Avevo davanti a me una
Donna forte, ma pur sempre frustrata da una vita così. Ovvio che
hanno visite continue dei soldati, sono sempre lì.... L'ultima volta
sono arrivati di notte, gli hanno messo il cellulare sotto controllo,
telefono fisso e internet non gli è permesso averlo. Come in
prigione. Ero lì da venti minuti e mi sentivo oppressa, loro sono lì
in queste condizioni dal 2003.
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