lunedì 23 giugno 2014

PRIMA ANALISI (CINICA) SUI FATTI ACCADUTI



Circa 10 giorni fa, di venerdì, è uscita la notizia che 3 coloni soldati israeliani erano stati rapiti in Cisgiordania. Dalla stessa sera è partita una mattanza, costituita dai soliti metodi israeliani, ma con azioni pesanti e concentrate nello stesso periodo. Non è cosa di adesso che i soldati attacchino città e villaggi con violenza, spari, raid nelle case, rapimenti e rubando soldi. Sono quasi cent'anni che queste cose accadono tutti i giorni. Certo è che questa è un'operazione mirata e, appunto, concentrata.
Quando l'operazione è iniziata ho scritto il mio pieno appoggio alla Resistenza Palestinese per il rapimento dei 3 coloni e lo ribadisco. Da più voci, però, vedo scrivere ed urlare “al complotto”. Intendo, quindi, fare una prima analisi seppur avendo pochi elementi in mano.

Ipotesi n. 1) I coloni sono stati rapiti dalla Resistenza e questo è l'inizio della terza intifada.
I prigionieri in detenzione amministrativa (cioè in prigione senza accusa e senza processo) sono entrati in sciopero della fame da molti giorni, alcuni di loro stanno morendo vomitando sangue. Non hanno nulla, nessun mezzo per protestare contro questo tipo di arresto totalmente illegale e che viola ogni diritto umano; se non il loro corpo. E così fanno. Fuori dalle prigioni iniziative di supporto come marce o tende permanenti. Vanno bene per carità, però.....questi che non hanno nulla stanno morendo vomitando sangue, possibile che qui fuori, dove ci sarebbero altri mezzi, non si possa fare qualcosa di più per dargli un segnale forte di supporto della Resistenza? Arriva la notizia che i 3 coloni sono stati rapiti. I prigionieri in sciopero della fame esultano in carcere. Attenzione, questo non è un particolare da poco perchè intanto le notizie lì le apprendono in un certo modo, non dai media e altresì perchè in una situazione del genere non avrebbero esultato se pur ci fosse stato un minimo dubbio. I soldati iniziano a rastrellare Al Kahlil e a sequestrare le videocamere di sorveglianza...In alcune telecamere sequestrate trovano però la sorpresa. Non ci sono i filmati delle registrazioni temporali che sono stati cancellati, al loro posto cartoni animati di tom e jerry. (grandi). Sono passate quasi due settimane dal rapimento dei coloni e con chiunque io parli si dice preoccupato per quello che verrà, perchè sta per succedere qualcosa, ma nessun Palestinese mi tira fuori l'ipotesi del complotto. Solo gli internazionali lo fanno. Eppure i Palestinesi capiscono e conoscono la situazione medio orientale molto molto meglio di noi. Tanto che ci sono post su facebook falsi su ciò che sta accadendo, depistaggi allucinanti, e stranamente pochi shebab per le strade nonostante ci siano i soldati. Ovvio, che non sono i soliti attacchi dei soldati israeliani. Non vengono a Nablus per sparare qualche gas, ma per sparare proiettili veri ed uccidere e rapire chiunque gli capiti. Ma, ci sono dei metodi, non scritti, di comunicazione, organizzazione, prevenzione ed azione che la Resistenza ha; che mi portano a pensare che se la Resistenza ha rapito i 3 coloni, ha un piano, che noi non conosciamo e che non vediamo ancora, ma che vedremo. Sicuramente ha intanto raggiunto due obbiettivi: il primo, supportare i prigionieri politici (che hanno bisogno di un cambio di testimone perchè non possono continuare per sempre), il secondo, smascherare il governo palestinese.

Ipotesi n. 2) I coloni non sono stati rapiti, ma è una manovra per cancellare ciò che rimane della Resistenza e della Palestina e questo è l'inizio della guerra civile.
E' una bufala, non ci sono 3 coloni rapiti e serve a giustificare l'ondata di eliminazione della Resistenza, escludendo Hamas dal Governo Palestinese, e lasciando così all'amico di israele (Mahmoud Abbas) il pieno potere dei soldi palestinesi e di chiudere il cerchio svendendo le terre. I compagni del PFLP erano già fuori da prima tramite le scelte di Abbas e le retate della polizia palestinese. Penso solo ad un piccolo fatto accaduto. Siamo in un piccolo villaggio, verso le 18,00 i soldati israeliani piazzano un chekcpoint sulla strada che porta al villaggio (e fin qui nulla di nuovo), ma nel villaggio arrivano dei Palestinesi e iniziano a tirare pietre contro le case del PFLP o di persone di nessun partito. Gli shebab escono ed iniziano a litigare con loro. Arriva la polizia palestinese (ricordate tutti questi arrivi nonostante il chekcpoint). I palestinesi che tiravano le pietre accusano gli abitanti del villaggio di essere di Hamas, e rivolgendosi verso la polizia palestinese dicevano “arrestateli”. E sono stati arrestati. Quindi: PFLP fuori dai giochi di governo (per scelta e non), rimangono Hamas e Al Fatah. Quest'ultimo con multi fratture interne. Israele inizia l'ondata di violenza per cercare i “3 coloni rapiti”, ma soprattutto per smantellare la Resistenza. Dopo alcuni giorni vede (ma lo sapeva già) che il mondo internazionale non interviene, quindi alza il tiro e si avvicina per chiudere il cerchio. Nel frattempo si toglie luce alla protesta dei prigionieri politici e al fatto che l'ANP stia vendendo terre palestinesi ad israele. Se è così, anche loro hanno un piano che al momento ancora non si vede ben delineato.


Al momento, io non credo alla seconda ipotesi. Gioisco per la Resistenza ed aspetto fiduciosa la prossima mossa, seppur con tutti questi martiri, troppi. Sono certa, però, che il mondo internazionale non interverrà. La Palestina può liberarsi solo con le proprie forze.

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