E' passato un mese da
quando israele ha rapito Jehad Alhindi dal villaggio di Tel. A me
sembra sia passato un anno anche se il ricordo di quell'alba è vivo
come 5 minuti fa.
Se tutto va bene dovranno
passare altri 4 mesi prima che Jehad sia libero, dico così perchè
ovviamente di israele non mi fido.
Ancora nessuna visita
possibile in prigione per lui, nemmeno del suo avvocato. Alla faccia
di tutte le leggi e anche dell'abecedario.
Jehad è uno dei 7000
prigionieri politici Palestinesi in mano ad israele e dei quali il
resto del mondo se ne sbatte. Praticamente ogni famiglia in Palestina
ha qualcuno che è stato rapito.
E i rapimenti
continuano...
Molto probabilmente Jehad
è sotto tortura, tanto, nessuno li vede. Non vengono nemmeno fermati
perchè torturano, violentano o ammazzano i bambini. Figuriamoci per
degli adulti.
Ieri è morto un altro
prigioniero politico Palestinese, ad Al Kahlil. Non era malato e non
si conosce la causa della morte.
Si vociferava già una
possibile ripresa dello sciopero della fame e oggi 2100 prigionieri
hanno rifiutato i pasti.
Sono certa che Jehad è
fra questi o comunque che farà lo sciopero. Ne sono certa, perchè è
uno che anche solo con uno sguardo fa abbassare lo sguardo ai nazisti
con il fucile in mano.
Non riesco a scrivere
altro perchè tanto, ogni messaggio che vorrei mandargli non
arriverà. Chiudo qui e stanotte alle 4,00 mi sveglierò come tutte
le notti dal 10 agosto.
Nessun commento:
Posta un commento