Ieri uno shebab del campo
profughi di Nablus è tornato a casa dall'interrogatorio
della polizia palestinese massacrato di botte. La novità è
che a differenza di tutti i suoi compagni precedenti, lui si è fatto
fotografare e ha denunciato pubblicamente. Grande coraggio, qui
nessun palestinese dice cosa accade nelle prigioni palestinesi, non
si sa nemmeno quanti prigionieri politici abbiano.... E dal suo
coraggio, mi sembra doveroso scrivere qualcosa:
Il sionismo è morto
Non sto né provocando,
né scherzando. Il sionismo è morto già da anni, così come lo è
stato per il nazismo in Germania. Dai, quanto può durare una forma
di dittatura che compie tali crimini e tali mostruosità e che viene
condannata da persone comuni e da tribunali internazionali? Qualche
anno, non di più, non cent'anni. E allora perchè israele è ancora
qui che occupa la Palestina e compie crimini mostruosi contro
l'umanità?
Forse, perchè c'è chi
lo alimenta e continua a farlo rivivere e sopravvivere. Non mi
riferisco agli USA, che sono l'altra faccia di israele; mi riferisco
a quelli per i quali l'occupazione e le mostruosità sono profitto.
Facciamo un attimo un
paio di conti in shekel: quanti sono i lavoratori nell'Autorità
Nazionale Palestinese? E che contratto hanno?
Quanti sono i palestinesi
che lavorano, ma non dentro all'ANP e che contratto hanno?
Inizio col rispondere
alla seconda domanda perchè sono i palestinesi poveri che non
lavorano nell'ANP e che non lavorano nei territori del '48 e per
questo non sono tutelati da nessun sindacato, non hanno diritti e
soprattutto lavorano per 10/12 ore al giorno con una retribuzione di
7/10 shekel all'ora (pari a 2 o 2,50 euro) e si pagano viaggio per
spostarsi e nessuna assicurazione medica. I primi, invece, quelli che
lavorano per l'ANP e nei territori del '48, sono tutelati dal
sindacato dei lavoratori, hanno un'assicurazione medica, contratto
con diritti del lavoratore (non apro qui il discorso di com'è) e a
seconda del lavoro viaggio interamente/parzialmente pagato. Io
capisco Abu Mazen che vuole a tutti i costi lo Stato di Palestina,
cazzo...quel muro gli fa comodo...eh si perchè israele non da mica
il permesso a tutti di andare a lavorare nei territori del'48..così
che stiano di qui..dal muro a lavorare per 7 shekel all'ora e senza
diritti questi poveracci di palestinesi. E mica lo vuole solo Abu
Mazen lo Stato di Palestina.... anche chi lavora nell'ANP lo vuole
perchè per loro si sta traducendo in soldoni, possibilità di
muoversi all'estero, di mandare i propri figli a studiare all'estero
e di non avere troppi problemi con israele. In fondo, si collabora e
grazie per continuare ad occupare e grazie, soprattutto, per il muro.
Non si può nemmeno boicottare economicamente israele..perchè il
singolo cittadino può scegliere di non comperare un prodotto, ma chi
fa entrare tutti e SOLO prodotti israeliani in Palestina? Ma l'ANP
naturalmente. Quindi, israele boicotta i prodotti palestinesi (che
non si trovano aldilà del muro) ma la Palestina non boicotta i
prodotti israeliani. Tutto legalizzato... non proprio. Pensateci
bene.. qui non c'è nulla di legalizzato:
israele è illegale –
il muro è illegale – gli insediamenti sono illegali – lo stato
di Palestina è illegale – abu mazen è illegale – i servizi
segreti palestinesi che collaborano con quelli americani sono
illegali – l'ucoi è illegale – i mukabarak sono illegali – i
metodi di arresto sono illegali – i metodi di detenzione sono
illegali – metodologia e tipo di armi sono illegali – la non
divisione fra potere economico/amministrativo/esecutivo è illegale.
In una parola sola (che è stata poi portata in Italia): MAFIA.
Eppure sembra impossibile
che sia tutto organizzato da israele e l'ANP per loro, solo per loro.
Infatti non sono solo loro.
Ditemi, com'è possibile
che con tutti i Paesi del Golfo non ce ne sia uno che venga qui al
confine con le armi a liberare la Palestina? Non uno. Ok, sarebbe un
suicidio per centinaia di persone, ma se arrivano in migliaia....non
vengono ammazzati a migliaia....
E ancora: com'è
possibile che con tutte le organizzazioni umanitarie che ci sono qui
e sono venute qui da vent'anni, com'è possibile che la situazione
sia addirittura peggiorata?
E' possibile tutto
questo, ed è tutto ben organizzato. Fa felici tanti individui di
quelli citati. Sapete come hanno fatto ad organizzare questa maglia
che fa vivere il mostro e toglie ogni possibilità di terza intifada?
Per “shebab” si
intendono ragazzi/uomini dai 16 ai 30 anni (più o meno). Ecco, in
questo momento su tre shebab, due sono spie; uno per israele e
l'altro per l'anp.
Il soldato che ti sta
difronte e spara è una conseguenza, uno sul quale cacare la tua
rabbia perchè vivi con amici e parenti che ti hanno venduto per 500
shekel.
Come si vive sapendo che
tuo figlio o tuo fratello o il tuo migliore amico è una spia che
lavora per il nemico e ti ha venduto? E che la maggior parte delle
persone che hai intorno è così?
Si vive in prigione, o
feriti perchè ti hanno sparato, se sei fortunato; sennò sei
martire.
La Palestina vive sotto 3
occupazioni: quella del mostro di israele, quella del mostro dell'anp
e quella del mostro economico creato dai primi due mostri. Le
organizzazioni umanitarie ci sguazzano, talune lavorano con israele
altre con l'ANP. In fondo, questo rapporto di lavoro correlato
all'esistenza del muro non l'hanno creato gli svizzeri o i turchi, e
non è israele che decide di pagare 7 shekel a Nablus uno che si
spacca la schiena senza alcun diritto.
Oggi ho ricevuto una
telefonata da un amico in prigione. Ho capito che sta male, non
mangia, non li fanno dormire di notte, etc. etc... Porca miseria e
sto qui a vedere su facebook le foto di spie davanti al muro con la
spettacolarizzazione dei gas lacrimogeni, e quanti... “mi piace”.
Fa cool.
Continuerò a scrivere e
lavorare per la verità, per i diritti umani, per la Giustizia e per
l'identità palestinese che non è kheffia e falafel.
Allego all'articolo la
foto di Ali Suleiman, condannato all'ergastolo che ha abbracciato suo
figlio nella prigione israeliana nel momento della foto perchè preso
anch'esso dai nazisti.