Ieri a Ramallah in piazza
Arafat hanno acceso un mega gigantesco albero di natale con tanto di
babbi stile USA dal vivo.
E' il natale capitalista
che è arrivato anche qui in Palestina, l'unica terra al mondo sotto
occupazione militare nazista. Quindi c'è l'albero di natale, ma c'è
il muro dell'apartheid con i checkpoint con 7000 prigionieri politici
dei quali 350 bambini, etc. etc..
Ma, come ho scritto più
volte, ci sono anche gli altri due mostri oltre a quello israeliano.
C'è il mostro dell'autorità nazionale palestinese e
dell'occupazione economica (questo è il terzo mostro creato dai
primi due mostri).
Sapete perchè calco la
mano davanti all'albero di natale in piazza Arafat a Ramallah? Ve lo
spiego subito..è quel bambino qui nella foto che mi fa staccare la
pelle dal corpo. Questo bambino qui è morto 4 giorni fa a 10 mt da
quell'albero. Aveva 13 anni ed è morto da infarto per congelamento
perchè lavorava di notte in piazza Al Manara a Ramallah per
mantenere la sua famiglia con un guadagno di 1000 shekel ogni 3 mesi.
Queste cose in Palestina
fino a poco tempo fa non accadevano. Qui non si muore di povertà
perchè c'è sempre stata un'umanità profonda e una solidarietà fra
i palestinesi che non facesse mancare nulla a nessuno, nemmeno al più
povero.
Tutto questo viene ora
modificato, per volontà, da un divario che si sta creando
appositamente. Ci stiamo trovando in pochissimo tempo davanti ad un
gruppo di famiglie palestinesi ricche e con potere e ad un grande
gruppo di palestinesi che vivono nei campi profughi o che stanno
vivendo come nei campi profughi. Quest'ultimi sono coloro che vengono
perseguitati da israele, ma anche dalla polizia palestinese.
Ed è qui che si va via
via delineando cosa sarà “lo stato di Palestina”: un ghetto per
palestinesi ricchi che hanno collaborato con israele. Per tutti gli
altri, invece, che non avranno più nulla, tanto meno ciò che è
stato loro, ci sarà solo una soluzione: andarsene.
Quindi, quando Mahmuod
Abbas vuole il 22% della Palestina storica...ebbè, è onesto, perchè
è questo quello che gli serve. Non gli servono i palestinesi di
Balata, di Askar, di Shuf'at, di Aida. Non gli servono perchè
economicamente non valgono nulla ed in più, sono poveri, ed è dai
poveri che nasce la rivoluzione/resistenza.
Ho appena letto su
facebook che si chiede al Belgio di riconoscere lo Stato di
Palestina, dopo Svezia, Spagna, etc. etc.. Glielo state chiedendo con
il mignolo alzato ai PAESI CAPITALISTI abitati dai bianchi di
riconoscere quella pietraia che è la Palestina?
Per quanto io sia
ovviamente contraria a questa strada pro-sionista, sono comunque più
benevola che la Bolivia abbia riconosciuto la Palestina, forse ci
vivono anche più persone del Belgio.... il “Belgio”, quello che
ha massacrato le persone nel Congo e gli chiedete di riconoscere la
Palestina.....
L'unica valenza che
potrebbe avere un riconoscimento della Palestina (e non dello stato
di Palestina) è in questi termini: “scusate, ci siamo sbagliati 70
anni fa, lì c'era la Palestina e israele non esiste e tutto quello
che hanno fatto fino ad oggi sono crimini di terroristi, devono
pagare ed andarsene immediatamente”.
Ma voi non ce l'avete
questa onestà, voi siete capaci di supportare un mostro che occupa
la Palestina attraverso l'ufficialità dell'Autorità, che fa le veci
di israele e che uccide un bambino di 13 anni nel vostro silenzio.
Porterò un fiore a
quell'albero a Ramallah in piazza Arafat, è per il martire di 13
anni.
Oggi ho fatto visita ad
un mio amico palestinese Mustafà. Ha 23 anni e fa il taxista. Lavora
10 ore al giorno per 2,50 euro all'ora 6 giorni su 7. Ogni tanto si
addormenta mentre guida e ogni tanto, spesso di notte non può
dormire perchè arrivano i soldati.
Questo articolo lo dedico
a lui, a lui che resiste, anche (ai miei occhi) alla vostra
ipocrisia.
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