Nour sta rientrando dal
lavoro nei territori del '48 assieme al fratello e al cugino.
Camminano, dopo aver passato il checkpoint di Barta a Jenin, sul
bordo della strada. E' buio e un autobus israeliano li investe. Quasi
tutti i media pubblicano la notizia avvalendosi delle testimonianze
sul posto e parlano di investimento volontario.
Nour viene portato via
dal luogo in elicottero, è grave. Un'ora dopo viene pubblicata la
notizia del decesso di Nour. Ha 21 anni ed è di Nablus.
Questa mattina in tutte
le moschee di Nablus hanno fatto l'avviso per il funerale che si
sarebbe tenuto alle 10,30 dall'ospedale di Rafhidia e poi a piedi
dalla piazza di Nablus alla moschea e al cimitero.
Siamo arrivate sul posto
e ho notato che non c'era la stampa. Un amico giornalista mi dice che
hanno appena divulgato che è stato un incidente e l'autista del bus
è palestinese e non colono israeliano. Sapete..i lavoratori del
'48....sono palestinesi che ottengono un permesso temporaneo per
andare a lavorare nelle zone del '48. Escono di casa tutti i giorni
alle 4,00 del mattino e rientrano la sera, ma solo alcuni di loro,
altri per la paura di non poter rientrare il giorno dopo, non tornano
a casa e dormono arrangiandosi. E' un altra faccia del mostro nazista
israeliano....
Mi pare strana la storia
e rimaniamo per documentare il funerale. Io non so se sia vero che
l'autista è palestinese, ma so cos'ho visto. Ho visto il funerale di
un martire di 21 anni. Ho visto gli occhi dei suoi amici e parenti.
Ho visto e sentito i cori che si fanno per i martiri. Ho visto un
gran dispiegamento di autorità palestinesi che non avevo mai visto
ad un funerale prima d'ora. Quindi rimango con i dubbi sulle notizie
divulgate e con una sola certezza: oggi ho visto seppellire un
martire e mentre riprendevo per l'ennesima volta un giovane viso di
shebab non riuscivo a non soffrire.
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