domenica 6 luglio 2014

Campagna infamante contro di me...

Attraverso l'Avv. Luca Bauccio ho preso provvedimenti legali contro Il messaggero, Right Reports e Il Corriere. E per il momento non aggiungo altro. In questo video parla l'Avv. Luca Bauccio, che ringrazio.

VIDEO: http://vimeo.com/99858356

3 commenti:

  1. Esercitando un mio diritto, seguo come posso le notizie su fatti di cronaca politica, interna e internazionale. In particolare, vado seguendo controcorrente la stamoa e il web ”sionista”, che è largamente prevalente in tutto il cosiddetto Occidente e che ha un grande potere lobbistico, che in ultimo ha preso di mira l’ignara Samantha Comizzoli, che apprendo o almeno è indicata sulla scia del mio compianto “amico” Vittorio Arrigoni, barbaramente trucidato.

    Ciò premesso, riprendo dalla stampa più biecamente sionista questo ennessimo attacco:

    «Il giudizio politico è stato sovvertito, la capacità di distinguere il bene dal male offuscata, il pensiero ottenebrato. Cosa spinge Samantha Comizzoli nel suo entusiasmo rabbioso a odiare Israele e gli israeliani? La resistenza palestinese, come la chiama lei? Cosa c'è di tanto attraente in una resistenza che si fonda sulla cultura della morte e dell'odio?»
    (Fonte: http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=54092)

    Non essendovi uno spazio commenti nella url indicata, commento qui il brano in oggetto:

    1) “giudizio politico”: ma di cosa stiamo parlano? Per citarne sono uno, basta Ilan Pappe per documentare come lo “stato ebraico di Israele” si fonda sulla ”pulizia etnica della Palestina” che ebbe un picco nel 1948, ma che di fatto inizia nel 1882, prima ancora della nascita di Hitler. Il giudizio politico e storico ed etico è assai facile da esprimere ed è di netta condanna dello «Stato ebraico di Israele». Per l’«ebraico» è il caso di citare Gilad Atzmon, ebreo israeliano che ha abbandonato Israele, ritenendo che quella terra sia stata sottratta ai palestinesi. Lasciando fuori i “goym”, che non possono permettersi un autonomo giudizio politico, se non filo-israeliano, cito solo fonti dal prepuzio circonciso, caratteristica distintiva dell’essere «ebreo», sulla cui “identità” giudico fondamentale e definitivo il libro di Atzmon: «L’errante chi?» (anche in italiano).

    2) Sull’«odio» cito un’altra fonte ebraica: Baruch Spinoza, che definisce tutto l’ebraismo come interamente fondato sull’«odio»: io ti odio, perché tu possa odiarmi, e quindi ancora odiarti di più perché tu mi odi… La propaganda israeliana fa un grande uso del concetto di ”odio” ed è riuscita ad imporre leggi che puniscono l’«odio», dove si intende unicamente l’«odio» verso gli ebrei, non quello che gli ebrei possano eventualmente nutrire per altri.

    Un ragazzo sedicenne palestinese è stato rapito - pare certo - da ”coloni” ebrei che lo hanno bruciato vivo per ritorsione di tre ragazzi (coloni) ebrei, rapiti (non si sa da chi) e la cui “colpa” è stata rigettata interamente sul ”popolo palestinese”, colpevole di non voler scomparire o di non voler soggiacere ai suoi oppressori.

    L’esperienza insegna che qualsiasi civile dialogo è di fatto impossibile con un sionista, che ripete come un disco sempre le stesse identiche cose, pensando in questo modo di produrre il convincimento altrui, soprattutto se terzo.

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  2. "Troppo comodo”: così inizia un articolo di replica di Rights Reporter a questo brevissimo articolo, dove semplicemente si annuncia l‘avvio di un’azione legale. Qui il link:

    http://www.rightsreporter.org/troppo-comodo-sig-ra-comizzoli-lanciare-il-sasso-e-nascondere-la-mano/

    così inizia un lungo sproloquio della "redazione” di Rights Reporter...

    Non entro nel merito degli argomenti, di nessuna “apprezzabilità” sotto il profilo giuridico.

    Posso però testimoniare in sede giudiziale come sia costume di questo sito impedire la pubblicazione di qualsiasi contraddittorio ai loro articoli consentendo invece solo commenti per lo meno denigratori e a senso unico. Nessun civile contraddittorio è da loro consentito. Se ne pubblicano raramente qualcuno, lo fanno poi seguire da altri denigratori, con una tecnica redazionale chiaramente faziosa e partigiana, da me sperimentata e preclusiva di qualsiasi ulteriore tentativo di civile confronto delle idee.

    Sono stato egualmente e personalmenye attaccato da questo sito e a nulla è valso aver loro reso noto che sono stato assolto con formula piena, per inesistenza del fatto e del diritto, dagli “addebiti” che da ben individuati e organizzati gruppi mi erano stati mossi, fortunatamente senza loro successo.

    In pratica, questi signori conducono anche in Italia una vera e propria guerra di propaganda nell’interesse di un governo straniero.

    Rimproverano agli altri un "odio" inesistente, ma sembrano non accorgersi del livore e dell’«odio» infinito che da loro stessi emana.

    Trovo davvero stupefacente come da un forno vero e proprio, usato per fare il pane, il più pacifico dei prodotti dell’industria umana sia sia passati a ben altri "forni”, che nessuno ha evocato. Per non parlare delle ”tre dita” che anche io ho inteso come un riferimento a una terza intifada, che mi auguro non abbia ad essere. Per quanto posso saperne non vi è nessun sostenitore della causa palestinese che consideri come una forma di legittima e sensata lotta politica il rapimento di tre adolescenti. Trovo anzi assolutamente oscuro un simile rapimento, altamente sospetto se si considera la strumentalizzazione che ne è stata fatta e di cui Samantha è appunto una vittima incolpevole. Ho letto in rete alcuni commenti che ipotizzano addirittura un ”false flag” dello stesso governo israeliano. Infatti, il ”rapimento” dei tre giovani coloni israeliani non sarebbe di nessuna utilità alla causa più che legittima della Resistenza palestinese e credo che Samantha condivida questo mio giudizio.

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  3. Segnalo all’Avv. Bauccio il seguente link, che interessa la sua cliente:
    http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=115&sez=120&id=54293

    Mi astengo dal commento al testo di questo signore, un “giurista”, la cui attività ideologico-propagandista mi è nota, per suoi scritti numerosi e sempre di eguale tenore, che si trovano in rete.

    Esiste ed è noto un grande investimento di risorse da parte dello Stato di Israele, che nelle rete vede uno spazio che ancora sfugge al proprio totale controllo, come può dirsi per altri media...

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