martedì 15 luglio 2014

ABU MAZEN: ALTO TRADIMENTO AL NON-STATO



Qualcuno, un giorno, è entrato a casa vostra, si è accampato nel salotto, vi ha violentato la moglie in camera da letto, vi ha torturato i vostri due figli, via ha ucciso i genitori, vi ha rubato tutti i soldi e poi vi ha detto di andarvene. Voi siete rimasti, sul pianerottolo, ogni tanto avete bussato e dato calci alla porta di quella che era casa vostra e l'occupante vi ha risposto picchiandovi, umiliandovi e sparandovi. Un vicino di casa vede tutto, ma è d'accordo con l'occupante, l'altro vicino di casa anch'esso vede tutto e vi dice: “ma quanto sopporterai ancora prima di reagire? Io l'avrei già ammazzato”. La vostra risposta è stata “io non voglio ucciderlo, voglio solo che se ne vada da casa mia, dai miei figli e da mia moglie”.

E' ridotta ai minimi termini e senza le dovute motivazioni, ma è una metafora di ciò che è accaduto in Palestina. Ora, arriviamo ad oggi, dove la situazione è molto complessa all'interno della Palestina.
Non è ancora uno Stato, ma questo non ci interessa, quello che ci interessa è che gli occupanti sono arrivati quasi cent'anni fa, hanno fatto tutte queste mostruosità ogni giorno e continuano a farle. Ora vogliono liberare anche il pianerottolo e per farlo hanno chiesto la collaborazione del vicino di casa che appoggiava gli occupanti e che nel frattempo è diventato l'amministratore del condominio.
E' Abu Mazen.
Sono partita da lontano per arrivare all'ultimo mese di storia della Palestina. 3 coloni (ovvero 3 occupanti) spariscono in Cisgiordania, israele fa partire una campagna per il ritrovamento dei 3 coloni costituita da raid nelle case, rapimenti, distruzione delle case, furto di denaro, spari e violenze varie; già che c'è (per ritrovare i 3 coloni) bombarda anche Gaza. Quando tutto inizia a perdere d'intensità, i 3 coloni saltano fuori (forse) morti dalla data del rapimento a pochi metri dallo stesso luogo. Azione successiva: i coloni rapiscono un bambino a Gerusalemme (Shuf'at), lo picchiano, lo torturano, gli fanno bere della benzina e lo bruciano vivo dall'interno. Tutto documentato dalle telecamere di sorveglianza, tanto che i 6 colpevoli vengono arrestati. Gli abitanti di Shuf'at iniziano a tirare pietre contro quel mostruoso occupante. I coloni iniziano ad attaccare i villaggi per rapire altri bambini e aggrediscono persone. I Palestinesi iniziano a controllare i villaggi che comunque vengono attaccati da coloni e soldati.
I Palestinesi hanno il quel momento il controllo dei villaggi, i coloni occupanti no. Israele traballa davanti all'opinione pubblica che alla luce dei fatti vede una “non sicurezza” per i coloni in Palestina.
Azione successiva: israele inizia a bombardare Gaza, e qui quello che era sul pianerottolo a subire per anni tutta questa mostruosità, reagisce. Sempre con la stessa filosofia: voglio che se ne vada.
Non ha la stessa potenza di armi per poter competere con l'occupante, ma lo fa tremare, l'occupante non era preparato ad avere paura e non sa gestire la situazione se non sfoggiando le sue armi, ma ha comunque paura e trova la sua situazione INVIVIBILE.
L'occupante con le sue armi fa 190 morti e 1500 feriti in poche ore, quelle che resiste sul pianerottolo zero morti, riesce solo a danneggiare qualche muro e rompere qualche vetro. Ma, l'occupante, oltre a trovare la situazione INVIVIBILE, la trova anche COSTOSA perchè quelle armi gli costano parecchio, in più nessuno vuole più fargli visita....
Ed ecco che l'amministratore di condominio (Abu Mazen) cerca di infilare nel culo di quello che sta sul pianerottolo una proposta di “tregua”, avanzata da altri collaboratori dell'occupante.
Allora, riflettiamo: tregua di cosa?
Dell'occupazione, delle mostruosità, di tutte le persone ammazzate. Questa è l'unica tregua possibile, non certo dire alla vittima sul pianerottolo “smettila di fargli solletico e creargli paura e danno economico...”.
Un amministratore di condominio che collabora con il mostruoso occupante, non è un amministratore. E' un traditore. Ha tradito quello sul pianerottolo fin dall'inizio, quello che abita al piano di sopra e quello che abita al piano di sotto. Con un unico scopo: salvare la PROPRIA casa.
Questa non è una guerra, questo è un genocidio. La Palestina è l'unico paese al mondo sotto occupazione militare. Non dimenticatevi mai questi due aspetti per giudicare Abu Mazen, i suoi collaboratori e la proposta di tregua; ma soprattutto non dimenticatevi mai che questo mese in Palestina è stato preceduto da cent'anni di mostruosità quotidiane.

Abu Mazen andrebbe processato per alto tradimento se non di Stato, almeno del condominio.

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