Qualcuno, un giorno, è
entrato a casa vostra, si è accampato nel salotto, vi ha violentato
la moglie in camera da letto, vi ha torturato i vostri due figli, via
ha ucciso i genitori, vi ha rubato tutti i soldi e poi vi ha detto di
andarvene. Voi siete rimasti, sul pianerottolo, ogni tanto avete
bussato e dato calci alla porta di quella che era casa vostra e
l'occupante vi ha risposto picchiandovi, umiliandovi e sparandovi. Un
vicino di casa vede tutto, ma è d'accordo con l'occupante, l'altro
vicino di casa anch'esso vede tutto e vi dice: “ma quanto
sopporterai ancora prima di reagire? Io l'avrei già ammazzato”. La
vostra risposta è stata “io non voglio ucciderlo, voglio solo che
se ne vada da casa mia, dai miei figli e da mia moglie”.
E' ridotta ai minimi
termini e senza le dovute motivazioni, ma è una metafora di ciò che
è accaduto in Palestina. Ora, arriviamo ad oggi, dove la situazione
è molto complessa all'interno della Palestina.
Non è ancora uno Stato,
ma questo non ci interessa, quello che ci interessa è che gli
occupanti sono arrivati quasi cent'anni fa, hanno fatto tutte queste
mostruosità ogni giorno e continuano a farle. Ora vogliono liberare
anche il pianerottolo e per farlo hanno chiesto la collaborazione del
vicino di casa che appoggiava gli occupanti e che nel frattempo è
diventato l'amministratore del condominio.
E' Abu Mazen.
Sono partita da lontano
per arrivare all'ultimo mese di storia della Palestina. 3 coloni
(ovvero 3 occupanti) spariscono in Cisgiordania, israele fa partire
una campagna per il ritrovamento dei 3 coloni costituita da raid
nelle case, rapimenti, distruzione delle case, furto di denaro, spari
e violenze varie; già che c'è (per ritrovare i 3 coloni) bombarda
anche Gaza. Quando tutto inizia a perdere d'intensità, i 3 coloni
saltano fuori (forse) morti dalla data del rapimento a pochi metri
dallo stesso luogo. Azione successiva: i coloni rapiscono un bambino
a Gerusalemme (Shuf'at), lo picchiano, lo torturano, gli fanno bere
della benzina e lo bruciano vivo dall'interno. Tutto documentato
dalle telecamere di sorveglianza, tanto che i 6 colpevoli vengono
arrestati. Gli abitanti di Shuf'at iniziano a tirare pietre contro
quel mostruoso occupante. I coloni iniziano ad attaccare i villaggi
per rapire altri bambini e aggrediscono persone. I Palestinesi
iniziano a controllare i villaggi che comunque vengono attaccati da
coloni e soldati.
I Palestinesi hanno il
quel momento il controllo dei villaggi, i coloni occupanti no.
Israele traballa davanti all'opinione pubblica che alla luce dei
fatti vede una “non sicurezza” per i coloni in Palestina.
Azione successiva:
israele inizia a bombardare Gaza, e qui quello che era sul
pianerottolo a subire per anni tutta questa mostruosità, reagisce.
Sempre con la stessa filosofia: voglio che se ne vada.
Non ha la stessa potenza
di armi per poter competere con l'occupante, ma lo fa tremare,
l'occupante non era preparato ad avere paura e non sa gestire la
situazione se non sfoggiando le sue armi, ma ha comunque paura e
trova la sua situazione INVIVIBILE.
L'occupante con le sue
armi fa 190 morti e 1500 feriti in poche ore, quelle che resiste sul
pianerottolo zero morti, riesce solo a danneggiare qualche muro e
rompere qualche vetro. Ma, l'occupante, oltre a trovare la situazione
INVIVIBILE, la trova anche COSTOSA perchè quelle armi gli costano
parecchio, in più nessuno vuole più fargli visita....
Ed ecco che
l'amministratore di condominio (Abu Mazen) cerca di infilare nel culo
di quello che sta sul pianerottolo una proposta di “tregua”,
avanzata da altri collaboratori dell'occupante.
Allora, riflettiamo:
tregua di cosa?
Dell'occupazione, delle
mostruosità, di tutte le persone ammazzate. Questa è l'unica tregua
possibile, non certo dire alla vittima sul pianerottolo “smettila
di fargli solletico e creargli paura e danno economico...”.
Un amministratore di
condominio che collabora con il mostruoso occupante, non è un
amministratore. E' un traditore. Ha tradito quello sul pianerottolo
fin dall'inizio, quello che abita al piano di sopra e quello che
abita al piano di sotto. Con un unico scopo: salvare la PROPRIA casa.
Questa non è una guerra,
questo è un genocidio. La Palestina è l'unico paese al mondo sotto
occupazione militare. Non dimenticatevi mai questi due aspetti per
giudicare Abu Mazen, i suoi collaboratori e la proposta di tregua; ma
soprattutto non dimenticatevi mai che questo mese in Palestina è
stato preceduto da cent'anni di mostruosità quotidiane.
Abu Mazen andrebbe
processato per alto tradimento se non di Stato, almeno del
condominio.
Abu Mazen è stato forse conquistato dal dio denaro?
RispondiElimina