Oggi, dopo 3 anni, un
uomo ha rivisto il sole. Rais è un ragazzo di 26 anni ora, tre anni
fa è stato arrestato. Tre anni fa nel villaggio di Awarta, Nablus,
c'è stata una retata di arresti. Era stato ucciso un colono, furono
arrestate 18 persone. Solo due parrebbe siano colpevoli dell'omicidio
e sono in carcere con 5 ergastoli a testa per l'omicidio. Tutti gli
altri, invece, sono stati arrestati con motivi da nazismo israeliano.
Rais è uno di loro, l'accusa era di essere un attivista del PFLP.
Dieci di quei 18 sono ancora in carcere. Oggi Rais ha riavuto la
libertà in un Paese occupato militarmente.
Andiamo ad accoglierlo
con un corteo di auto a metà strada per continuare tutti assieme. Il
corteo fa tutta la strada per arrivare al villaggio e quando arriva
nel centro ci sono i fuochi d'artificio.
Rais in realtà ha optato
per non fare la festa nel villaggio, ma almeno il corteo i suoi amici
e parenti lo fanno.
Arriva finalmente a casa,
tutte le donne della famiglia lo aspettano. C'è l'abbraccio con la
mamma ed in questo momento è difficile trattenere le lacrime.
Andiamo tutti sul tetto e
mi chiedono di fargli una foto. E' in quel momento che ho davanti a
me Rais lontano dalla festa dei clacson e dei fuochi d'artificio, un
momento calmo. E lo vedo bene: ha la pelle bianchissima, quasi
grigia, le spalle....le spalle sono quelle della prigione, dritte
che non si piegano per nessuno. Ha gli occhi arrossati Rais, è stata
una giornata piena di emozioni per lui, ma quegli occhi hanno anche
qualcos'altro. Sono gli occhi dell'innocenza che ha dovuto affrontare
il mostro.
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