C'è moltissima gente
oggi in piazza a Nablus, una sola donna al centro della piazza. E' la
mamma del martire di Assira, Ahmed Yasser Saleh, 18 anni.
I martiri con cerimonia
funebre oggi sono 4, ma non sono morti ieri, sono morti negli anni
2002/2003. israele ha detenuto i loro corpi fino a ieri.
Ho seguito la vicenda del
martire di Assira. Era stato visto vicino all'insediamento illegale
di Ytzhar e gli hanno sparato. Secondo israele voleva attentare alla
vita dei coloni e per questo motivo hanno deciso di “processarlo”
anche dopo morto. Il giudice stabilì una condanna di 20 anni di
detenzione nel cimitero dei numeri.
Il cimitero dei numeri
(molo probabilmente più di uno) è un luogo dove i martiri vengono
seppelliti senza identità, con un numero, fino alla fine della
condanna.
Una punizione atroce
verso la famiglia che già vive la tragedia dell'uccisione del caro,
ma deve anche vivere l'angoscia di non poterlo seppellire e non avere
una tomba sul quale piangere.
Oggi a quella mamma sono
state rese solo le ossa (12 anni son passati). Quando è arrivato il
corteo funebre la mamma ha accarezzato il cofano di un'auto sulla
quale c'era la foto del figlio “guardate mio figlio, com'è bello”.
Il fratello è martire anch'esso, ammazzato 6 anni fa. Il corpo fu
reso alla famiglia dopo alcune settimane; e qui arriva l'orrore
puro...
Alcuni dei corpi liberati
dalla detenzione israeliana dopo poche settimane, non erano integri.
I Palestinesi mi raccontano i vari casi: gli hanno tolto il cuore, i
polmoni, i reni, gli occhi.
La sorella di questi due
martiri ha perso tutti i capelli e le sopra ciglia, si sta lasciando
morire. E' un orrore troppo grande e un dolore che non vuole più
vivere.
Lungo il corteo funebre
mi raccontano, dello zio di Hakima morto nel 1974 e del quale non
hanno mai avuto il corpo; mi raccontano di un altro martire talmente
sfigurato che la famiglia non era in grado di riconoscerlo; mi
raccontano del corpo di un ragazzo al quale hanno tolto il cuore e
gli occhi. Quanti di voi che stanno leggendo riescono ad immaginare
quanto dolore c'è qui e quanto è grande questo mostro? Queste cose
in Palestina accadono da sempre, i governi dei “paesi occidentali”
ne sono a conoscenza da sempre, ma non c'è mai stata Giustizia e
israele continua nel mostruoso genocidio che non ha pari nella
storia. Israele non è solo, ha tutti i nostri Paesi che lo aiutano a
strappare il cuore e gli occhi ai morti.
p.s.: se vi chiedete come
mai il corpo sia stato liberato prima della scadenza della condanna,
parrebbe sia grazie ai negoziati. I negoziati hanno fatto sì che
quella mamma oggi potesse avere un mucchietto di ossa.
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