Ieri, 17 ottobre era una
data storica nella storia Palestinese, ma è stata celebrata nel
peggiore dei modi.
Alla vigilia è stato
ucciso un bambino di 13 anni che giocava a pallone da israele.
Martire. Ma per me i martiri sono stati due. Qualche ora prima la
polizia palestinese faceva irruzione ad Al Kahlil e uccideva, con lo
stesso metodo di israele, un palestinese di 27 anni. Eppure
quest'ultimo non è martire perchè non è stato ucciso da israele,
nessuna menzione da martire e soprattutto la sua famiglia non
beccherà uno shekel di supporto dall'ANP, cosa che invece fa per i
martiri. Su questa vicenda la polizia palestinese si era blindata nel
silenzio stampa dichiarando solamente che volevano arrestare dei
delinquenti che tiravano molotov e che hanno avuto 7 feriti......
Alla faccia dell'arresto.. sparo dritto al petto. (erano in area C
oltretutto) Non è la prima volta, due mesi fa è successo al campo
rifugiati Askar di Nablus, in modo identico e anche quella volta
dichiararono che era un delinquente senza ben spiegare di che cosa
era accusato. Non c'è stupore, qui in Palestina, per fatti come
questi. Sapete perchè? Perchè sono solo la punta dell'iceberg di
un'oppressione continua da parte dell'ANP. E' veramente difficile
scoperchiare questa pentola, ne avevo parlato un po' qui
http://www.samanthacomizzoli.blogspot.com/2014/09/la-palestina-sotto-occupazione-economica.html
. Ma ieri, 17 ottobre, è stata proprio la polizia palestinese a
scoperchiare la pentola, con le loro mani. E quindi iniziamo da qui a
far uscire la merda della seconda occupazione della Palestina dalla
pentola che loro hanno aperto.
Dopo una settimana di
assedio israeliano alla moschea di Al Aqsa con annessa chiusura della
stessa per i musulmani davanti ad un processo di giuidizzazione di
Gerusalemme, ieri, in tutta la Palestina erano state indette
manifestazioni di solidarietà che dovevano iniziare dopo la
preghiera delle 13,00.
Io ero a raccogliere le
olive e sono arrivata vicino alla piazza di Nablus con un service.
Quando sono scesa dal service mi sono trovata davanti i cammion della
polizia palestinese dai quali scendevano flotte di polizia
palestinese (corpi speciali). Che cazzo succede? Hanno chiuso la
piazza di Nablus e vie adiacenti. Non c'era nessun modo di
avvicinarsi. Non potendo affrontare gli scontri perchè non posso
correre, siamo andate a casa. Ho appreso da internet che lo stesso
era avvenuto a Ramallah, Betlemme ed Al Kahlil. Donne picchiate ad Al
Kahlil, 20 arrestati a Nablus (dove hanno anche arrestato un
fotoreporter e confiscato tutta l'attrezzatura ai media presenti).
Questo è stato quello che, ieri, i media non hanno potuto nascondere
e hanno divulgato e mi spiace, davvero mi spiace, vedere che le
organizzazioni che difendono i diritti umani stiano silenziando
tutto. Perchè chi difende i diritti umani non fa distinzioni. A me
non interessa se chi li uccide è israeliano, turco, italiano o
palestinese, va denunciato e fermato. Ovviamente lo scrivo perchè io
non prendo soldi dall'ANP, né mi faccio pagare il bus.
Gli shebab che vengono
rapiti da israele, una volta liberi, vengono rapiti dalla polizia
palestinese che gli fa rimpiangere la prigione israeliana. Vi giuro,
che al momento, non riusciamo a sapere quante sono le prigioni
palestinesi, ma soprattutto quante persone ci sono dentro. Ogni
giorno c'è la notizia di un nuovo rapito, ma il brutto è che nella
maggior parte dei casi non viene data la notizia. E' un muro che
parrebbe invalicabile quello della trasparenza dei dati sui
prigionieri politici palestinesi nelle prigioni palestinesi. Però,
con coloro che dopo un po' escono, si parla e (ovviamente senza fare
nomi) quello che mi dicono lo posso scrivere.
Ero presente a Nablus,
qualche mese fa, quando israele rilasciò i corpi di tre martiri dal
cimitero dei numeri. Un martire era del DFLP, l'altro di Fatah e
l'ultimo di Hamas. Dico “l'ultimo” perchè in piazza a Nablus
arrivò per ultimo. Io stavo lasciando la piazza perchè volevo
seguire il funerale del martire del DFLP (detenuto morto da 20 anni).
Quando stavo per uscire dalla piazza, ho trovato la polizia
palestinese che bloccava le uscite, ma soprattutto l'UCOI (corpo
speciale palestinese). Sono riuscita ad uscire e alle mie
spalle.......il finimondo. Era arrivato il feretro del martire di
Hamas, sono partite le cariche..così...Hanno praticamente
“abbracciato” chi partecipava al funerale. Alcuni di loro si sono
sentiti “abbracciati” in modo violento da persone senza uniformi.
Sgomenti “chi sei? Cosa voi?” risposta.. “devi venire con me,
sei pericoloso”. Arrestarono (rapirono) 70 persone quel giorno che
rimasero nelle prigioni palestinesi con una media di 15 giorni.
Persone che non sono andate né a scuola né al lavoro per 15 giorni.
Persone che sono rimate senza mangiare per giorni perchè ogni sera
gli dicevano “tanto domani esci”. E invece rimanevano dentro.
Molti di loro venivano portati nella stanza per l'interrogatorio, li
lasciavano lì in attesa per ore, e poi venivano riportati in cella.
Così nel silenzio. Continuavano a chiedergli perchè fossero in
prigione e gli veniva risposto “perchè sei di Hamas, sei
pericoloso e stiamo indagando”.
Sono comunque stati
fortunati, questo lo dico perchè ad altri non è andata così. Un
mio amico ha pubblicato su facebook la foto di Abu Mazen con una
critica. E' stato convocato dalla polizia palestinese per
interrogatorio.. L'interrogatorio è durato 3 giorni, si è però
svolto con lui obbligato a stare su una gamba sola e ogni volta che
cedeva e voleva mettere giù l'altra gamba gli arrivava una mazzata
nella schiena. Altre persone sono state interrogate sedute sui vetri
rotti. Tutti coloro che vengono interrogati mi parlavano di polizia
palestinese/ucoi e altre persone nella stanza durante gli
interrogatori, ma non sapevamo chi fossero (forse i palestinesi lo
sapevano e non volevano dirmelo)..poi qualche giorno fa ho letto
questo rapporto accademico
https://www.academia.edu/6928226/Who_owns_the_spring_in_Palestine_Rethinking_popular_consent_and_resistance_in_the_context_of_the_Palestinian_State_and_the_Arab_Spring_
e ho trovato “chi sono quelle persone nella stanza durante gli
interrogatori”. Sono gli Stati Uniti. E come mai ci sono i servizi
segreti degli Stati Uniti dentro alle prigioni palestinesi durante
gli interrogatori/tortura?
Questo non è un
particolare da poco, è un tassello che vi aiuta a capire che non
stiamo parlando di un governo corrotto e di polizia che fa schifo
come in qualsiasi altro Paese. Il quadro qui è totalmente diverso:
l'ANP lavora totalmente per israele. Gli interrogatori ai palestinesi
sono per israele. Anche perchè non ci sono dati ufficiali, però io
sono qui e il tempo passa e un po' di medie le posso fare.... L'80%
dei palestinesi rapiti dalla P.P. (polizia palestinese) viene
detenuto per breve tempo per interrogatorio. Dopo non scatta mai una
condanna o un accusa di reato. La motivazione per la quale vengono
presi dalla P.P. È perchè appartenenti ad un partito, così
suddivisi: 40% Hamas, 40 % PFLP, 18 % Jihad islamica, 2 % Fatah.
Attenzione..sto parlando dell'accusa che gli viene rivolta, non che
questo sia vero. Moltissime persone vengono prese con l'accusa di
essere di Hamas o del PFLP, ma in realtà non lo sono. E quest'ultimo
aspetto vede la stessa procedura applicata da israele.
Pensavo che dopo la
creazione del Governo Palestinese, qualcosa cambiasse in meglio,
visto che Abu Mazen ha creato il Governo con Hamas. Invece no, la
situazione è peggiorata e per tutti pure...
Ma, forse, è dipeso
molto da Gaza..forse mentre israele la bombardava qualcuno stava già
negoziando tutto.
Noi andavamo a
manifestare con la maglietta con la scritta “culna Gaza”...siamo
tutti Gaza....che ora è da ricostruire. Ecco, un altro punto che va
denunciato, perchè fa schifo.
Gaza è stata distrutta
da israele. Per ricostruire Gaza il negoziato ha visto al tavolo la
partecipazione di Abu Mazen le Nazioni Unite e ...israele. Le Nazioni
unite perchè devono mettere i soldi. Indovinate un po' a che accordo
sono arrivati: per ricostruire una casa distrutta da israele a Gaza
ci vorrà il “benestare israeliano”. La famiglia palestinese che
vuole la casa ricostruita dovrà consegnare una modulistica compilata
in ogni dettaglio, con tutti i dettagli e carte d'identità dei
componenti della famiglia e attendere l'approvazione da israele (che
avrà in mano tutto il malloppo di informazioni). Se israele dirà
“sì”, l'ANP controllerà tutti i lavori e i movimenti di denaro
che riceverà per poi pagare ad israele, questo perchè tutti le
aziende che lavoreranno alla ricostruzione devono essere di israele.
Quindi, alla fine, Abu Mazen paga per la ricostruzione di Gaza a
colui che l'ha distrutta, israele. Durante la ricostruzione della
casa, un drone sorveglierà il cantire per controllare che il sacco
di cemento venga usato proprio per quella casa. Davanti a tutta
questa impeccabile organizzazione, le Nazioni Unite hanno alzato le
braccia soddisfatte perchè non dovranno sbattersi. Abu Mazen e
israele potranno lavorare tranquilli per ricostruire Gaza.
Capita qui in Palestina
che chi scrive report per l'ANP (che poi a sua volta li porta ad
israele) vada dai miei amici e gli dica “perchè stai con questi
persone straniere....?”.
Allora, vi dico una
cosa..... io sono italiana e non è una vita che sono qui..ma l'unica
volta che sono stata in un ufficio della polizia palestinese,
sapevano già il mio nome prima che mi presentassi. Sono qui per
difendere i diritti umani, se non fossi qui a fare tutto ciò che
posso, sarei colpevole. Non faccio, come ho già detto, distinzioni
nella denuncia e nemmeno nella vittima. Sto dalla parte delle
vittime, sempre. Quando ero a quel funerale di Hamas facevo parte di
un'organizzazione “per i diritti umani” che ha scelto di non dare
quella notizia e che ha deciso di non andare al funerale successivo a
Jenin dove c'era un palestinese ucciso dalla polizia palestinese.
Guarderò questa volta
chi condividerà questo articolo, perchè chi dice di supportare la
Palestina ed di essere contro l'occupazione e non denuncia ciò che
sta accadendo per mano dell'ANP ha fatto una scelta: stare con
israele, stare con i nazisti. Quindi, io con voi, non voglio avere a
che fare. Non vi parlo nemmeno così come non parlo con i soldati
israeliani.
Lo ribadisco: la
Palestina è sotto 3 occupazioni, quella di israele, quella dell'ANP
e quella del mostro economico creato dai primi due mostri. Il popolo
Palestinese è vittima 3 volte.
Concordo in pieno. Ma non c'è tre senza quattro...
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