Anas è stato rilasciato
circa due settimana fa da israele. Fu accolto con una gran festa a
Nablus. Quando lessi su di lui una breve nota, mi si spaccò il cuore
e chiesi ad un amico di presentarmelo per fargli un'intervista. Non
era una cosa semplice, ma accettò.
Anas è stato rapito da
israele 3 volte e altre 7 volte dalla polizia palestinese. La prima
volta è stato nel 2008, da allora è quasi sempre stato in
prigione/i. Le modalità dell'arresto le sentirete nel video
allegato.
Quando israele lo rapì
la prima volta lo fece attraverso i servizi segreti. Lui diede una
confessione che ribadì poi in seguito, fu rilasciata sotto pesante
tortura. Da allora continuò a negare ogni accusa e da allora, tutta
la prigionia che si è fatto, è stata in detenzione amministrativa.
Cioè senza reato né processo. Quasi 5 anni della sua vita passati
in cella e con ufficiosamente una ragione: perchè è di Hamas. A me
non interessa se è di Hamas, di Fatah o del PFLP. Per me è un uomo,
una vittima ed un eroe della Resistenza.
Anas mi racconta che ogni
volta che si avvicinava la scadenza dei 6 mesi di detenzione
amministrativa, gli veniva rinnovata. Non sapeva mai quando sarebbe
uscito. Molti di quei mesi li stava passando in cella d'isolamento.
Ed ecco una svolta: decide di intraprendere uno sciopero della fame.
Con altri 3 prigionieri iniziano a scioperare se non gli verranno
migliorate le condizioni in prigione. Dopo pochi giorni, Anas, vince.
Viene tolto dalla cella d'isolamento e messo in una cella normale.
Dopo un paio di mesi tutti i prigionieri politici in detenzione
amministrativa intraprendono lo sciopero della fame ed inizia il
famoso periodo dei 62 giorni ad acqua e sale.
Anas mi dice che in quel
periodo era una vera e propria guerra dentro alle prigioni. Israele
cercava in tutti i modi di punire i prigionieri che scioperavano:
raid notturni nelle celle, ispezioni corporali e violenze
psicologiche. Tolsero l'ora d'aria a tutti i prigionieri e gli
imposero una multa perchè non mangiavano.
I prigionieri stavano (e
stanno) vivendo una vita miserabile e il loro pensiero è alle loro
famiglie che sono fuori, così decidono di rischiare il tutto per
tutto per porre fine a quella vita. Anas fu portato in ospedale dopo
30 giorni, altri poco dopo. I muscoli non erano più nutriti da tempo
ed alcuni prigionieri avevano iniziato a vomitare sangue. Anas mi
dice che dall'ospedale sentivano le voci delle persone fuori che li
supportavano e gli davano forza. Prima di iniziare lo sciopero
avevano molti canali televisivi in prigione e da lì potevano
apprendere le notizie di cosa accadeva fuori. Quando, però,
iniziarono lo sciopero gli israeliani gli tolsero tutti i canali e ne
lasciarono solo 3: israeliani.
Si fermarono dopo 62
giorni per la notizia dei 3 coloni rapiti. Da quel momento nelle
prigioni era un massacro ai prigionieri da parte di israele. Gli
scioperanti erano sfiniti e la violenza israeliana era non più
sopportabile. Anas doveva lasciare la prigione dopo poche settimane,
ma israele iniziò a bombardare Gaza, così, siccome dissero che non
avevano tempo di occuparsi di lui...rimandarono ancora.
Anas mi dice che la
libertà è tutto, se muore la libertà l'umanità ha perso.
La mamma e il fratello di
Anas sono stati uccisi da israele durante la seconda intifada, sono
martiri. Ma tutto questo non sembra interessare la polizia
palestinese che rapisce Anas ben 7 volte. Su cosa ha fatto la polizia
palestinese lo sentirete dalla voce di Anas nel video......Le
motivazioni sono le stesse israeliane “perchè questa famiglia ha
sempre avuto figli dei figli della Resistenza”. Servire e difendere
la Palestina e i diritti umani parrebbe sia diventato motivo di
rapimento anche per la polizia palestinese....
Anas mi dice che ora da
giorni israele gli sta telefonando e gli dice “verremo a prenderti
ancora”.
Per me è stato un onore
intervistare Anas, spero che il video rimanga a tutti come importante
documentazione di un prigioniero politico in detenzione
amministrativa per aver difeso i diritti umani del suo popolo
occupato dai nazisti israeliani.
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