Ieri buona parte di Al
Quds (Gerusalemme) è insorta per difendersi. Sì, è così e sapete
da dove è evidente che è così? Perchè gli shebab tirano pietre e
fuochi d'artificio a israele che ha ogni tipo di arma e uccide, ma
soprattutto.... vogliamo contare quanti moti ci sono? I numeri non
mentono, possono mentire se manipolati, certo, è già successo nella
storia. Ma, se in uno scontro vi passano la notizia “scontri fra i
terroristi palestinesi e il democratico israele, risultato: 3 morti
palestinesi, nessuno fra gli israeliani” e così ogni giorno..
Scusate...ma si capisce chi sono le vittime, no? Altro aspetto
FONDAMENTALE: ci sono 7000 Palestinesi prigionieri di israele. Quanti
israeliani ci sono nelle mani dei Palestinesi? Zero. Queste cose le
dico per chi non ha la possibilità di venire qui e vedere i
checkpoint e cosa succede in quei luoghi, per chi non può venire qui
e vedere cos'è il muro dell'apartheid e per vedere cosa succede ogni
giorno, con i coloni, che possono sparare a chiunque per
“difendersi”. Difendersi da che cosa? Da uno che li manda a fare
in culo?
Ma ci pensate, se voi
mentre state camminando per andare al supermercato o al lavoro o a
scuola incontrate esseri che sono liberi di spararvi perchè non vi
vogliono? Qui è così. Israele ha il mondo in mano, può fare il
cazzo che vuole. Nessuno lo ferma.
Breve introduzione a
parte..ieri è stata un'alta giornata emblema dell'ingiustizia e di
ciò che ho appena detto.
Un ragazzo va con la sua
auto contro i coloni israeliani fermi alla fermata dell'autobus. C'è
il video dell'incidente ed è difficile stabilire da quelle immagini
se si sia appositamente lanciato contro i coloni o se abbia perso il
controllo dell'auto. Appunto...è difficile da capire, ma il
democratico israele reagisce così: i coloni non feriti tirano giù
con le mani il ragazzo dall'auto e gli sparano. Nel video il ragazzo
è per terra che si muove e parla e un colono gli punta la pistola in
faccia. Cioè...hanno già eseguito la condanna e deciso che è un
terrorista, così...
Nel video poi si vede che
il ragazzo viene portato all'ospedale e da lì in poi...ecco il
mostro che fa.. impedisce ai parenti di entrare in ospedale per
vedere come sta, ufficialmente lo stanno operando, ma poche ore dopo
viene data la notizia che è morto. Eppure quand'era per terra non
era una ferita da morte...
Immediatamente i media
internazionali si affrettano a dare la notizia che c'è stato un
attentato terroristico a Gerusalemme.
Non voglio parlare ora di
Ines, 5 anni, dopo..ne parlerò dopo perchè ieri sera ho avuto un
dejavù su questa storia e voglio raccontarvelo.
Un mese fa nella prigione
di Al Kahlil muore un prigioniero e israele non fornisce la ragione
della morte. Insorge Al Kahlil e il club dei prigionieri fa
pressioni. Esce la verità: è stato torturato a tal punto che è
morto per le ferite inflitte in testa.
Ora, sapete perchè era
in prigione quell'uomo? Un giorno con la sua auto ha investito una
colona. E' rimasta ferita. Non si è fermato in quel momento perchè
aveva paura di essere ucciso dai coloni (così com'è successo a
Gerusalemme). Scoprì poi nei giorni successivi che nessuno l'aveva
visto. Nessuno, solo la sua coscienza. E' padre di due figli e per la
sua coscienza va dagli israeliani e dice “c'è stato un incidente,
sono stato io, voglio costituirmi”. Viene messo in prigione
e.....viene ucciso.
Due settimane fa un
bambino di 13 anni a Ramallah sta giocando a pallone con i suoi
amici. Un cecchino israeliano lo mira alla schiena, gli spara e lo
uccide colpendolo al cuore. Quattro giorni fa in un villaggio sulla
strada Nablus-Ramallah i bambini escono da scuola. Arriva un colono
con la sua auto e investe due bambine una di 5 e una di 7. Una volta
che le ha investite, mette la retromarcia e le investe di nuovo, poi
scappa. La bambina di 5 anni, Ines, muore. Segue il silenzio...
Ecco, ora vorrei che ci
fermassimo a pensare una cosa, molto importante: non è accaduto ora.
E' accaduto cent'anni fa e quasi tutti i giorni, in Palestina.
Questi sono i fatti, no
voglio fare riflessioni, solo una: non c'è speranza perchè è lì
da dove mi leggete che è stata tolta la speranza. Questo però non
significa che non si debba decidere da che parte stare, se dalla
parte dei nazisti o dalla parte delle vittime. Si sceglie per la
propria coscienza in primis (come il martire di Al Kahlil che si è
consegnato a loro e sapeva benissimo a chi si consegnava), ma si
sceglie anche per abbiamo tutti la responsabilità delle vite altrui,
dei diritti umani. Nessuno è esente. E quando si sceglie si lotta
con tutte le forze, si fa di tutto. Fosse anche solo una vittima,
fosse anche una bambina sola di 5 anni.
Scrivetela voi la verità,
sui muri, sugli scontrini della spesa, sui volantini, sulle pagine
bianche dei libri di scuola, sulle pareti in plastica delle pensiline
degli autobus, nei cessi degli autogrill. Scrivetela dove e in
qualunque posto potete. Anche nel mondo virtuale di internet.
Scrivete ed urlate la verità. Fatelo pur consapevoli che non c'è
speranza, ma c'è coscienza. Date la coscienza a chi non ce l'ha
affinchè non sia complice. Fate esistere: Ines, tutti gli uccisi, i
7000 prigionieri politici, i crimini di israele.
Un'ultima cosa: ai media
italiani e a chi governa quella cloaca che è l'Italia....io con voi
non parlo, così come non parlo con i soldati che ci sparano addosso.
Voi avete ucciso Ines, e tutto il popolo Palestinese. Voi, sionisti.
A voi auguro di non incontrare mai il mio sguardo.
E questo è per Ines : https://www.youtube.com/watch?v=uSlgUwWk6NY
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