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Oggi è il famigerato
giorno dell'indipendenza d'israele. Ci rechiamo nella riserva
naturale di Wadi Qana. Alcuni contadini hanno scoperto che gli
scarichi fognari dell'insediamento illegale di Yakir vanno a finire
proprio negli ulivi centenari. Dobbiamo camminare per circa mezz'ora
per arrivare alla fogna a cielo aperto. Wadi Qana è bellissima, ma
la prima scoperta che facciamo è abbastanza inquietante: un'area
costruita da poco per addestramento. Mi sembra improbabile che venga
usata solo dai soldati. Sul posto troviamo munizioni vere.
Nell'insediamento illegale di Yakir, fonti certe, mi confermano che
tutte le donne hanno il fucile. E' un insediamento molto popolato e
uno dei più estremisti religiosi. Cinquemila abitanti fra americani,
russi, inglesi, italiani, libanesi, yemeniti. L'insediamento è nato
nel 1978 e israele ha tentato di chiudere l'area di Wadi Qana come
“zona militare”, ma la protesta della Resistenza è stata
fortissima e l'area è tutt'ora aperta anche se sotto il controllo
d'israele. Il nome “Wadi Qana” gliel'abbiamo appioppato noi con
la colonizzazione romana e deriva ovviamente da “vaticano”.
Arriviamo allo scarico
fognario, l'odore è insopportabile. I contadini iniziano a tracciare
un solco rimuovendo le pietre e zappando per deviare, poi, il flusso
della fogna e salvare gli ulivi.
Tempo mezz'ora e il
lavoro sarà finito. Nel frattempo vedo che all'uscita dello scarico,
sulla recinzione dell'insediamento c'è un cartello “zona minata”.
Il corso della fogna è
stato deviato ed ora la melma nera e puzzolente scende verso altri
alberi. Non che questa sia una vittoria, ma almeno gli ulivi
centenari sono salvi. I contadini accendono il fuoco e preparano il
tè, no si esegue nessun lavoro senza prendere almeno un tè in
Palestina... E' veramente poetico, sotto ad un albero di carrube,
seduti sulle pietre, nell'incanto di Wadi Qana..Ma ecco che qualcosa
ci riporta alla realtà: la sirena che ricorda il giorno
dell'indipendenza risuona in tutta la valle. E' orribile. Solo una
realtà nazista estremista può usare una sirena così per ricordare
quello che per loro dovrebbe essere una festa. Dall'insediamento
arrivano le urla di gioia e sappiamo che oggi è la giornata nella
quale si scoleranno fiumi di birra e whisky.
Mi ricordo, dai racconti
dei palestinesi..quando c'è la sirena che cosa succede e come i
coloni siano più pericolosi del solito....sarà una lunga notte
questa in Palestina.
Segue video relativo
all'articolo...
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