Venerdì 11 aprile Manlio Di Stefano,
deputato del M5S mi ha mandato questo messaggio via facebook:
“Ciao
Samantha. Sono Manlio Di Stefano, un deputato del M5S, ho visto il
tuo video e, sinceramente, non l'ho capito. Non l'ho capito perché
posso darti anche ora i link degli atti parlamentati presentati in
difesa dei diritti palestinesi, non l'ho capito perché sono stato
aggredito per mesi dai sionisti per dei miei discorsi in aula in
difesa della Palestina, non l'ho capito perché lotto contro una
casta da 12 mesi in difesa dei diritti di tutti. Se vorrai conoscere
la nostra azione politica, magari prima di sputarci addosso o
definirci sionisti, scrivimi pure. Ciao
“
Il video
in questione è del luglio 2013, quindi un po' tardiva come risposta,
ed è questo: https://www.youtube.com/watch?v=uv7DqYOVNq8
In
questo video mi riferivo al vostro viaggio avuto in Palestina in quei
giorni e a vostra successiva posizione presa con la lettera inviata
alla Comunità Ebraica Italiana. Non credo assolutamente che, come
qualcuno mi ha scritto, “l'importante è che se ne parli...”. No,
scusate, ma le parole hanno la loro importanza, possono essere
d'aiuto o di danno a seconda di ciò che si dice, a seconda di ciò
che si decide di dire/scrivere. Nella lettera, infatti, leggo..:
“Abbiamo intrapreso questo viaggio per conoscere da vicino la
situazione dei territori contesi e pertanto abbiamo deciso di
incontrare gruppi della società civile, per lo più palestinese,
nonché i rappresentanti delle Nazioni Unite, del consolato italiano
e della cooperazione italiana a Gerusalemme. È, ovviamente, nostro
interesse ascoltare il popolo israeliano, ed è, infatti, in
programma un viaggio per conoscere i territori israeliani e per
raccogliere, anche lì, la voce di chi soffre a causa diretta o
indiretta del conflitto.
Avevamo
poco tempo a disposizione per cui abbiamo scelto di ascoltare le due
“campane” in due distinti viaggi, così da non apprendere poche e
confuse nozioni ma per immergerci totalmente nelle due diverse
realtà....” e “ Il MoVimento 5 Stelle non ha e non pretende di
avere una linea filo palestinese o filo israeliana: ci interessa
semplicemente porre l'accento sulle violazioni dei diritti umani e
sulle possibili misure che l'Unione Europea potrebbe adottare per
migliorare la vita di profughi e civili in quella terra come in tutte
le altre afflitte dagli stessi mali.
Purtroppo
di “muri” e attentatori ce ne sono fin troppi in giro per il
pianeta, ne siamo ben consci....”
Questa
non è ignoranza, questa non diplomazia, questa è una posizione ben
precisa. Se si usano parole come “conflitto” e non GENOCIDIO
oppure “territori contesi” e non “terra occupata” e se non si
riconosce che qui esiste un piano di persecuzione e distruzione di un
Popolo da parte dei nazisti e pensato a fine '800 e se soprattutto si
paragona l'unico muro dell'apartheid al mondo lungo 700 km ad altri
muri...Beh, in questo caso la posizione è di non dire la verità, di
mistificare la realtà, riducendola ad un conflitto come altri.
Addirittura, si mette nero su bianco che gli oppressori stanno
soffrendo anche loro per questa situazione.
Come
avevo già detto nel video e come si vede benissimo venendo qui,
israele rapisce i bambini, li tortura, li violenta, li chiude in
carcere, distrugge le case, ruba l'acqua, la terra, brucia gli ulivi,
spara qualsiasi cosa sui civili e dentro alle case, anche armi
chimiche, controlla le strade, le città, costruisce checkpoint che i
palestinesi devono attraversare come bestie al macello, trattiene in
prigioni militari persone solo perchè attivisti politici, trattiene
i corpi dei prigionieri anche dopo morti per anni e molte volte ne
ruba gli organi come il cuore e gli occhi. I coloni attaccano armati
i contadini o i bambini. I Palestinesi, dall'altra parte, tirano
pietre. QUI NON C'E' NESSUNO CONFLITTO- QUESTO SI CHIAMA GENOCIDIO.
Dove sono le vittime in israele nel fare tutto questo? Volete forse
intendere che soffrono mentre sparano o violentano i bambini?
Due
righe dopo, nella vostra lettera, peccate d'onestà e lo dichiarate
apertamente, purtroppo forse è sfuggito ai vostri seguaci: “Il
MoVimento 5 Stelle non è antisionista e tantomeno antisemita,
siamo ben lontani dall’esserlo e ciò che trapela da saltuarie
interviste o dichiarazioni estemporanee sono da considerare a titolo
strettamente personale. “
Ecco,
questa frase basterebbe per capire qual'è la vostra strada....
Forse
una delle ultime affermazioni è dettata dall'ignoranza “Siamo per
il rispetto degli accordi di Oslo...”, forse non sapete che i
trattati di Oslo hanno definitivamente fottuto la Palestina. Andate a
vedere cos'è la Jordan Valley, diventata zona militare per
esercitazioni alla quale hanno tolto l'acqua e le famiglie soffrono
la SETE e la FAME, oltre che le quotidiane violenze.
Tutto
questo era per ri-chiarire tutto quello che non era forse chiaro nel
video, Di Stefano, ma non mi aspettavo altro dal M5s fondato da una
delle antiche famiglie sioniste (prime 10 pagine della Pulizia etnica
della Palestina di I. Pappè e ci trovi il nome fatidico) e da Beppe
Grillo al quale non mi posso avvicinare se non calando uno striscione
da un balcone, così come è stato per Shimon Perez ad Assisi. Prova
sul web che sono sempre andata da tutti, ma proprio tutti a porre
domande e contestazioni, ma a Grillo non posso avvicinarmi.
Allora,
Di Stefano, visto che mi hai scritto e che mi inviti a confrontarmi,
ti rispondo pubblicamente perchè di segreti non ce ne sono su questa
Terra. Ti rispondo che forse mi sbaglio, forse, e che tu e tutto il
M5s:
- sarete in prima fila il 17 aprile davanti all'ambasciata israeliana con la foto dei 5 bambini di Hares per chiederne la liberazione.
- interromperete subito la presenza dei TIPH (Carabinieri in Palestina a nostre spese sui quali scrissi un anno fa http://www.palestinarossa.it/?q=it/content/blog/i-caramba-palestina )
- pubblicherete e divulgherete sui vostri blog/sitiweb l'unica foto della realtà storica della Palestina e avrete il coraggio di chiamare israele con il suo nome: lo stato militare più terrorista e nazista al mondo.
Solo
un'ultima cosa: Vittorio Arrigoni non era un ragazzo normale, i
ragazzi normali stanno nel divano a cliccare sulla tastiera o nei
centri commerciali a non fare un cazzo. Vittorio Arrigoni era un
eroe, una persona speciale, unica, un Partigiano.
Attendo
gentili risposte in merito al 17 aprile, ai TIPH e alla verità,
Samantha
Comizzoli
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