Nella Jordan Valley c'è
un posto magico che si chiama Almaleh. Ci sono stata due settimane fa
per la prima volta ed avevo già scritto delle cose orribile che
israele fa in questo posto. Confisca degli animali per metterli in
una prigione per animali, confisca dei trattori, chiusura dell'acqua,
esercitazioni militari tutte le settimane, demolizioni di tutte le
case/tende tutte le settimane.
Quello che scrivo oggi è
un triste aggiornamento di questo posto magico.
Cinque giorni fa,
israele, ha confiscato le autobotti che portano l'acqua comprata dai
palestinesi ad Almaleh (comprata e pagata a caro prezzo visto che il
fiume è stato chiuso da israele con una diga). Da cinque giorni
tutta la valle è senz'acqua. Un bambino ha tentato di prendere un
litro d'acqua da queste taniche mentre le sequestravano ed è stato
picchiato dai soldati. Vicino alle tende passano i tubi dell'acqua
che va agli insediamenti illegali, ma i palestinesi non possono avere
un bicchiere d'acqua.
Per avere l'acqua
sequestrata il giudice israeliano ha detto che devono pagare quasi
mille euro, ma anche se pagano gli verrà restituita fra dieci
giorni.
Oggi ad Almaleh abbiamo
portato un po' di giochi per quei 400 bambini che non hanno nulla
perchè quando ero stata lì mi avevano detto che non hanno nulla con
il quale giocare. Certo, la vicenda dell'acqua fa decisamente passare
in ultimo piano che non hanno giochi. E' dura resistere in una
situazione simile, ma gli abitanti di Almaleh resistono, non se ne
vanno.
Per me è un posto
magico, per la sua bellezza, perchè ogni volta che ci vado trovo gli
animali che stanno benissimo, liberi, che comunicano fra loro. Oggi
ho trovato i due asini legati a due alberi diversi, uno di fronte
all'altro e si parlavano. Arif mi ha detto “sono marito e moglie,
si parlano, ma ho dovuto legarli separati perchè non è il momento
di amarsi..”. E' incredibile come in un luogo dove c'è tanta
violenza queste persone vivano in completa armonia con la natura e
gli animali. L'amore che hanno ti entra nella pelle. E' magia.
Consiglio a tutti coloro che vengono in Palestina di portarsi una
tenda e stare in questa valle, come turisti, per assaporare la sua
magia.
Intanto però ad israele
ho solo da dire “ladro, ridai l'acqua a chi l'hai presa, e il primo
ad averla dev'essere quel bambino che hai picchiato”.
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