Sabato la statua di Garibaldi a Parma ha portato la bandiera palestinese. Per poco, certo, ma almeno per quel poco tempo, mi è piaciuto Garibaldi. Per quel poco tempo ho quasi dimenticato la porcata che ha fatto ai siciliani per "unire l'Italia". Ovviamente non vi è analisi storica della porcata fatta da Garibaldi, così come non vi è analisi storica della porcata che si chiama "israele" e compie il più lungo genocidio nella Storia. Ringrazio quei compagni di Parma che hanno acceso, anche così, un faro di luce sui prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame. Voi, solidali con i palestinesi, io, solidale con voi.
lunedì 22 maggio 2017
BOLOGNA-BINARIO UNO
Ecco, il film sull'accoglienza.. Il sito con tutte le info è pronto e il trailer è stato rifatto. Che partino le danze, anzi le proiezioni (credo che chi ha partecipato al film si meriti un minimo di visione da parte vostra). Ri-specifico che il dibattito ci sarà con gli interpreti, non con me. Il film è interamente auto prodotto e auto distribuito. Colonna sonora degliHudud - حدود - Confini
LINK AL SITO: http://
LINK AL TRAILER: https://www.youtube.com/
venerdì 19 maggio 2017
33 giorni di sciopero della fame
Ieri, a 33 giorni di sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi.. La Palestina tutta è scesa a loro sostegno in ogni città. Al checkpoint di Howwara, Nablus, sono arrivati in tanti..
E' arrivata un'auto di coloni israeliani, sono scesi dall'auto e con una mitraglietta hanno sparato sui palestinesi. Hanno sparato in testa a Moataz Hussein, 23 anni, di Beta (Nablus)
e ferito un fotografo palestinese, Magdi Eshtayeh di Nablus, che al momento è stato operato e si trova in condizioni stabili.
Oggi sono stati 51 i feriti e 17 gli arrestati. Da Gaza a Gerico, i palestinesi sono per le strade a supportare i 1600 prigionieri che da 33 giorni sono ad acqua e sale; alcuni di loro hanno iniziato a vomitare sangue.
Il silenzio dei media è assordante.
Ho cercato di tradurre questa lettera... da leggere fino in fondo...
"Papà, oggi mi sono laureata. Ahh! Se tu sapessi quanto tempo ho passato a cercarti tra il pubblico, ho visto le risate dei genitori, tutti, ma di te non ho visto una risata in tutta l'esistenza ..
Tutte le ragazze con i loro padri, ma io, il mio padre..; il desiderio di te è stato sopraffatto dal soffocamento per la tua assenza ..
Ma è forte il motivo della tua assenza, padre, e si è sopraffatti dal vuoto ..
Tu dai la dignità a questo popolo, il numero di anni e la quantità di giudizio "67 vite" ..
Prometto di completare il mio successo che ho iniziato, te lo prometto, padre. E prometto di mantenere questo posto vuoto in tutta la gioia della mia vita . Questo posto è pieno di amore e di nostalgia per voi ".. ❤
Mittente: Tala Abdullah Barghouti
Destinatario: prigioniero politico palestinese, Abdullah Barghouti, condanna più lunga nella storia ..:
"67 ergastoli" e 5200 anni.
E' arrivata un'auto di coloni israeliani, sono scesi dall'auto e con una mitraglietta hanno sparato sui palestinesi. Hanno sparato in testa a Moataz Hussein, 23 anni, di Beta (Nablus)
e ferito un fotografo palestinese, Magdi Eshtayeh di Nablus, che al momento è stato operato e si trova in condizioni stabili.
Oggi sono stati 51 i feriti e 17 gli arrestati. Da Gaza a Gerico, i palestinesi sono per le strade a supportare i 1600 prigionieri che da 33 giorni sono ad acqua e sale; alcuni di loro hanno iniziato a vomitare sangue.
Il silenzio dei media è assordante.
Ho cercato di tradurre questa lettera... da leggere fino in fondo...
"Papà, oggi mi sono laureata. Ahh! Se tu sapessi quanto tempo ho passato a cercarti tra il pubblico, ho visto le risate dei genitori, tutti, ma di te non ho visto una risata in tutta l'esistenza ..
Tutte le ragazze con i loro padri, ma io, il mio padre..; il desiderio di te è stato sopraffatto dal soffocamento per la tua assenza ..
Ma è forte il motivo della tua assenza, padre, e si è sopraffatti dal vuoto ..
Tu dai la dignità a questo popolo, il numero di anni e la quantità di giudizio "67 vite" ..
Prometto di completare il mio successo che ho iniziato, te lo prometto, padre. E prometto di mantenere questo posto vuoto in tutta la gioia della mia vita . Questo posto è pieno di amore e di nostalgia per voi ".. ❤
Mittente: Tala Abdullah Barghouti
Destinatario: prigioniero politico palestinese, Abdullah Barghouti, condanna più lunga nella storia ..:
"67 ergastoli" e 5200 anni.
lunedì 15 maggio 2017
QUESTA SERA BRUCIA
15 maggio...la Nakba.
Questa sera brucia la
pelle ricordando due anni fa quando mi spararono.. (
http://samanthacomizzoli.blogspot.it/2015/05/la-nakba-continua.html
e il video..
http://samanthacomizzoli.blogspot.it/2015/05/i-due-spari.html
).
Questa sera brucia il
cuore ricordando tre anni fa, Nadeen e Mohammed, uccisi lì davanti
ai miei occhi e davanti alla prigione di Ofer, Ramallah (
http://samanthacomizzoli.blogspot.it/2014/05/con-la-morte-negli-occhi.html
).
Questa sera brucia
l'anima nel vedere il quarto martire in quattro giorni, i prigionieri
politici al 29° giorno di sciopero della fame, ma soprattutto nel
vedere che “fratelli palestinesi con la polizia palestinese” si
sono scagliati contro gli shebab a Ramallah perchè protestavano per
la Nakba....
Uno non ci crede che il
proprio fratello, amico d'infanzia, compagno... ti si presenti
davanti come nemico. No, non ci credi fino a quando succede. E quando
te lo ritrovi davanti, tu gli apri le braccia perchè è il tuo
compagno (lui, invece, ha la pistola puntata contro di te).
Chi è “umano” non
c'arriva a pensare a tanto..i mostri sì, fanno queste robe qui. E'
l'orrore.
Questa sera bruciano gli
occhi per tutti gli occhi dei vecchi che ho visto, commossi, quando
mi dicevano “noi un giorno torneremo”. La chiave...la chiave
della casa da dove i sionisti li hanno scacciati, in mano.
Questa sera brucia una
candela, non per ricordare chi non c'è più; ma per chi c'è, ora,
per chi sogna un futuro di RITORNO.
venerdì 12 maggio 2017
COLPO DI SCENA?
E avanti con altri
due...antisemiti?
Sono stati chiesti 10
mesi di condanna per Luigi e Riccardo di Torino, due compagni. Il
tutto nasce da una discussione su facebook dove avrebbero scritto
“quella bottega dovrebbe bruciare”. Eh, chissà quante volte
abbiamo scritto che questo o quel posto dovrebbero bruciare,
soprattutto i compagni che lottano e vedono la merda che dilaga. Il
problema è proprio questo: chi è antisionista, antifascista,
antinazista, antirazzista, etc.etc. E lotta per la libertà, contro
le mostruosità che ci sono in sto mondo di merda; non fa
distinzioni! Non ci si rende conto quando si da dello stronzo ad uno
stronzo che c'è qualche stronzo che fa, invece, la differenza.
Allora.... succede che mentre chi esprime un pensiero contro uno
stronzo pensa solo che è uno stronzo; lo stronzo dice “no, non me
lo puoi dire perchè io sono israeliano e tu, quindi, sei
antisemita”. E ti trovi a processo...mediatico o in tribunale.
Porca miseria!
E' così, che finiamo
nelle loro “liste di antisemiti”. Gli israeliani, pertanto,
diventano un “loro” che non si possono toccare e tutti gli altri,
che non sono israeliani, sono per “loro” gli “altri”.
Quindi: non si può dire
che un israeliano è un nazista, non si può dire che quel negozio
meriterebbe di bruciare perchè fa apologia al nazismo, non si può
fare un film con titolo “israele, il cancro”, non si può mettere
uno striscione sulla sinagoga con scritto “smettetela di bombardare
ed uccidere”. Perchè se lo si fa...si è antisemiti; anche se chi
mette lo striscione, chi fa il film o chi scrive...dice di smetterla
di fare i nazisti ai nazisti (cioè a chiunque lo sia). Eh no, ad
israele non lo puoi dire. E non si può nemmeno far notare quante
banche, sistemi di sicurezza, luoghi di potere siano in mano ai
sionisti. Non si può, sennò sei antisemita. Ma porca miseria...non
è fin troppo evidente chi VUOLE distinguersi per “razza”?
Invece no, chi si becca
dell'antisemita da sti stronzi, viene lasciato solo dai “compagni”.
E' sempre stato così. Sono 70 anni che è così, mica da oggi.
Vabbè, allora...mi sa
che una cosa però la posso fare...: faccio una lista di tutti coloro
che si sono beccati dell'antisemita per aver contestato israele.
Oh..mica siamo in pochi..in 70 anni poi....Almeno, con un click, sarà
più facile darci la solidarietà.
Un abbraccio a Luigi e
Riccardo, metto qui in parentesi l'articolo
(http://torino.repubblica.it/cronaca/2017/05/11/news/_quella_bottega_deve_bruciare_il_pm_di_torino_chiede_10_mesi_per_le_frasi_antisemite_contro_pezzana-165179533/
). Io vi do la solidarietà perchè tanto non ho nulla da perdere;
come i palestinesi.
p.s: quest'articolo verrà
quasi sicuramente inserito nel dossier redatto da ignoti e a me
dedicato e forse portato all'attenzione dei tribunali dal
“segnalatore di professione” Ugo Volli.
p.s: solo per ricordare
chi “brucia veramente”:
- Mohammed Abu Kahder, 13 anni, rapito a Gerusalemme nel luglio 2014.. i coloni israeliani lo bruciarono vivo facendogli bere benzina.
- Famiglia Dawabnesh di Beta, Nablus, tutta la famiglia (tranne il piccolo Ahmed che sopravvisse) fu bruciata viva nell'estate 2015 in casa sua dai coloni israeliani.
- Ulivi della Palestina...bruciati quasi tutti i giorni.
Questi sono solo due
episodi che ricordo in questo momento...
STUPRO AL BINARIO UNO DI BOLOGNA
Ieri notte un uomo ha
stuprato una donna al binario uno della stazione ferroviaria di
Bologna. Così dovrebbe esser data, perlomeno, la notizia; ma i media
faziosi usano (ristuprando) il fatto per scrivere “un marocchino ha
stuprato una donna italiana”. Spostando così il problema.
Ho fatto un film con il
titolo “binario uno”, dove ho puntato il dito verso i colpevoli
che hanno creato questa situazione borderline per un solo motivo
economico.
Mi interessa però
mettere la luce su “un uomo ha stuprato una donna”. Ne voglio
parlare da donna e da donna che, purtroppo, c'è passata. Sono robe
che ti modificano nell'esistenza e dove, nella maggior parte dei
casi, inizi un percorso che ti apre gli occhi su una roba ben
precisa: il patriarcato e l'essere uomo che è convinto che le donne
siano sue, suoi oggetti. Mi spiace, dover ammettere che mentre per
altri obbiettivi che ci prefiggiamo di lottare ci può essere la
speranza, qui, per questa roba qui, sono assolutamente convinta che
non ce la faremo mai.
Forse un giorno ci si
potrà liberare del sionismo, forse della mafia, forse delle
dittature; ma del patriarcato e del dominio degli uomini sulle donne,
non ce la faremo mai. Perchè penso questo? Perchè le stesse donne
che sono vittime di questa violenza, sono anche vittime del sionismo
o del fascismo o della dittatura nella quale stanno vivendo; quindi
già stanno lottando contro mostri enormi ed, altresì, gli stessi
uomini stanno lottando contro a quei mostri. Quindi... se tu vai e
supporti la lotta per la liberazione della Palestina, come fai poi a
dire a quelle donne “guardate che dovete liberarvi anche dai vostri
mariti o padri o fratelli?”. Non vi ascolteranno mai. Non è
nemmeno un problema generazionale né culturale; impossibile quindi
da circoscrivere. Gli uomini così sono dappertutto, sono chiunque.
Il mio solito abbraccio
virtuale a quella donna che stanotte ha visto questo mostro. Abbiamo
troppi, davvero troppi mostri.
lunedì 8 maggio 2017
9 maggio..moriva Ulrike Meinhof
Proprio durante le giornate di sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi, il pensiero va inevitabilmente ad una donna morta in prigionia, anni fa, questa notte.
Ad Ulrike Meinhof.
Ad Ulrike Meinhof.
Da una sua lettera dalla prigione:
"....… La sensazione che ti esploda la testa (la sensazione che il cranio possa esserti esportato via, esplodendo),
"....… La sensazione che ti esploda la testa (la sensazione che il cranio possa esserti esportato via, esplodendo),
la sensazione che il midollo spinale ti si comprima tutto nel cervello,
la sensazione che il cervello ti si raggrinzisca,
la sensazione di trovarsi sotto una corrente, continua, impercettibile che ti trascina lontano
la sensazione che ti si spappolino le capacità sociative
la sensazione che l’anima ti pisci via dal corpo, come quando non si riesce a trattenere l’urina
la sensazione che la cella si muova. Ci si sveglia, si aprono gli occhi, la cella viaggia; al pomeriggio quando entra la luce del sole, la cella, di colpo, si immobilizza. Non riesce a respirare la sensazione di movimento, di viaggio.
Non si riesce a capire perché si tremi, si geli.
Riuscire a parlare con un tono di voce normale, fatica come se si dovesse parlare forte, come se si dovesse urlare.
La sensazione di diventare muti.
Non si può identificare il significato delle parole, si riesce solo ad indovinare.
L’uso delle sibilanti – come s, sch, tz, z – è assolutamente insopportabile. Secondini, visite, cortile, sembrano un film
Mal di testa Flashes
Incontrollabile la costruzione delle frasi, la grammatica, la sintassi. Si scrive: due righe.
Alla fine della seconda riga non si ricorda più l’inizio della prima.
La sensazione di andare in cenere dentro.
La sensazione di andare in cenere dentro.
La sensazione che se tu riuscissi a dire cosa sta accadendo, tutto ti verrebbe fuori come un getto di acqua bollente, che bolle per tutta la vita.
Furiosa aggressività che non trova sfogo.
Questa è la prova peggiore.
La chiara coscienza di non avere più alcuna possibilità di sopravvivenza. Totale senso di impotenza nel tentativo di opporsi a questa convinzione: le visite lasciano dietro di se il vuoto.
Un ora dopo una visita riesci solo a ricostruire meccanicamente se la visita è stata oggi o la settimana scorsa.
Una volta la settimana invece il bagno a questo significato: di scioglierti un attimo, di riprenderti – questo anche per un paio d’ore -.
La sensazione che il tempo e lo spazio si incastrino l’uno nell’altro.
La sensazione di trovarsi nello spazio di uno specchio deformato – vacillamento -,
Poi; spaventosa euforia quando si sente qualcosa – la differenza sonora tra il giorno e la notte-.
La sensazione che ora il tempo scorra, che il cervello nuovamente si rilassi, che il midollo torni al suo posto, per settimane.
La sensazione che ti abbiano strappato la pelle."
domenica 7 maggio 2017
LA GUERRA DEI POST
Vi invito a non scrivere
più post, né a condividere citazioni di poche righe a meno chè non
sia una notizia. Perchè?
Sono un'arma di guerra,
la guerra di questo secolo. Il campo di battaglia sono i social
media. Funziona così: una citazione o un “post” viene lanciata
anche se estrapolata da un contesto dove vi era un discorso logico.
La frase in questione, pertanto, perde del suo significato ed
acquista tutti i significati tanti quanti sono le persone che la
leggono perchè ognuno vi attribuirà il significato che vorrà.
Questo è il primo aspetto negativo. L'aspetto più grave, purtroppo,
è che scompare la volontà di leggere l'intero articolo ed altresì
di elaborare un pensiero individuale, di ricercare e confrontarsi.
Altro aspetto gravissimo: è di totale ignoranza su CHI ha scritto e
su cos'altro scrive o fa.
E' terribile.
Chi ha ideato questo è
spietatamente astuto e sta annientando la capacità di pensiero, la
socialità, l'intelligenza di tutti.
Si può combattere
leggendo articoli e libri e divulgando le intere opere; e pubblicando
post di rutti e scoregge che sono lo stesso livello del social che
stiamo usando.
MARTIRIO E DIGNITA'
Questa foto è di alcuni
giorni fa. E' la madre di un prigioniero politico palestinese che si
è recata in una tenda di presidio a solidarietà dello sciopero
della fame dei prigionieri. E' entrata nella tenda, ha visto il
poster con la faccia di suo figlio ed è scoppiata in lacrime. Il
figlio è condannato all'ergastolo nelle prigioni israeliane.
E' martirio in vita.
Che cos'è il martirio?
Il martirio è il
sacrificio in lotta per la causa di tutti. Una scelta di dignità che
va dalla morte al vivere sacrificando tutto. Il motto “libertà o
morte” dei prigionieri politici palestinesi li porta allo sciopero
della fame, ridotti ad acqua e sale per giorni, settimane, mesi.
Ma, porta anche a passare
l'intera vita in prigionia; nelle mani del mostro. Senza poter
abbracciare chi si ama, senza poter andare in bagno quando si ha
necessità, senza poter mangiare o dormire quando lo si desidera.
Sono forme di martirio estremo che fanno vittime, molte vittime: fra
i mostri. Il mostro non ha questa forza, quella della dignità. La
dignità uccide i mostri.
Il mostro usa altre armi:
il tradimento di Giuda, l'infamia, la diffamazione, i proiettili, la
tortura fisica e psicologica, il controllo mediante ricatto e
prigionia. Sono mezzi di chi ha il potere, il potere (politico) nel
voler il comando e controllo dei popoli.
In questi giorni sto
leggendo “Sulla violenza” di Hannah Arendt. Al momento condivido
il pensiero della Arendt, quando scrive che chi non fa parte di
questo gruppo (quello dei martiri) sono gli inconsapevoli ed i
consapevoli che hanno scelto di stare dalla parte del mostro.
La Arendt è martire; lo
fu in vita. Si martirizzò nel momento in cui non fece distinzione di
razze o etnie e porto ad interesse e responsabilità di tutti, la
verità.
Lei, ebrea, fu messa al
rogo mediatico dal mostro israele.
Non voglio e non posso
assolutamente portarmi a quei livelli di intelligenza e preziosità
umana; ma, oggi, dopo l'ennesima infamia mediatica (seppur eseguita
con mezzi di basso livello)... Sono onorata e felice che il mostro
voglia martirizzarmi.
Dire la verità sui
mostri che occupano la Palestina ed il resto del mondo è stata una
scelta che ho intrapreso pochi anni fa. Sapevo qual'era il prezzo
anche se fino a quando il conto non arriva, non sai quanto fa male
sulla pelle. E' come quando ti sparano.... sei pronto a prenderti i
proiettili, ma il male che fa lo conosci solo quando buca la tua
pelle, il tuo muscolo, il tuoi nervi e ti fa friggere il tutto come
patate fritte nell'olio. E lì, solo in quel momento senti l'odore
della tua pelle che brucia, la vedi... e poi subito dopo....sorridi,
perchè sei in piedi. Con dignità.
Sorrido ora, ora che il
mostro ha fatto terreno bruciato attorno a me, che vivo in
solitudine, che non mi sono costruita una famiglia, che pulisco i
cessi per fare i film e resistere.
Sorrido, perchè non mi
sono piegata, non mi sono venduta, ma soprattutto... non ho tradito.
Sorrido, ora, nel vedere
fra gli gli incoscienti..alcuni, pochissimi...che hanno acquisito
coscienza. E ho sorriso, l'altra sera, alla proiezione del film
all'Iqbal quando ho visto persone distrutte dal lavoro arrivare lì
dicendomi “era importante essere qui, stasera”. Ho avuto una
sensazione sulla mia pelle fortissima, bellissima: ho sentito “i
compagni”.
“Compagno” è una
parola che nella società attuale si usa per tutti, anche per i
porci, per i traditori, per gli infami. Usarla per tutti serve a
farle perdere il significato e a non far più provare quella
sensazione lì che ho avuto l'altra sera.
Il figlio di questa donna
in foto è martire perchè ha l'ergastolo; ed ha l'ergastolo perchè
quasi sicuramente non si è venduto e non ha tradito. Non si è
venduto ad israele, all'ANP, alla Croce Rossa, alle ONG, al porco di
finto amico.
Non posso ringraziare il
mostro per quest'ennesimo attacco che mi ha fatto; nessuno desidera
la violenza sulla propria pelle, nessuno desidera il martirio. Ma,
posso ringraziarlo di avermi messo ancora una volta da questa parte;
e devo, altresì, ringraziarlo di aver fatto nascere discussioni fra
le persone (forse alcuni inconsapevoli, prenderanno ora coscienza o
inizieranno un nuovo cammino).
Questa nuova forza che ho
acquisito mi ha fatto venire una voglia che non ho mai avuto prima:
scriverò un libro (ehehe..io non scrivo “dossier su tizio caio e
sempronio”). Lo scrivo, intanto, poi il suo percorso si vedrà.
Così come il film... non mi interessa nemmeno che venga visto.
L'importante è che ci siano, questi semi...poi qualcuno innaffierà
e ne godrà.
“Ci volevano
seppellire, dimenticarono che siamo semi”
La proiezione dell'altra
sera all'Iqbal di Bologna è stata dedicata ai prigionieri politici
palestinesi, stessa dedica la sera precedente per una serata sulla
difesa legale al Tribolo di Bologna.
p.s.: parte il
“toto-dossier”....quale delle frasi in quest'articolo verrà
estrapolata/manipolata con aggiunte per essere inserita nel dossier?
mercoledì 3 maggio 2017
ADDIRITTURA UN “DOSSIER” CONTRO DI ME...CONGRATULAZIONI!
Da alcuni giorni sta
girando un articolo con a fondo un “opuscolo scaricabile” contro
di me. Cazzo, addirittura l'opuscolo scaricabile... Dai, quanti di
voi ce l'hanno un dossier così? Se non nelle questure d'Italia?
Fulvio Renzi (anche lui
chiamato in causa nel dossier) mi ha fatto le congratulazioni. Io gli
ho suggerito di ampliare il menù a tendina nel sito e fare la
sezione “merda” e pubblicare lì il dossier.... Ma sì, dai, han
lavorato ore, forse giorni, andrebbero premiati; perlomeno con uno
sputo in faccia. Ma visto che non si firmano è un po' dura avere le
facce.
Quando avevo letto
l'articolo su Staffetta, l'avevo scambiato per un lavoretto
dell'hasbara. Invece, poi, vedendo il dossier al quale si sono
ispirati ho dovuto riconoscerne il basso livello ( quelli
dell'hasbara sono dei killer, non affatto cialtroni, purtroppo).
Questi sono dei cialtroni, schifosi sionisti, ma cialtroni.
Il dossier è strutturato
con frasi estrapolate, manipolate (alcuni miei scritti con l'aggiunta
di loro frasi, ma senza punteggiatura) e balle, su balle, su balle.
La stessa tecnica l'hanno usata per Gilad Atzmon (a proposito...lo
sapete, vero, che avete dato dell'antisemita ad un ebreo??? :) ) per
Paolo Barnard, per Fulvio Renzi, Maurizio Blondet (non lo conoscevo
prima di ora). Vengono poi citati due avvocati, che non sono i miei
avvocati; ed altresì altre persone che (ammetto la mia ignoranza)
non so chi siano. Non è una nuova edizione che hanno lanciato,
perchè era stata redatta e lanciata in forma privata da uno che non
ha il suo posto nel mondo, se non a pagamento da qualcuno. Ora, il
dossier è stato lanciato pubblicamente e arricchito. Continuerò a
dare solidarietà a chi pretende e lotta per la Libertà; così
avranno altro materiale per redigere la seconda parte. Yesss!!
Oh..c'hanno dedicato del
tempo, anche per fare degli errori da cialtroni come detto sopra...
che hanno fruttato...una bella serata. Eh sì, questo è stato per me
ieri sera: riparlare con i coinvolti che non sentivo da tempo, dove
le risate e le battute si alternavano.
- La mia risposta è che vi sputo in faccia, se vi va di mostrarvi, così come io metto sempre la faccia.
- La mia risposta è il mio blog dove sono li pubblicate le mie parole e senza essere estrapolate o manipolate. Sono lì, pubbliche.
- La mia risposta è il lavoro encomiabile di Barnard (che è lì pubblicato sul suo sito) e il libro di Gilad Atzmon “L'errante chi?”; come sì, fonti che stimo.
A chi sta divulgano il
dossier dicendo “ambasciator non porta pena”: eh no
cazzo...ambasciator porta pena perchè sei tu che decidi di farlo
girare e non di rispondere con un “no, vaffanculo”. Già su
questo non vi prendete la responsabilità?
Oh, ma tutto sto
casino..l'avete fatto per la paura di prendervi la responsabilità di
una scritta? State nel panico proprio.... :))))))
Io, Samantha Comizzoli,
senza bandiere e sempre, sempre, sempre, dalla parte degli oppressi
(pertanto, dei palestinesi). Antisionista, antifascista, antinazista,
antirazzista, antisessista e antistronzi.
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