lunedì 15 marzo 2021

ECCO CHE SUCCEDE

 




Succede che dopo fiumi di articoli su sta storia della plan-demia, trovavo inutile star solo qui a scrivere. Chi ha capito, ha capito, agli altri non possiamo spaccargli la testa in due. Ho scritto i primi mesi, poi basta....non serve a un cazzo star lì a scrivere; passiamo avanti, cioè “come ne usciamo?”.

La petizione sta funzionando, persone che si sentivano isolate perchè si perdono gli amici e anche i famigliari, ora non lo sono più. Questo è lo scopo principale.

Ma, sabato sono arrivata al banchetto abbastanza scoglionata. Eh sì perchè succede a tutti di perdere le forze quando ripensi che non vinceremo; che il mostro ha già chiuso il cerchio e fatto il giro due volte.

Scoglionata per problemi personali, forse anche di salute. Ma, in fondo, ho vissuto talmente intensamente che ci sta (oltre agli anni che passano e non portano ringiovanimento).

Ci si son messi anche quelli dell'associazione carabinieri e la polizia municipale a rompere il cazzo al banchetto (andati via muti perchè tutto in regola). Tra l'altro..... voi capite che ho passato la vita da sola girando il mondo, che son stata stuprata, sparata, rapita, imprigionata, torturata, deportata, diffamata dai media, processata nei tribunali/società/media...quindi ..voi capite che ste visite in divisa al banchetto ai miei occhi sono ridicole? Vabbè...


E poi, mentre son lì al banchetto che sabato ha avuto parecchi firmatari, arriva un ragazzo (giovane), appoggia la sua bicicletta al palo e si fionda al banchetto. “Ciao, voglio firmare”. Vedo che sa già di cosa si tratta e prendo la sua firma.

Iniziamo a parlare, mi dice che segue ciò che ho fatto/scritto da anni. Vedo che è emozionato, ma questo lo vedo dopo aver visto una cosa che mi apre in due: vedo quella luce negli occhi, quella luce che hanno pochissimi individui. E' la luce di chi vuole lottare perchè se lo sente dentro. La luce.

E allora pensi che fino a quando al mondo ci sarà ancora una sola persona con quella luce negli occhi, non avranno vinto. Ha vent'anni e poco più, ha già un merito; sono qui a scrivere (e non solo). Grazie.

sabato 27 febbraio 2021

STORIELLE DI RAVENNA (LA PISTA)

 


Da oggi inizio una nuova “rubrica”: storielle di Ravenna.

E' per vari motivi. I vari gruppi/gruppetti si preparano per le elezioni comunali, siamo tutti molto distratti dalla plan-demia, davanti a pericoli per la salute e ad ingiustizie non si può girarsi dall'altra parte.

Infatti, parto proprio da un pericolo del quale sono venuta a conoscenza per caso.

Esattamente un mese fa ho protocollato al sindaco di Ravenna, tramite pec, una segnalazione.

Presso la “Darsena” di Ravenna c'è una pista da skate board. Come potete vedere dalle foto, la pista è stata costruita in cemento (e con tondino di ferro all'interno). E' molto strana questa cosa perchè il Comune di Ravenna ha costruito una passerella in legno (stile nord Europa) per far passeggiare la gente non sul cemento; ha anche fatto il pavimento attorno alla pista da skate sempre con il legno. Ma, proprio la pista da skate che deve essere in legno per attutire le cadute.... è in cemento!

Siccome proprio una settimana prima, un ragazzino che ha avuto una brutta caduta dallo skate è finito all'ospedale (non in questa pista in particolare); essendo informata di questa situazione, ho informato il Sindaco e ho, altresì, messo due volantini informativi alla Darsena.

Eppure... è passato un mese ed il Sindaco non solo non ha risposto (e non ci tenevo che rispondesse a me, ma ponendo rimedio alla pericolosità della pista); dicevo... non solo non ha risposto, ma è addirittura uscito sui giornali locali annunciando il proseguo della passerella in legno per la passeggiata.

Ohi, ma un po' di legno da tutti sti alberi tagliati per far passeggiare i ravennati, non gli avanza per mettere in sicurezza la pista da skate?

Se un ragazzino lì cade e sbatte la testa, rischia di crepare. Ho fatto ciò che dovevo fare, l'ho segnalato e lo scrivo anche pubblicamente.

Se vi aspettate il lieto fine, non credo ci sarà; questa è la realtà.

Non sono favole, non sono novelle, sono solo storielle.





mercoledì 20 gennaio 2021

NON ME NE VOGLIATE

 





Abbiamo avuto tutti delusioni su persone nelle quali credevamo. Capita di avere stima per qualcuno e poi doverti ricredere e vedere la caduta.

Questa “pandemia” ha avuto anche questo tassello della perdita degli amici o di stima verso qualcuno.

A me è successo due volte in modo davvero sconfortante.

Non sono contro i vaccini a prescindere, così come non sono contro i medicinali a prescindere.

E' ovvio, però, che non posso essere a favore di questo vaccino; ma questo non è importante. Ciò che dovrebbe essere sempre garantita è la libertà dell'individuo di poter scegliere. Inoltre, la logica del vaccino dovrebbe basarsi sul “ti vaccini, così non ti ammali”. Quindi, perchè obbligare a vaccinarsi tutti? Chi non si vuole vaccinare e sceglie (in teoria) di ammalarsi, saran ben cazzi suoi... Così come sceglie di credere nel vaccino e si assume le conseguenze.

Invece no.

Ma ciò che collega questo concetto con l'inizio dell'articolo è questo: per anni ho avuto stima di una persona che non vestiva certo una carica a me etica, ma si era battuto per i diritti dei lavoratori, aveva lottato per lo schifo dell'amianto e aveva fatto da supporto a tutti coloro ne fossero vittime. Era stato ospite a Ravenna di una conferenza che avevo organizzato, sull'amianto.

Oggi, colui che era un giudice del tribunale di Ravenna, è consigliere alla Corte di Cassazione. Oggi, quella persona pare stia scribacchiando la legge per l'obbligatorietà al vaccino per i lavoratori; riconducendo la responsabilità della sicurezza sul lavoro al proprietario/imprenditore.

Parlo del giudice Roberto Riverso.

Quando due giorni fa, ho letto il suo scritto, mi son cascati i coglioni. Così come quando ho visto (a marzo) dopo anni di silenzio, i video di Paolo Barnard che invitava a portare le museruole in faccia per difendersi dal virus. Altra persona che stimavo da una vita.

Persone come Riverso e Barnard, sono di un'intelligenza e conoscenza economica superiore alla media. Forse conoscevano già da prima quello che sta accadendo, ma se anche non fosse, c'hanno messo 5 minuti di orologio per capire cosa stava accadendo.

Tutto quello che hanno fatto nella loro vita, cade in un burrone, ai miei occhi.

Quindi? Quindi hanno scelto da che lato sedersi; e questa volta non è il lato degli oppressi. Per la prima volta, hanno pensato a se stessi. Saranno stati tanti i motivi (un mostro troppo grande, questo sarà il mondo d'ora in poi, ho troppi anni), ma.....non me ne vogliate Giudice Riverso e Paolo Barnard... io non ci riesco.

Resterò sicuramente povera e sola come questa società sta imponendo; ma con dignità.

sabato 9 gennaio 2021

CHIUSURE E FALLIMENTI

 




Mio padre ha avuto un'attività commerciale per 40 anni. Quand'era ragazzo ci lavorava come garzone; il proprietario, un giorno, gli chiese se volesse diventare lui il padrone pagandogli ciò che gli doveva negli anni. Lavorò talmente tanto che ripagò l'attività in pochissimi anni. Quando terminai le scuole superiori, fece di tutto per darmi l'attività commerciale. Ci rimasi per qualche anno perchè non era la vita che mai avrei voluto. Nel frattempo iniziò la crisi commerciale.

Quando il negozio era chiuso per orario o per festività, mio padre ci stava dentro ugualmente. Se qualcuno bussava sul vetro perchè voleva un lampadario, lo faceva entrare. Quando era domenica e stava al bar o al ristorante, si portava sempre in tasca i conti dei noti “segna che poi pago”; così se li incontrava e loro se ne uscivano con la classica frase “ah ho quel conto da pagare...”, mio padre lo prendeva dal taschino così poteva incassare.

C'era sempre il timore di non ,riuscire a pagare l'affitto, i dipendenti, i fornitori.

Mio padre non c'è più da anni; ma mi sono immaginata cos'avrebbe fatto oggi. Sono certa che sarebbe comunque stato dentro al negozio per chi bussava sul vetro. Così come fanno tanti artigiani o commercianti in altri Paesi.

Questa mattina ho letto che lo storico negozio di musica in via Marconi a Bologna, chiude per sto massacro economico; dopo cinquant'anni. E da Rubini ci siamo passati in tanti per un motivo o per l'altro. Tristezza, rabbia.

Il complesso turistico dove lavoravo in Trentino ha chiuso ad aprile e non ha più riaperto. Fallimento. 160 appartamenti turistici, hotel e tutto il cucuzzaro. Tutto chiuso.

Così come per tutti quegli artigiani e piccoli commercianti che hanno chiuso o stanno chiudendo. Due giorni fa cercavo la merceria vicino a casa... non c'è più, ha chiuso. A Bologna avevo stretto lo stomaco quando avevo visto un negozio chiuso, vuoto...sulla vetrina aveva ancora il cartello “andrà tutto bene”.

Ogni tanto su facebook leggo il solito commento (non fra i miei contatti) : “continuate a dire che è un golpe, ma a chi gioverebbe? Per mano di chi?”.

Mi sembra impossibile che non si riesca a vedere la realtà così semplice che, come ho già scritto, è la base, della base, della base del capitalismo. I poveri sono una creazione dei ricchi, più poveri ci sono e meglio sta quel gruppetto di ricchi. Ma soprattutto: non siamo una potenza economica e mai lo saremo, quindi “serve un padrone che metta i soldi”. E che cos'è che fa gola a chi vuole occuparci? I bar, i ristoranti, i piccoli artigiani? No, che siano chiusi fa solo scendere il valore di un Paese; e quella robetta lì se la comprano quando vogliono. Quello che fa gola sono la bellezza di Venezia, Firenze, Roma, Taormina, etc.etc..

Presto, molto presto, ci sveglieremo e la lingua italiana sarà scomparsa.

La foto l'ho scattata sul freccia rossa che ho dovuto prendere per rientrare a Ravenna.


Il mondo è già diviso in due.


giovedì 31 dicembre 2020

LO SCHERZO ALLA STAZIONE

 






Lunedì dovevo rientrare da Novara a Ravenna con tre treni regionali (l'alta velocità quest'anno aveva prezzi davvero proibitivi); quindi pronta a fare un viaggio di 6 ore, ma alla mia portata economica di 26 euro.

Lunedì mattina a Novara nevicava... controllo prima di mettermi in viaggio la situazione treni: tutti puntuali. Ok, parto. Alla stazione di Novara sono arrivata un po' prima e ho scoperto che non c'è nemmeno una sala d'attesa riscaldata, si gela.

Il treno regionale che fa la tratta Torino-Milano è puntuale nonostante la neve (così anche gli altri regionali). Giunta a Milano la scoperta: Trenitalia ha cancellato tutti i treni regionali per “neve”. Strano, avevo appena messaggiato in Emilia Romagna e non nevicava... boh. Ma non si ha tmepo di pensare e quindi si corre subito in biglietteria per capire come si può tornare a casa (e qui sta l'errore). Come me, anche altri sul treno fanno lo stesso.

Arrivata in biglietteria scopri che non ci sono bus sostitutivi, ma solo le frecce rosse. Per poter rientrare a casa pago la differenza di 31 euro per la tratta Milano-Bologna. La prima freccia partirebbe dopo 20 minuti, ma mi dicono che non posso prenderla perchè devo passare i controlli (e già li mi chiedo che tipo di controlli visto che ci sono 20 minuti...boh). Quindi la freccia che posso prendere è un'ora dopo.

Salgo al piano superiore per rientrare in stazione e fare “il controllo”.... E mi trovo davanti ad una situazione che avevo già visto, in Palestina. Percorso obbligato dove compili l'autocertificazione obbligatoriamente e ti metti in fila con un documento d'identità. Circondati dai soldati e alla fine delle due file, la polizia. Arriva il mio turno: uno dei due poliziotti prende la mia certificazione e la impila con le altre, l'altro mi prende la mia patente e mi chiede “dove deve andà signò?”. Rispondo che devo tornare a casa, a Ravenna e che sono stata a Novara da mia madre invalida. Lui inserisce i dati della mia patente sul suo cellulare.... (boh). E lì iniziano i problemi: “non ha la carta d'identità o il passaporto?”... “no”. “Ma lei è cittadina italiana?” … “mah, sì, perchè?”.... “ma signò, lei è israeliana?.... “ohhhh, che coooosa?”... “signò mi dice tutti i luoghi dove ha vissuto prima di venire qui?”... e lì mi sono girati i coglioni perchè non vedo cosa centri con l'autocertificazione del covid. Gli dico che se sono sotto interrogatorio, chiamo il mio avvocato. Al chè lui risponde “ ah non vuole darmi le informazioni che le chiedo, ok venga con noi”. E scortata da due agenti della polizia mi hanno portata alla Questura della stazione centrale.

Loro sono spariti in ufficio per un paio di minuti e quando sono riapparsi, il poliziotto ha ripreso a chiedermi di israele. Al che gli ho risposto che gli israeliani mi avevano rapita, imprigionata e che ero rientrata in Italia con l'opera della Farnesina e che i suoi colleghi mi avevano ricevuta a Fiumicino facendo report alla Farnesina. Aggiungo che se lui mi chiede di israele in quel modo, mi incazzo; soprattutto col fatto che non centra nulla con l'autocertificazione. Quando sono arrivata a Novara sono stata identificata e mi hanno semplicemente detto “buon natale”. Controllano, risulta.

Il poliziotto a quel punto mi dice... “signò abbiamo controllato e risulta, io le credo, la colpa è dei colleghi di Novara che hanno scritto il suo nome senza la H”.... Ok, ora da pure la colpa ai colleghi; ma gli rispondo che “non è una questione di credermi, non è una fede. Ho compilato l'autocertificazione, verificherete e se ho detto il falso verrò sanzionata. Punto.”

Si scusano e mi lasciano andare.

Nel frattempo viene annunciato il ritardo della Freccia che devo prendere; che poi aumenta fino a 130 minuti di ritardo. Lì ad aspettare, sui binari, al gelo (anche perchè se esci ti tocca rivivere il checkpoint). Il treno Freccia Rossa che ho preso andava lentissimo (nonostante non ci fosse neve) ed era pure senza riscaldamento. Sappiate che quando chiederete il rimborso, non vi è modo di scrivere né in Lombardia né in Emilia Romagna (sono le uniche due regioni che non lo permettono).

Ora: pare proprio che Trenitalia abbia bloccato tutti i viaggiatori a Milano con l'unica chance di prendere l'alta velocità che.....non aveva passeggeri se non quelli dei regionali. Quindi, già qui è il primo schifo. Pare proprio che i checkpoint allestiti non siano affatto per verificare lo spostamento da regione a regione per pericolo pandemia, ma bensì per IDENTIFICARE E SCHEDARE le persone. E pare proprio che non stiano “sperimentando” come qualcuno sta pensando, perchè hanno già sperimentato nei primi due mesi di lockdown e soprattutto altrove per tanti anni. Esercizio del potere, militarizzazione, controllo, incutere paura, dominio del territorio e degli spostamenti.


A fronte di questa vicenda do un consiglio a chi viaggia: se vi trovate bloccati in stazione perchè vi hanno cancellato il treno e dovete proseguire il viaggio, evitate di uscire e rientrare. Se siete già sui binari, rifate il biglietto online sul telefono.

mercoledì 30 dicembre 2020

LIBERTA', COMPASSIONE, UMANITA'

 



Vorrei trovare delle parole intelligenti per l'orrenda uccisione di Agitu Guideta, ma non ci riesco. Quest'anno non riesco né a festeggiare il capodanno né a fare i soliti auguri. Scusate, ma non c'è proprio nulla da festeggiare; nemmeno il nuovo anno che a parer mio sarà molto peggio di quello che sta finendo (ma di questo parlerò in un altro articolo).

L'unico augurio che riesco a scrivere è “che non vi perdiate l'anima”. Farò di tutto perchè non accada, ma dipende soprattutto da voi.

Per non lasciare parole al vento, per ringraziare chi c'ha creduto, per il mio pensiero a Agitu Guideta, per le vostre anime; lascio il mio film visibile gratuitamente fino a domani sera. Spero possiate portare con voi il messaggio che c'è nel film.


IL RITROVO è stato selezionato al Festival della montagna di Tolmezzo, selezionato al Lift Off Festival per registi emergenti e finalista di quest'ultimo (primo su 110 film di quella sessione). Il vincitore del festival è un altro film che non era nella sessione 1 (quindi non so come sia). Ma va bene così, la soddisfazione personale e per tutti coloro che vi hanno partecipato, c'è. Ripeto, vi auguro di portare il messaggio del film con voi.


IL RITROVO, durata 9 minuti, anno 2020, visibile fino al 31/12 a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=aH1hWFaJ5qE&feature=youtu.be






venerdì 18 dicembre 2020

PIETAS

 




Secondo Omero, Enea era l'eroe più valoroso. Fugge da Troia in fiamme, assediata dai Greci, per venire in Italia, da dove nascerà la stirpe romana.

Ma quando fugge si carica sulle spalle il vecchio padre, Anchise, paralizzato e cieco; e porta con sé, tenendolo per mano, il figlio Ascanio.


Coraggio, dunque, caro padre, attaccati al mio collo; io ti reggerò sulle spalle; questa fatica non sarà pesante per me. Dovunque ci conduca il destino, unico e comune a entrambi sarà il pericolo, unica la salvezza”.


E' l'immagine della Pietas, ovvero della Pietà; ma che racchiude in sé anche il senso del dovere, il rispetto, la compassione, il sacrificio. Enea si prende cura del padre con riconoscenza, nel momento in cui quel padre non è più in forza, ma con il figlio per mano è della stessa attenzione verso chiunque si ami.


Sì, è roba dell'Eneide di Virgilio; non della Barbara D'urso. Quindi, forse, è inutile scriverla su facebook. Ma è proprio su facebook che leggo le comunicazioni di figli verso i padri/madri crepati da soli negli ospedali.

Ecco, ai figli/e....ritrovate la lucidità per capire chi siete, dove siete e che cosa vi manca.


Pietas.

lunedì 14 dicembre 2020

ATTENZIONE:

 Da oggi si può vedere il film-corto “il ritrovo” in concorso al festival Lift-off.

Il titolo del nostro film è in inglese (come gli altri), quindi è THE MEETING.
Per vederlo e per vedere tutta la sessione in cui siamo (110 video) c'è da pagare 12 euro. Lì potrete votare perchè siete voi, il pubblico, i giudici.
Mi rendo conto che chiedere di pagare in sti tempi è un po' così, ma se andate al cinema il biglietto lo pagate, no?
Chiedo il vostro supporto divulgando queste coordinate/scritto e votando
Il film THE MEETING, diretto da me, interpretato da Cristiana di Vico, Germano Bonaveri (voce e musica) Susanna Cocchi al flauto, Ahmed Tanbouz tecnico del suono, Raffaella Veridiani aiuto scena, Giedre alle traduzioni; in elenco è il numero 27 del PROGRAMMA 1.
Potete guardare lo streaming da oggi e votare solo per qualche giorno (credo fino al 21 dicembre mattino). Una volta registrati, riceverete il link via mail per votare.
Se, vi può aiutare....ho già visionato tutti i 110 video (tanti sono al livello di filmati di compleanno), ma, alcuni mi hanno colpito particolarmente: “Hearthstring” film corto curdo, “ Wolf” penso sia indiano, “Caution” francese, carino, “Joy” storia messicana da non perdere, “math ro bachche” cartone animato che mi ha colpito per semplicità ed intensità, c'è anche un documentario su Pasolini “poesia e sangue” italiano ovviamente.
Ecco, è arrivato il momento dove “THE MEETING” si può vedere. Votatelo se vi piace, sennò votate chi merita di più.
I primi 5 selezionati passeranno alla seconda fase del festival, la proiezione ai Pinnacle Studio di Londra.
Vi prego di far girare lo scritto e buona visione!
Grazie a tutti,
Samantha Comizzoli



giovedì 10 dicembre 2020

REDDITO DI CITTADINANZA: FORSE IN MOLTI LO PERDERANNO COSI'...

 




Scrivo questa storiaccia che mi vede parte lesa per capire se sta succedendo anche ad altri e, forse, non è un caso.


A settembre 2020 ho richiesto il RDC anche se avevo un lavoretto; avendo poche ore retribuite e quindi un reddito bassissimo, ne avevo diritto come compensativo. Feci la pratica al caf CISL di Bologna. Non ho la tessera, ma per fare tutte le pratiche (naspi, dichiarazione dei redditi, etc.etc.) mi sono sempre appoggiata a loro trovandomi bene.


Ad ottobre mi sono trasferita a Ravenna e, a detta di google, la pratica va aggiornata comunicando all'inps la modifica.

Quindi vado al caf cisl di Ravenna.... e qui inizia la tragedia.


Al primo appuntamento mi rispondono che non c'è da comunicare nulla all'inps, che si aggiorna automaticamente.

Quando sono, però, al centro per l'impiego mi mettono la pulce nell'orecchio che non è così; cioè che DEVO comunicare ogni variazione all'inps. Pena la perdita del RDC.

Quindi ritorno al patronato di Ravenna e riprendo appuntamento. Non so perchè sul foglio appuntamento mi scrivono “naspi” (oltretutto fatta da loro una settimana prima).

Arrivo all'appuntamento dove l'addetta è convinta di farmi la naspi perchè sul foglio appuntamento c'è scritto così... gli spiego che devo aggiornare l'RDC. Dopo vari giri a chiedere alle varie scrivanie, mi dice che loro non possono accedere alla pratica e che gli unici che possono fare modifiche è il patronato di Bologna.

Lo trovo assurdo. Io mi sono solo trasferita a Ravenna, ma immaginiamo se mi fossi trasferita a Trapani e devo tornare a Bologna per modificare la pratica...

Ok, prendo appuntamento a Bologna e ci vado nonostante siamo in zona arancione e non dovrei uscire dal Comune. Ma che cazzo devo fare?

Intanto, in tutti questi appuntamenti passano le settimane ovviamente.

Arriva il giorno dell'appuntamento a Bologna (oltretutto è il 30° giorno, quindi l'ultimo giorno utile per poter fare la modifica). A Bologna quasi mi ridono in faccia quando gli dico che a Ravenna non potevano mettere mano alla pratica e per questo ero tornata lì. Poi, mi dicono... “la pratica si aggiorna rifacendo l'Isee, solamente così”. E chiaramente, siccome nessuno me l'aveva detto, io sono a Bologna senza i documenti utili per rifare l'isee. Da Bologna, allibiti per tutta la storia, mandano la pratica del mio RDC a Ravenna (così siamo sicuri che se la ritrovano).

Esco dall'ufficio e riprendo telefonicamente l'appuntamento per rifare l'isee. Prendo, poi, di persona l'appuntamento per aggiornare l'RDC sempre a Ravenna dove mi sento dire “ma potevano farlo a Bologna, bastava cambiare l'indirizzo....”. Ehm... no, non è così, c'è da inserire un nuovo contratto d'affitto. Ma già lì c'era da ribaltargli la scrivania per avermi mandato a Bologna per....un cazzo di loro errore/inadempienza!

Ovviamente passano altre settimane. Chiamo l'inps spiegandogli la storia ed il commento è stato “si vede che non le vogliono fare la pratica”.

La settimana scorsa ho rifatto l'isee al patronato di Ravenna. Oggi avevo l'appuntamento per aggiornare finalmente l'RDC (dal 26 ottobre che giro).

E...... mezz'ora alla scrivania per capire che chi mi ha dato l'appuntamento si è sbagliato dandomi l'appuntamento con l'inas e non con il caf.... e quindi mi sento dire per l'ennesima volta “deve riprendere appuntamento”. Inoltre mi dice che avendo rifatto l'isee, la pratica si è aggiornata automaticamente (non è vero, ahimè). Devo anche comunicare all'inps un lavoretto che ho per 3 giorni. Una cazzata, ma nulla. Un muro di gomma.

Ho tentato di farmi ricevere da chi doveva fare la modifica, oggi, mi ha girato le spalle con voce scazzata “deve riprendere appuntamento”.

Ho ovviamente sbottato dicendogli che li sbattevo sui giornali (ma va bene anche solo la mia pubblicazione) e dandogli delle teste di cazzo.

Queste persone qui, hanno in mano le nostre vite (almeno economicamente). E' uno schifo che assomiglia molto a quell'altra montagna di merda per la quale è nota l'Italia.


Se tutto va bene riceverò la rata dell'RDC in ritardo, ma potrei perdere il diritto ad averlo perchè non sto comunicando in tempo le variazioni.

Questo è il modus operandi del patronato cisl a Ravenna per qualche motivo a me ignoto? Oppure sta accadendo anche altrove con queste modalità?

Ve lo chiedo perchè potrebbe essere una via per far perdere l'RDC a molte persone.


Nel frattempo ho preso appuntamento in un altro patronato. Chissà se ce la farò.

Se solo avessi avuto la possibilità di farmele io ste modifiche, mi sarei risparmiata tempo, denaro, mal di stomaco a vedere ste merdate.


Ringrazio Dio, che quando anni fa son stata candidata sindaco a Ravenna, non lo sono diventata!

giovedì 3 dicembre 2020

NUOVO DECRETO DICEMBRE 2020 (tradotto da me)

 





    Il Presidente,

  1. visti i sommi poteri conferitegli dai sommi dittatori,

  2. vista la capienza del nuovo esercito in camice bianco,

  3. vista la sudditanza rincoglionita in quarant'anni,

  4. vista la dipendenza economica alle casse di questo regno;


ORDINA:


  1. che si faccia divieto di ogni forma di intrattenimento, spettacolo, cultura, e/o qualsiasi forma che sia di beneficio per l'anima;

  2. che siano chiuse biblioteche, scuole, musei, teatri, siti archeologici e che siano chiusi tutti quei luoghi che arricchiscano l'animo e l'intelletto;

  3. che sia fatto divieto all'attività sportiva affinchè non vi sia un beneficio per il corpo;

  4. che sia divieto ad ogni forma di adunanza o incontro sociale che possa essere di beneficio psicologico;

  5. che sia vietato uscire dal proprio Comune, Provincia, Regione per poter abbracciare qualcuno che possa creare un benessere alla persona o qualsiasi benessere in merito allo spostamento;

  6. che vi sia il coprifuoco negli orari stabiliti da questo regno;

  7. che sia vietata la celebrazione a Cristo, inutile, vista la sua uccisione il dì di Pasqua 2020;

  8. che vengano portati via i bambini a tutti quei genitori che per cause economiche non possono più permetterseli;

  9. che questo dpcm o i successivi possano durare a seconda della nostra decisione (e non più 30 giorni come previsto per legge);

  10. che vengano chiuse piccole aziende, piccoli esercizi di commercio e di artigianato;


A tutela del popolo, a difesa della sicurezza e della salute

DISPONE:


  1. che intrattenimento, cultura, spettacolo, teatro, visite ai musei/siti archeologici e scuola vengano distribuiti sono tramite internet, per chi se lo può permettere e solo qualora siano ritenuti in linea con questo regno

  2. che l'attività sportiva sia solo per pochi professionisti che producono monetizzazione

  3. che per uscire dalla propria abitazione, Comune, Provincia, Regione, sia solo su nostra autorizzazione e con carta bollata

  4. che si possa celebrare Satana e/o il Dio Denaro tutti i giorni

  5. che i bambini di famiglie divenute povere siano presi e portati a famiglie ricche

  6. che lo stato d'emergenza persista fintanto che ci serve

  7. che siano incentivati gli acquisti in pdv multinazionali tramite orari d'apertura eccezionali e acquisto online

  8. che venga perseguitato, censurato, imprigionato chi sia discorde.


Questo regno assicura tutti che lo scopo verrà raggiunto: i poveri sono una creazione dei ricchi, più poveri ci saranno e più saremo ricchi; la base, della base, della base del Capitalismo.


Questo regno si allinea con le misure decretate nel resto d'europa/mondo.


Questo Regno si compiace che il popolo approvi silente e che non abbia capito (o abbia scordato) lo scopo di tali misure restrittive.

Decreto attivo da ora con la messa in opera delle misure tramite agenzie di stampa, esercito/polizia/camici bianchi. Si fa esclusione della partecipazione della Protezione civile che osserva un periodo di ferie.