martedì 9 aprile 2019

LA BATTAGLIA DELLA DIGNITA' (prigionieri politici palestinesi)




I media palestinesi hanno annunciato “la battaglia della dignità 2”, ovvero il secondo sciopero della fame in massa dei prigionieri politici palestinesi.
L'ultimo sciopero era durato 62 giorni. Molti prigionieri aveva conseguenze fisiche alla vista, allo stomaco ed altri organi interni che avevano nutrito con la sola acqua e sale per tutti quei giorni.
Questa volta però, mi spiace dirlo, lo sciopero inizia in numero più moderato. Al momento sono 353 i prigionieri politici entrati in sciopero della fame. Ovvero, sono i “manager”.
I manager (nelle prigioni israeliane) sono i responsabili di ogni cella/braccio; coloro che discutono con le guardie carcerarie e che hanno la responsabilità della cella. Solo loro (anche se rappresentano tutti i partiti e tutte le celle) sono in sciopero della fame.
E' iniziato tutto un mese fa circa, quando in alcune celle di Ramon, i prigionieri politici hanno appiccato il fuoco per protestare contro i disturbatori acustici. Gli israeliani non hanno nemmeno aperto le porte delle celle e li hanno lasciati bruciare.
Quei prigionieri, il giorno successivo, sono stati trasferiti e non si conoscono nemmeno bene le loro condizioni; visto che gli israeliani hanno sospeso le visite anche degli avvocati.
Sono iniziati i negoziati fra, appunto, i manager e gli israeliani; ma gli israeliani hanno rifiutato di togliere il disturbatore acustico prima delle elezioni israeliane. Da qui, l'inizio dello sciopero da parte dei manager.
Ho saputo che da ieri sera, coloro che fanno sciopero, sono stati messi in isolamento.
E' solo una mia opinione, ma credo bisognerà aspettare un paio di giorni per vedere se l'adesione in massa dei prigionieri politici ci sarà o no.
Intanto, però, un paio di dettagli. Il disturbatore acustico è un metodo di tortura psicologica. Si tratta di un rumore a bassa frequenza persistente 24h su 24h. Non lascia segni visibili, ma vi assicuro che ti entra nel cervello.
La foto che ho usato per quest'articolo, invece, ritrae la tortura “a banana”. Il prigioniero viene legato a quella specie di sgabello e picchiato durante l'interrogatorio. Il corpo, curvo, assume, appunto, la forma piegata di una banana.
Negli ultimi anni, gli israeliani prediligono i metodi di tortura psicologici; che però non hanno escluso le altre torture totalmente. E' sempre stato difficile avere testimonianze sulle torture dai prigionieri. L'ho interpretato come un non voler parlare delle sofferenze e portare avanti la presenza in prigione come tappa fondamentale per la lotta.
Reputo la lotta dei prigionieri politici, in questo momento della storia della Palestina, l'unica vera lotta pura. A differenza del “fuori” che è quasi totalmente contaminata da interessi personali.

Fino a questo momento i prigionieri che sono in sciopero della fame sono:
120 nella prigione di Ramon
20 nella prigione di Galbou
100 nella prigione nel Nakab
33 nella prigione di Afha
35 nella prigione di Megiddo
20 nella prigione di Ofer
25 nella prigione di Eashel
Un totale di 353 prigionieri su circa 7300.



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