I media palestinesi hanno
annunciato “la battaglia della dignità 2”, ovvero il secondo
sciopero della fame in massa dei prigionieri politici palestinesi.
L'ultimo sciopero era
durato 62 giorni. Molti prigionieri aveva conseguenze fisiche alla
vista, allo stomaco ed altri organi interni che avevano nutrito con
la sola acqua e sale per tutti quei giorni.
Questa volta però, mi
spiace dirlo, lo sciopero inizia in numero più moderato. Al momento
sono 353 i prigionieri politici entrati in sciopero della fame.
Ovvero, sono i “manager”.
I manager (nelle prigioni
israeliane) sono i responsabili di ogni cella/braccio; coloro che
discutono con le guardie carcerarie e che hanno la responsabilità
della cella. Solo loro (anche se rappresentano tutti i partiti e
tutte le celle) sono in sciopero della fame.
E' iniziato tutto un mese
fa circa, quando in alcune celle di Ramon, i prigionieri politici
hanno appiccato il fuoco per protestare contro i disturbatori
acustici. Gli israeliani non hanno nemmeno aperto le porte delle
celle e li hanno lasciati bruciare.
Quei prigionieri, il
giorno successivo, sono stati trasferiti e non si conoscono nemmeno
bene le loro condizioni; visto che gli israeliani hanno sospeso le
visite anche degli avvocati.
Sono iniziati i negoziati
fra, appunto, i manager e gli israeliani; ma gli israeliani hanno
rifiutato di togliere il disturbatore acustico prima delle elezioni
israeliane. Da qui, l'inizio dello sciopero da parte dei manager.
Ho saputo che da ieri
sera, coloro che fanno sciopero, sono stati messi in isolamento.
E' solo una mia opinione,
ma credo bisognerà aspettare un paio di giorni per vedere se
l'adesione in massa dei prigionieri politici ci sarà o no.
Intanto, però, un paio
di dettagli. Il disturbatore acustico è un metodo di tortura
psicologica. Si tratta di un rumore a bassa frequenza persistente 24h
su 24h. Non lascia segni visibili, ma vi assicuro che ti entra nel
cervello.
La foto che ho usato per
quest'articolo, invece, ritrae la tortura “a banana”. Il
prigioniero viene legato a quella specie di sgabello e picchiato
durante l'interrogatorio. Il corpo, curvo, assume, appunto, la forma
piegata di una banana.
Negli ultimi anni, gli
israeliani prediligono i metodi di tortura psicologici; che però non
hanno escluso le altre torture totalmente. E' sempre stato difficile
avere testimonianze sulle torture dai prigionieri. L'ho interpretato
come un non voler parlare delle sofferenze e portare avanti la
presenza in prigione come tappa fondamentale per la lotta.
Reputo la lotta dei
prigionieri politici, in questo momento della storia della Palestina,
l'unica vera lotta pura. A differenza del “fuori” che è quasi
totalmente contaminata da interessi personali.
Fino a questo momento i
prigionieri che sono in sciopero della fame sono:
120 nella prigione di
Ramon
20 nella prigione di
Galbou
100 nella prigione nel
Nakab
33 nella prigione di Afha
35 nella prigione di
Megiddo
20 nella prigione di Ofer
25 nella prigione di
Eashel
Un totale di 353
prigionieri su circa 7300.
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