Buongiorno Palestina e resto del mondo occupato dal mostro sionista israeliano. In questi giorni, per puro caso perchè a Beirut giriamo sempre a piedi, sono incappata in due zone di povertà estrema. Il primo motivo per il quale sono venuta qui era andare nei campo profughi e documentare come faccio sempre. Ho decisamente cambiato idea e spiego perchè..
Cosa vado a fare nei campi profughi del Libano? A vedere come stanno? Io lo so già come stanno, di merda. Stanno come i profughi in Palestina e in Giordania.Forse un pò peggio o forse un pò meglio. Ma, davvero, per fare qualcosa, devo andare lì stile "white colonialism", puntargli la telecamera, invadere le loro vite, la loro dignità e filmarli? So già che stanno di merda, se voglio fare qualcosa non serve intromettermi con la violenza della telecamera nelle loro vite.
Lotto tutti i giorni per la libertà di tutti, ho sacrificato la vita per questo. Il mio pensiero non cambia, ma non è necessario stuprare gli occhi di un bambino con lo zoom. Quindi, di seguito un breve messaggio:
"dear brothers and siters in the refugee camp in Lebanoon and in the world, I will not come to visit you, because I know you have a shit life, without rights, without freedom, without water. It's not necesary that i come to visit you and put my camera in yours faces and in yours life and kidnapping yours dignity. I fight evry day for the freedom of evryone, the yours too. I will continue to fight and what I will do, doesn't depends if I visit you or not with a videocamera. I know what there's in your children's eye, without a zoom. I think, maybe, it could be good make a movie about the "white colonialism"... I feel confortable shot by a videocamera to the "white people".
All my respect.".
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