Buonasera Palestina e resto del mondo occupato dal mostro sionista israeliano. Sono in Italia (con rientro di largo anticipo, ma amen). Inizio a pubblicare il primo di una serie di articoli che preferisco pubblicare da qui....
Interessante la nuova
“pace” fra Hamas e Fatah per avere un unico governo in Palestina;
ed accolta con entusiasmo da tutte le fonti ufficiali (non posso dire
semplicemente da “tutti” perchè per i palestinesi forse non è
così).
Sono certa che il più
entusiasta per l'accordo è la British Oil.
La British Oil possiede
il 60% del pozzo di gas Leviathan. I giacimenti di gas sono due: uno
davanti a Gaza (quello più grande); e l'altro sul confine, o almeno
sulla carta, fra Gaza e i territori occupati del '48. Certo, israele,
se ne infischierà come al solito e cercherà di prendere tutti e due
i giacimenti; ma i punti che mi interessano di più in questo momento
sono altri.
La British Oil aveva
richiesto come punto fondamentale per iniziare le estrazioni, un
unico governo palestinese. Ecco perchè credo che la British Oil sia
entusiasta della “pace” fra Hamas e Fatah.
British Oil ha il 60%, il
fondo per la Palestina ha il 10%...Chi ha il 30%? Il Libano.
Hanno stimato che con
quel 10% di gas, ci sarà energia per Gaza e per la West Bank per
molti anni ed avanzerà per l'esportazione. In questo modo la
Palestina guadagnerà due volte perchè finalmente avrà una fonte
d'energia e risparmierà soldi non comprandola da israele.
Il gas del quali vi sto
parlando, finirà in Puglia.
Ma, notizie a parte,
quello che non mi tornava in questi giorni..è che sono in Libano ed
è CERTO che presto inizierà la guerra contro israele. Questo va
decisamente contro l'ondata di normalizzazione che la politica
palestinese sta portando avanti. Insomma, come mai in un clima di
“pacificazione”, il Libano è pronto ad entrare in guerra contro
israele?
Che una nuova guerra
civile e un'altra guerra contro israele stiano per iniziare, ripeto,
qui è certo. Con una guerra interna ed una contro israele (che
ovviamente riceverà il solito appoggio usa/europa), si creerà una
prolunga di ciò che c'è già in Siria. Ma, in fondo, Hezbollah sta
partendo proprio da lì, dove ha già pronti i nuovi arsenali bellici
e 10 mila uomini.
Quello che ancora non
riesco a prevedere è se Hezbollah verrà lasciato dalla Palestina
con questo nuovo asse Hamas-Fatah (e godrà del solo appoggio di
Iran/Siria/Nord Corea); oppure se questa “pace” fra Hamas e Fatah
è solo uno specchietto per le allodole.
Un piccolo particolare
sulla possibile guerra civile: negli anni passati il Libano ha
accolto i profughi siriani che assieme ai profughi palestinesi già
qui, sono andati a far triplicare il numero dei musulmani in Libano.
I cristiani in Libano odiano i siriani ed i palestinesi, ma sarebbe
meglio dire che li temono soprattutto numericamente. E c'è qualcun
altro qui che teme..
Qualche mese fa la
polizia libanese ha arrestato 4 uomini con l'accusa di essere pronti
a farsi saltare in aria (kamikaze). 3 di loro sono morti nella
prigione libanese sotto tortura. La gente si è incazzata e il
governo libanese ha vietato qualsiasi manifestazione. Il governo
libanese (corruttissimo) sta per portare il Paese vicino al crack
finanziario e questo sicuramente sta preoccupando i principali
collaboratori finanziari. In Europa i maggiori partner finanziari del
Libano sono Italia e Francia.
L'Italia qui è
dappertutto; addirittura nella piazza della zona governativa a Beirut
c'è il palazzo delle Assicurazioni Generali che si impone sulla
piazza. Direi che è più di una simbologia.
Il porto di Tripoli,
distrutto da israele nel 2007, è stato ristrutturato splendidamente
dall'Italia. Forse un modo per chiedere scusa al Libano, per aver
appoggiato israele?
Buona parte dei danni
dell'attacco israeliano del 2007 e della precedente guerra civile
sono ancora lì, visibili e respirabili (ma di questi parlerò in un
altro articolo). Tremo al pensiero dello scenario che si intravede.
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