Quella piccola aria di
rivoluzione che ieri mi era passata sotto al naso, era solo aria del
mio culo molto probabilmente.
Ecco cos'è accaduto
oggi...:
- La ragazza etiope era contenta che il padrone schiavista aveva cazziato la donna vietnamita perchè qualche giorno fa, le due, avevano litigato per un paio di calzini spariti.
- La donna vietnamita ha ricevuto il messaggio della “madam” che quando tornerà dal suo viaggio in Uzbekistan, metterà le cose a posto e ha richiamato alla sua responsabilità di non lasciare la guest house scoperta. Quindi, oggi, era qui a lavorare tutto il giorno di nuovo.
- E' già arrivato un altro ragazzo dalla Siria per sostituire quello che se ne è andato.
- Abbiamo lavorato tutti più di ieri.
- Tutto oggi sembrava come se ieri fosse ieri; nulla era accaduto.
Questa piccola realtà
rispecchia benissimo le battaglie che continuiamo a perdere.
E nessun rivoluzionario
verrà qui a fermare questi schiavisti, perchè oggi, i rivoluzionari
si muovono per motivi economici (Hezbollah compreso).
Ieri notte ho dormito
tutta la notte e senza incubi, era la prima volta da quando sono qui.
C'avevo creduto, cazzo.
Chi nasce sognatore in un
mondo così di merda, vive di merda per tutta la vita e passa tutta
la vita a lottare sognando il lieto fine.
Mi piacerebbe un casino
chiudere questo racconto con un lieto fine come i film sion-americani
fanno.
Ci credo ancora, è per
questo che ho scritto “seconda puntata” e non “fine”.
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