mercoledì 11 ottobre 2023

PALESTINA: IL CIMITERO DEI NUMERI O FOSSE COMUNI?

 




E' l'autunno del 2014, vivo a Nablus. Alcuni amici palestinesi mi invitano ad essere nella piazza che si chiama Duar nel pomeriggio perchè ci sarà un funerale.

E' il funerale del figlio di un loro amico. Chiedo quando è stato ucciso? La risposta ha dell'incredibile “è stato ucciso nel 2006, aveva 17 anni”.

Non capisco come mai dal 2006 ci sarà il funerale oggi, con il corpo, nell'autunno del 2014? E lì apprendo tutta una robona mostruosa... israele in questi 70 anni di Genocidio, ha anche trattenuto i corpi dei palestinesi uccisi, senza ridarli alle famiglie per una degna sepoltura. Famiglie che da decenni aspettano di poter seppellire chi gli hanno ucciso, dove poter portare un fiore.

Mi spiegano (e trovo riscontro nelle tante testimonianze/articoli) che israele lo chiama “il cimitero dei numeri”. Lì ci sono fosse comuni, alcune numerate, altre no, con i corpi dei palestinesi uccisi in 70 anni.

Ogni tanto gli israeliani si sono degnati di ridare un corpo, come in questo caso. Questo dopo anni di trattative con avvocati e Corte suprema. In un processo seguito da Maan's news e riportato da Info Pal, nonostante la Corte suprema intimasse il rilascio di quattro corpi di palestinesi, le famiglie hanno dovuto rinunciare perchè la risposta ufficiale è stata “i corpi sono già sepolti nel cimitero dei numeri senza essere numerati, quindi non sappiamo più dove sono”.

Una persona “nota” morta l'estate scorsa ed attualmente nel cimitero dei numeri è Khader Adnan, di Nablus, leader della Jihad islamica. Un uomo così determinato, che è morto con lo sciopero della fame in prigionia israeliana dopo 87 giorni. Era in prigione senza accusa di reato; in detenzione amministrativa. Il corpo di Khader Adnan è la, nel cimitero dei numeri da quando è morto.


Arriva il pomeriggio ed arriva il funerale del ragazzo che, ai tempi, aveva 17 anni. Il tempo è passato e la famiglia ha avuto anni per elaborare la morte del figlio; quindi mi avvicino per le condoglianze o due parole.

Mi trovo davanti ad una famiglia distrutta in primis per aver perso il figlio, secondo per non averlo potuto seppellire fino ad oggi e terzo... perchè l'autopsia aveva rivelato che al corpo mancava qualcosa.

Gli avevano cavato gli occhi ed il cuore.

Gli altri palestinesi mi dicono che è accaduto spesso, che quando ridanno il corpo manca qualcosa; specialmente gli occhi ed il cuore. Un ennesimo sfregio/tortura per la famiglia?


Perchè, oggi, ottobre 2023 ri-scrivo del cimitero dei numeri?


Non guardo la tv né leggo i giornali, mi sparerei un colpo in testa prima di arrivare all'ora di pranzo. Non ce la farei davanti a tante menzogne.

Ma quando accendo il pc e devo leggere le mail, la pagina dell'”home” mi si apre su delle notizie. In queste ore ho letto solo il titolo “fossa comune di palestinesi decapitati uccisi da Hamas”....


Sapete cos'ho pensato? Ho pensato che nella menzogna, forse era una buona notizia, perchè forse, finalmente, un bel po' di corpi dei palestinesi uccisi in 70 anni dagli israeliani, tenuti nelle fosse comuni, e trovati oggi; anche tramite una menzogna...forse ora torneranno alle famiglie con degno funerale (anche se non tutti interi).

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