Il 17 ottobre 2023, alle ore 19,50, un missile ha centrato l'ospedale battista Al Ahli di Gaza. Era anche luogo di rifugio per i palestinesi sfollati. I morti sono fra i 500 e gli 800.
Un tweet di Hananya Naftali, portavoce del governo israeliano, pubblicato alle ore 20,23 riconosce il bombardamento israeliano e si compiace per il gran numero di “terroristi” uccisi.
Cinque minuti dopo Nafatali cancella il post e ne pubblica uno attribuendo il missile ad Hamas.
I media internazionali (quasi tutti) divulgano che Hamas ha bombardato con un missile l'ospedale. Lo fanno pubblicando un video; il video in questione è in realtà del 6 agosto 2022 (e non era sull'ospedale).
Tutta la Palestina insorge per strada e davanti alle ambasciate israeliane negli altri Paesi arabi.
In Palestina la polizia palestinese spara sui manifestanti; uccidendone diversi.
Mahmuod Abbas rientra dalla Giordania e cancella l'incontro con Biden previsto per il giorno seguente.
E' passata qualche ora ed i media internazionali iniziano a divulgare che il missile è stato lanciato dalla Jihad islamica.
Durante la notte i villaggi palestinesi vengono attaccati dai coloni israeliani; bruciano le auto palestinesi, tentano di bruciare anche le case, gli shebab riescono a difendere le case.
Questi sono i fatti in ordine cronologico. Ora andiamo in profondità....
Il missile che ha colpito l'ospedale cristiano Al Ahli di Gaza è un missile MK84 americano. I palestinesi non hanno un missile così, né i vicini Paesi arabi.
Per sparare un missile è necessaria anche l'elettricità (anche per guidarlo), ma a Gaza la corrente elettrica è stata tolta da israele da giorni.
Dopo aver centrato l'ospedale, non c'è stata una seconda esplosione; quindi quel luogo non era un nascondiglio di armi.
Le due porta aerei americane schierate due giorni prima davanti a Gaza, non sono un caso.
Oscurare le fonti di notizia palestinesi 24 ore prima del bombardamento sull'ospedale cristiano di Gaza, non è un caso.
Chiudere gli account dei palestinesi e degli internazionali che divulgano la verità sulla Palestina, 24 ore prima, non è un caso.
L'aver dichiarato, giorni prima, in via ufficiale “cancelleremo tutti i palestinesi” e “le prossime 24 ore saranno di riposta dura” e “vanno ammazzati tutti come animali” (cit. dichiarazioni israeliane) non gioca per l'alibi.
E' un crimine contro l'umanità. Un Genocidio. Nemmeno a Guernica hanno ammazzato così tante persone in una botta sola (furono 1650 i morti).
Le immagini dei bambini senza testa o bruciati dal missile non possono trovare tomba nemmeno nel quadro di Picasso. E' imperdonabile.
Aldilà di tutte queste ovvie considerazioni, vorrei farne un'ulteriore sulla posizione dei “governanti palestinesi”.
Il fatto che Mahmuod Abbas abbia cancellato l'incontro con Biden non è una bella notizia, non è nemmeno brutta. E' proprio da “chissenefrega?”. Mi frega, invece, che nel mentre ordinava alla polizia palestinese di sparare sui palestinesi, che scendevano in piazza in modo assolutamente pacifico, per Gaza. Lo fa da sempre. Peccato per lui che questa volta si sia dimenticato che c'erano le telecamere di Al Jazeera e tutto il mondo abbia visto in diretta cosa stava accadendo. E' un “chissenefrega?” perchè se la “guerra” è fra israele ed Hamas, a parlare con Biden dovrebbe esserci Hamas e non Abbas. L'autorità palestinese ha una posizione oramai chiara: difende israele che negli anni gli ha donato la possibilità di viaggiare, le ville, le macchinone per andare in giro.
Dall'altra parte, c'è Hamas che annuncia via twitter come e quando bombarderà!?!!.... E che continua a dire “lotteremo fino alla liberazione del popolo palestinese”.... scusami eh..ma esattamente la liberazione di chi se muoiono tutti i palestinesi?
No, guardate, non c'è alcun governante che abbia a cuore la popolazione. Stanno giocando a scacchi e se le persone muoiono in modo atroce non gliene frega nulla. Tutti loro.
Per quanto mi riguarda, aldilà di israele che ha schiacciato il bottone per lanciare il missile, tutti loro, governanti e collaboratori, hanno ucciso le persone che erano nell'ospedale di Gaza.
Consci di questo, noi mortali, abbiamo un compito non facile: continuare ad urlare la verità, continuare a sostenere la Palestina.
Condoglianze a tutti i palestinesi.
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