Devo raccontarvi una
brutta storia, un altro orrore della Palestina.... Da giorni (almeno
per chi mi segue) è iniziata questa cacciata dei venditori ambulanti
di Nablus. Quelli caratteristici che riempivano la piazza e il centro
con i loro carrettini colorati e dove si poteva acquistare la verdura
o bere il classico caffè o mangiare. E' una classe sociale povera,
costituita per lo più da vecchi. Io sempre acquistato da loro perchè
con loro si instaura anche un rapporto umano.
Devo raccontarvela questa
storia perchè nessun palestinese (almeno per il momento) può farlo
e per farvi capire che quando dico che non c'è nessuna speranza vi
sarà più chiaro capire il perchè.
Ieri una fonte stampa
palestinese (dopo 3 giorni di guerra a Nablus) ha scritto: “shebab
stanno portando ruote delle auto per essere bruciate in piazza Nablus
senza motivo....”. Giustamente nei commenti qualcuno gli ha scritto
“lo sapete il motivo, perchè non lo scrivete cosa sta
succedendo?”.
Non possono farlo perchè
si ritroverebbero nella prigione palestinese di Jneid in 5 minuti.
Ieri gli shebab hanno
tentato due volte durante la giornata di bruciare le ruote delle auto
così come si fa quando arrivano i soldati israeliani e non so cosa
accadrà nelle prossime ore....
Non lo so perchè come vi
ho detto prima, questa classe sociale è per lo più di vecchi, non
di shebab che possono tirare pietre e protestare e chi ha creato
tutto questo lo sa benissimo e dorme tranquillo.
Hanno iniziato con il
CHIUDERE la piazza di Nablus, muovendo i carrettini del cibo e del
caffè di qualche metro, e costruendo quelle due orribili casette di
cemento. Oltretutto la piazza ora non si può più attraversare
perchè è, appunto, recintata.
Poi, 4 giorni fa, la
grande azione: 3 corpi di polizia palestinese (Municipio, Governo e
soldati della Presidenza) sono piombati nel centro di Nablus e hanno
iniziato a far chiudere i carrettini, alcuni sequestrati, altri
distrutti, persone spintonate, 8 arrestati. Sono andata lì con la
videocamera e ho fatto quel primo video. Ieri, addirittura non c'era
più un carrettino in giro e la gente non parla, ha paura. Le
motivazioni della polizia? “Facciamo Nablus più bella...”, una
scusa che non tiene perchè lo vedono tutti il disastro.
Oggi sono ritornata in
centro, in quel centro deserto che sembra Hebron (chiusa dai soldati
israeliani). Ho incontrato uno di quei vecchi, con le stampelle, che
mi dice che ha 5 figli ed ora è senza lavoro. Poi mi sono spostata
in un'altra zona del suk, dove vado di solito e sono “cliente” e
ho fatto 4 chicchere..... Ed ecco che il merdone viene a galla....
Un ragazzo di 20 anni mi
dice che ha 14 carrettini (nella sua famiglia), glieli hanno portati
via tutti. Tutta la famiglia è senza lavoro, tranne un componente
che lavora nell'autorità palestinese e m dice “non possiamo
ribellarci, sennò anche lui perde il lavoro”. Eh, certo, è la
fotografia di tutte le famiglie qui; tutti hanno un parente
nell'autorità, così non possono protestare... Un altro mi dice che
era già successo in precedenza, non con questa violenza, e che fra
qualche giorno se ne sbatteranno e torneranno dov'erano... Ma, poi
c'è un'altra persona, che però indossa una divisa, e che iniziamo
con il sorriso a puntare per avere delle risposte.
La realtà viene fuori
dopo un'oretta..... La piazza è stata chiusa perchè è stata
privatizzata e chi ha la piazza ha costruito le due casette ad uso
commerciale che si adattano alla porcheria di costruzione che c'è di
fronte: il centro commerciale. Allora chiedo... chi è che ha
comperato tutto?
Risposta: Ghassan El
Shak'a, il Sindaco di Nablus.
Lo stesso sindaco che un
anno fa ha privatizzato Sama Nablus, il parco con vista che era di
tutti i palestinesi e oggi, invece, è chiuso, si paga l'ingresso ed
ha locali solo per i ricchi (infatti sono vuoti).
Vabbè, direte, un'altra
storia in stile europeo che però è in Palestina, direte voi...
Invece no, perchè qui siamo in Palestina, siamo sotto occupazione
israeliana e tutto questo ha un senso diverso che vi “accendo”
dicendovi la storia di Ghassan El Shak'a.
Era il Sindaco di Nablus,
ma per diverse azioni, tutti sapevano che era un “jasous” cioè
un collaboratore stretto di israele. Inizia a stringersi il cerchio
intorno a lui e a temere per la sua vita fino a quando arriva lo
sparo. Chi, però, arriva per ucciderlo, si sbaglia ed ammazza il
fratello.
Ghassan El Shak'a si
“allontana” dalla Palestina per un po', per salvarsi il culo
(tanto essendo jasous può entrare ed uscire dalla Palestina come
vuole). Nomina un sostituto, ma mica un sostituto a caso... Questo
inizia a comperare con i soldi di Ghassan Shak'a pacchi di zucchero,
farina, olio, etc.etc.. Ci scrive sopra il nome di Ghassan Shak'a e
li regala alla gente di Nablus. Per parecchio tempo, il tempo utile
per arrivare alle elezioni; nelle quali Ghassan Shak'a non farà
nemmeno campagna elettorale. Ovviamente viene eletto.
Ora, voi capite, che
nella scacciata dei carrettini c'è un piano ben preciso:
l'occupazione della Palestina.
Se gli “jasous” (che
sono collaboratori di israele) hanno in mano i centri delle città e
tolgono la vita ai palestinesi; è giusto che così come boicottiamo
israele debbano essere boicottati anche loro.
E' l'unica cosa che posso
fare per supportare la Resistenza: scrivere la storia e boicottare.
L'altra possibilità è
che gli shebab dei campi profughi e del centro storico (cioè quelli
più poveri) reagiscano. Ma ci sono due ostacoli: parenti che
lavorano nell'autorità palestinese e che perderebbero il lavoro e,
altresì, quello che è accaduto due mesi fa....al campo profughi di
Balata, dove una miccia interna ha fato sì che si sparassero fra di
loro (nulla è per caso).
Io sto dalla parte delle
vittime, dei vecchi, dei ragazzi con 5 fratelli che vendono i
pomodori per vivere. Io boicotto la piazza di Nablus, anzi, la piazza
di Ghassan Shak'à, la piazza di israele.
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