Oggi presso il centro
Tanweer in Nablus si teneva una conferenza su proposte politiche ed
economiche per la Palestina. Intanto, con somma gioia, il centro si è
riempito in un attimo, non bastavano le sedie, era la prima volta che
lo vedevo così. Relazionavano il dottor Ahmed Katamesh e il Dottor
Yousef Abdul Haq. Il loro due interventi mi sono stati gentilmente
tradotti e, limitandosi nell'introduzione, sono andati al sodo con
due proposte nette: fermare subito i negoziati con israele e
rieleggere al più presto i leader dell'OLP.
Concordo con entrambe le
proposte, ovviamente. Il Dotto Yousef ha altresì nominato i Paesi
esteri che stanno sostenendo la Palestina “la solidarietà si sente
ed è importante il lavoro di BDS”. Io mi auguro che tutte le forze
politiche palestinesi riescano ad organizzare le elezioni dell'OLP,
perchè nessuno al momento li sta rappresentando. Nessuno sta
portando avanti la volontà dei palestinesi, quindi è indispensabile
liberarsi da chi sta facendo politica legalmente o illegalmente
eletto.
I vari interventi
successivi sono stati dal pubblico, purtroppo non avevo la traduzione
e non posso parlarne in merito. Tranne un uomo che ha portato
all'attenzione dei presenti la presenza delle ONG in Palestina e per
le quali alcuni chiedono di non collaborare più con loro (concordo).
Ho chiesto ai presenti,
dal mio piccolo punto di vista, una riflessione su una cosa: ritengo
che la Palestina sia sotto 3 occupazioni (quella del mostro israele,
quella del mostro dell'ANP e la terza è il mostro economico creato
dai primi due mostri). Nei nostri Paesi boicottiamo i prodotti
israeliani, ma l'occupazione economica è un'altra cosa che non si
riduce allo shapoo e ai datteri. Ho fatto l'esempio del muro
dell'apartheid che non è stato sicuramente costruito per un motivo
economico, ma sono altrettanto sicura che se è ancora lì è per un
motivo economico. Pochi palestinesi hanno il permesso per andare a
lavorare in israele, quelli che rimangono qui (di qui dal muro)
rimangono a lavorare per i palestinesi per 2 soldi, senza sicurezza,
senza diritti. Quindi ci guadagna sia israele sia l'autorità
palestinese. L'occupazione economica della Palestina è
l'imperialismo che ha occupato anche i nostri Paesi e, così come da
noi, i palestinesi sono tutti indebitati con le banche. Come fai a
fare la Resistenza se devi pensare a lavorare 20 ore al giorno per
ripagare la banca?
Pertanto ho chiesto se
tutte le forze palestinesi sono in accordo sul fermare il mostro
economico dell'imperialismo.
Sono venuta via con un
po' di speranza oggi da Tanweer, per le due proposte politiche
avanzate e per il numero dei presenti. Ed anche perchè le conferenze
in Palestina sanno di libertà, di caffè che si susseguono, di
sigarette, di dolci offerti e di poter prendere la parola (ho parlato
pure io che non sono palestinese).
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