Pochi giorni fa, come
avevo dato notizia ed immagini, il Dottor Yousef Abdallah è stato
rilasciato da israele. 6 mesi di detenzione amministrativa (cioè
senza accusa di reato né processo) nelle prigioni israeliane; in
pratica un ennesimo rapimento.
La prima volta che
rapirono il Dottore di economia di Nablus, arrivarono di notte in
casa sua i soldati nazisti israeliani. Il Dottore chiese perchè
volevano portarlo via e gli risposero che era pericoloso. Lui
rispose: “io sono pericoloso? Tu hai tutte queste armi, io invece
ho solo la mia mente, la mia matita e il mio quaderno...”.
Ascoltare il Dottore è
sempre musica per le orecchie, per come calibra le parole, per come
con umiltà e sottile ironia tira le sassate di verità.
Quest'intervista è
durata 45 minuti e mi è spiaciuto molto doverla tagliare, ma conosco
i tempi di comunicazione di internet...veloci..avete sempre poco
tempo per ascoltare... Quindi, mando in video alcune pillole
dell'intervista, preziose. Così come per il primo video del Dottore,
non ci sono i sottotitoli, perchè comunque è visto a livello
internazionale. Ma, riporto qui, il contenuto del video e anche altro
che ho tagliato.
Il Dottore inizia con una
ricostruzione storica, spiegando per l'ennesima volta che nel
genocidio del popolo palestinese non vi è traccia di motivazione
religiosa. Questo è l'attacco dell'imperialismo.
Racconta di suo
padre..che aveva un terreno e ci portava le pecore e del suo vicino
di terreno..un ebreo. Si scambiavano i prodotti e le chiaccherate,
erano amici. Perchè era questo il clima qui in Palestina prima che
arrivassero i sionisti: cristiani, ebrei e musulmani vivevano in
armonia fra loro e con la terra.
Un giorno quell'uomo
ebreo disse a suo padre “ho venduto il terreno e me ne vado da qui
perchè stanno arrivando i sionisti, il loro scopo è spazzare via i
palestinesi e questa diventerà la terra dell'inferno”. E se ne
andò dalla Palestina. Era l'anno della Nakba.
Il Dottore parla della
situazione economica in Palestina, di come tutto sia sotto il
controllo israeliano e di come l'Autorità nazionale Palestinese non
abbia autorità. Se devi esportare prodotti devi confrontarti con
israele, se vuoi piantare e coltivare devi confrontarti con israele.
Ci racconta anche del controllo sull'educazione di israele,
attraverso la sua vicenda: “insegnavo all'Al Najah University di
Nablus, l'intelligence israeliana è venuta da me e mi hanno chiesto
di firmare un foglio dove dichiaravo che io non avevo nessuna
relazione con l'OLP. Gli dissi che questa era politica e nelle scuole
non c'è spazio per la politica e gli chiesi se facevano firmare lo
stesso foglio all'università ebraica. Mi risposero che io non mi
trovavo all'università ebraica e che ero palestinese e che loro
applicavano lo stesso trattamento in Giordania e in Egitto. E'
razzismo puro, è persecuzione. Non firmai e mi deportarono in
Giordania per 12 anni. Sono tornato dopo il Trattato di Oslo. In quel
trattato Arafat e company hanno firmato il nulla per la Palestina.
Israele non ha mai rispettato nessuna delle risoluzioni, hanno
scritto tante volte la parola “pace” ma senza metterne il
significato. Non c'è mai scritto cos'è l'Autorità, cos'è la
Sovranità. Nulla. E Mahmuod Abbas si accorge ora, dopo 25 anni, che
è il presidente dell'autorità palestinese, ma che non c'è
autorità. E vuole continuare a parlare, a parlare...Abbiamo un
problema politico, ora, in Palestina: i due leader tirano in due
direzioni. Mahmuod Abbas parla di continuare a parlare, e Hamas
chiama per uno stato islamico. Non siamo nemmeno uno stato, prima
liberiamo la Palestina e poi ci sarà il tempo per vedere se quello
stato può essere socialista o islamico. E per continuare a parlare
faccio un esempio: quando il ministro Abu Ein andò a Turmus
Ayya...c'erano 40 persone con lui. E' questa la forza di Fatah? No,
questo è solo volersi atteggiare che si è contro qualcosa. E' come
dire...io sono contro e resisto, non ce la faccio, ma resisto. Fatah,
Hamas e il PFLP chiamano tutti per liberare la Palestina.”
Bentornato Dottor Yousef.
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