venerdì 14 febbraio 2014

VOGLIAMO LA “PACE”

Sono le 10,00 del mattino del giorno di San Valentino a Kuffr Qaddum quando arrivano i soldati israeliani nel villaggio. Mancano ore per l'inizio della manifestazione, ma loro si presentano sulla strada occupata illegalmente da israele con un megafono e dicono “stop alla violenza, vogliamo la pace”...

Cos'è uno scherzo? Sicuramente un approccio ironico visto che hanno chiuso la strada illegalmente, costruito un insediamento illegale, rapiscono le persone, sparano etc.etc.. Infatti 10 minuti dopo mostrano subito la loro idea di “pace”. Sulla collina si posiziona un cecchino con munizioni vere. Sparano subito una marea di gas lacrimogeni su tutto il villaggio. Sparano rubber bullet (pallottole che hanno solo un sottile strato di gomma, ma sono di ferro). Arriva un primo ferito alle gambe da sparo diretto di bussolotto di gas. Poi ne arriva un altro, questo è grave: gli hanno sparato in testa, dietro, con le rubber bullets ed è privo di sensi. Arriva un terzo ferito, anch'esso da rubber bullets alle gambe (sempre dietro). Poi un quarto, sparo da gas lacrimogeno diretto.
Forse, per il giorno di San Valentino, israele considera questo comportamento la via per la pace.

La risposta dei Palestinesi, invece, è chiara: una fasciatura alla gamba per le ferite meno gravi e si ritorna su quella strada a Resistere.

Nessun commento:

Posta un commento