Maher Saleh ha 47 anni,
di Zawata, Nablus. Padre di 6 figli.
Maher è un paramedico
volontario di Nablus. Quando mi hanno sparato mi ha soccorsa, così
come ha sempre soccorso tante persone ferite durante gli scontri. E'
sempre presente, in mezzo ai gas e ai proiettili che sparano gli
israeliani, nonostante stia lottando da tempo contro un altro mostro:
un tumore.
Sono moltissimi i
palestinesi malati di tumore in Palestina, e poiché sei palestinese,
le cure sono un terno al lotto. Qui in West Bank non ci sono cure, a
volte c'è la radio terapia e un po' di chemio, ma solo quando
israele concede l'ingresso dei materiali. I palestinesi per curarsi
devono correre in Giordania o a Gerusalemme. Succede però, quello
che succede a quasi tutti i palestinesi: israele gli vieta di
lasciare la Palestina. Il finale delle loro storie potete
immaginarlo.
Maher Saleh ha seguito
una terapia presso il Rafhidya Hospital di Nablus, ma non è
sufficiente. Il Rafhdya ha preparato tutta la documentazione che è
stata presentata alla DCO palestinese per far curare Maher a
Gerusalemme presso il Victoria Hospital a spese dell'autorità
nazionale palestinese.
Israele ha rilasciato a
Maher un permesso di 3 mesi per entrare, non in tutta Gerusalemme, ma
solo per recarsi direttamente al Victoria Hospital.
Dopo la prima visita al
Victoria, il medico ha comunicato a Maher che deve essere subito
operato per rimuovere il tumore. Questo tipo di operazione c'è solo
in un altro ospedale di Gerusalemme, il Saint Joseph Hospital.
Dal Victoria Hospital, in
relazione con la DCO, fanno richiesta ad israele per cambiare il
permesso di Maher. L'intervento chirurgico è fissato per venerdì
prossimo.
Due giorni fa Maher mi
telefona e mi dice che israele gli ha negato il permesso.
Allora.... questo non ha
nulla a che vedere con motivi di sicurezza perchè se ti danno il
permesso per entrare a Gerusalemme e recarti in un ospedale, non vedo
come possa diventare pericoloso in un altro ospedale.
Questa è punizione e
tortura di israele verso i palestinesi. La tortura più crudele.
Maher, mi aveva chiesto
al telefono di dare notizia alle organizzazioni per i diritti umani.
Gli ho chiesto di vederci faccia a faccia, perchè non sapevo come
dirglielo che le organizzazioni per i diritti umani se ne sbattono il
cazzo di Maher, di Zahi, dei palestinesi che non hanno futuro.
Gliel'ho detto ieri a
Maher, guardandolo negli occhi, avrei voluto mentirgli, ma non ce
l'ho fatta. Dopo una chiaccherata ci siamo accordati per raccontare
questa storia affinchè più persone la conoscessero.
A Maher Saleh, con tutto
il mio rispetto per la sua grande umanità in un mondo disumano.
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