E' morto il padre di un
mio caro amico. Vi racconto la storia di questa morte, che è una e
non vale sicuramente per tutte le morti; ma che ha aspetti
emblematici oltre che informativi.
Racconto senza pubblicare
nomi delle persone coinvolte né delle strutture.
A dicembre il padre viene
ricoverato in ospedale a Bologna dove viene diagnosticata una grave
malattia celebrale. Non ci sono molte cure per lui, quindi viene
trasferito in una casa di riposo per anziani, sempre a Bologna.
Dopo due mesi di
permanenza (siamo a fine febbraio), il padre ha una forte polmonite,
febbre, difficoltà respiratorie e malfunzionamento renale.
Senza avvisare il figlio,
viene trasferito a Modena. Il figlio viene informato solo dopo il
trasferimento; allarmandosi, ovviamente, perchè aveva abbracciato il
padre solo qualche giorno prima e senza farsene una ragione, visto
che Modena in quel momento era uno degli epicentri covid19 e Bologna
non era al collasso.
Una volta ricoverato a
Modena, gli viene fatto subito il tampone per covid19.
Mentre si aspetta il
risultato, da Bologna chiamano il figlio per sapere se ha notizie da
Modena (pazzesco).
Il tampone da risultato
negativo.
Rimane ricoverato lì per
tutto il mese di marzo dove viene fatto un secondo tampone. Risultato
nuovamente negativo. Continuano a peggiorare le condizioni. (Tenete
conto che ha anche superato i 90 anni).
La scorsa settimana viene
ri-trasferito in un CRA a Bologna, dove è deceduto.
Muore durante la notte,
nel CRA di Bologna; ed il medico di guardia si trova difronte il
classico foglio che gira ora (gli addetti ai lavori lo conosceranno
benissimo).
Sul foglio da firmare, il
medico di guardia, si trova davanti a due caselle:
- il paziente è affetto da covid19?
- Il paziente è sospetto di covid19?
Il medico di guardia ha
scelto di classificarlo come sospetto perchè ha detto che, visto il
quadro clinico, non se la sentiva di escludere il “si”.
Durante la mattinata,
però, cambia tutto. Un altro medico certifica che il deceduto non ha
covid19. Quindi, che accade?
Accade che il figlio si
reca alle pompe funebri per svolgere le attività inerenti; pagando
le 4 mila euro per bara e servizio vario (nessun funerale
ovviamente). Pagherà, altresì, per la cremazione che aveva già
scelto a prescindere.
In caso di decesso con
covid19, invece, non avrebbe pagato nulla perchè avrebbe pagato
tutto il Comune.
La cremazione è nella
normale tempistica (soliti 3 giorni). Quello che non è uguale ai
tempi pre-covid19, è che NON VIENE FATTA L'AUTOPSIA.
Pare, infatti, che poiché
vi sono nuove disposizioni per covid19; non vengano eseguite le
autopsie.
L'altro fatto diverso è
che le ceneri gli verranno consegnate solo a pandemia terminata.
E' una storia sola, di
una sola persona, come ho detto all'inizio. Ma è sufficiente un
“uno” quando è una persona.
Come viene “classificato”
ora, questo paziente? Sintomatico non positivo, con altre
patologie?Deceduto forse con covid19 o forse no? Come si può
stabilire la causa del decesso senza l'autopsia?
Questa non è più
scienza. Questa è politica, disastrosa umanamente oltretutto.
(il fiore che ho messo è
un pensiero per il mio amico)
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