mercoledì 13 marzo 2019

MI CHIAMO MOHAMMED



“Mi chiamo Mohammed,
ho 10 anni, sono palestinese. Vivo a Beit Eil, vicino all'insediamento israeliano Psagot. Qualche giorno fa, i soldati israeliani sono entrati in casa mia di notte. Cercavano mio cugino Mahmuod, ha 19 anni. Ma quando hanno preso Mahmuod, hanno iniziato una contrattazione con la mia famiglia: in cambio del rilascio di Mahmuod, volevano me. E dopo, hanno preso tutti e due. Mi hanno picchiato e puntato la pistola alla schiena. Ci hanno portati in un centro d'investigazione. Per arrivare lì, mi hanno tenuto bendato; poi hanno tolto la benda e mi hanno costretto a guardare il pestaggio a mio cugino Mahmuod. Alcuni soldati lo picchiavano, gli altri cantavano e ballavano attorno a noi. Sono stato rilasciato dopo 11 ore, così che potessi raccontare del pestaggio a mio cugino. Mi sono fatto la pipì addosso, anche perchè non mi hanno permesso di andare in bagno nonostante li implorassi.”

Breve racconto di Mohammed, 10 anni, palestinese. Uno dei tanti... (e quanti ne ho visti così).

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