Ci sono avvenimenti della
vita che non te li togli nemmeno se ti freghi la pelle con la
paglietta di ferro facendo la doccia. Sono questi avvenimenti che
creano la persona. Si esprime ciò che si aveva dentro con violenza.
Alcuni diventano “luce” perchè avevano dentro di sé un lumino,
altri diventano merda perchè dentro di sé avevano solo lo stronzo
di ciò che avevano mangiato. In entrambi i casi, ripeto, si rivelano
con violenza; perchè è violenta la luce che illumina la merda ed è
violenta la merda che cresce e si muove.
Non è che aver subito
stupro e molestie, mi dia adito a parlare, ma fa parte di me, di ciò
che sono; della mia violenza.
Uno stupro è quando la
parte più intima di te viene presa senza il tuo consenso, contro la
tua volontà.
Una molestia sessuale è
quando una tua intimità viene toccata e un tuo muro difensivo viene
passato senza il tuo consenso. E per “intimità” non intendo solo
zone fisiche del corpo, ma anche zone mentali.
Stupro e molestia hanno
due muri che vengono infranti: il corpo e la mente. Se alla molestia
e/o allo stupro cerchi di difenderti con il muro della forza fisica o
con il muro della mente, si innesca un'altra violenza che è quella
dell'inferiorità al mostro che ti sta prendendo.
E' banale ciò che ho
scritto fino a qui? Beh, forse è meglio ribadirlo e mi va di
ribadirlo in questo modo: senza aver mai usato “donna” o “uomo”.
Parto infatti da ciò che
dovrebbe essere ovvio per scrivere il seguito.
(Da “educazione
siberiana”): “ …..... un branco di lupi che erano messi un po’
male perché non mangiavano da parecchio tempo, insomma
attraversavano un brutto periodo. Il vecchio lupo capo branco
tranquillizzava tutti, chiedeva ai suoi compagni di avere pazienza e
aspettare, tanto prima o poi sarebbero passati branchi di cinghiali o
di cervi, e loro avrebbero fatto una caccia ricca e si sarebbero
finalmente riempiti la pancia. Un lupo giovane, però, che non aveva
nessuna voglia di aspettare, si mise a cercare una soluzione rapida
al problema. Decise di uscire dal bosco e di andare a chiedere il
cibo agli uomini. Il vecchio lupo provò a fermarlo, disse che se lui
fosse andato a prendere il cibo dagli uomini sarebbe cambiato e non
sarebbe più stato un lupo. Il giovane lupo non lo prese sul serio,
rispose con cattiveria che per riempire lo stomaco non serviva a
niente seguire regole precise, l’importante era riempirlo. Detto
questo, se ne andò verso il villaggio. Gli uomini lo nutrirono coi
loro avanzi, e ogni volta che il giovane lupo si riempiva lo stomaco
pensava di tornare nel bosco per unirsi agli altri, però poi lo
prendeva il sonno e lui rimandava ogni volta il ritorno, finché non
dimenticò completamente la vita di branco, il piacere della caccia,
l’emozione di dividere la preda con i compagni.
Cominciò ad andare a
caccia con gli uomini, ad aiutare loro anziché i lupi con cui era
nato e cresciuto. Un giorno, durante la caccia, un uomo sparò a un
vecchio lupo che cadde a terra ferito. Il giovane lupo corse verso di
lui per portarlo al suo padrone, e mentre cercava di prenderlo con i
denti si accorse che era il vecchio capo branco. Si vergognò, non
sapeva cosa dirgli. Fu il vecchio lupo a riempire quel silenzio con
le sue ultime parole:
“Ho vissuto la mia vita
da lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli
tante prede, così adesso sto morendo felice. Invece tu vivrai la tua
vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni,
perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia
piena. Sei diventato indegno. Ovunque andrai, tutti ti tratteranno
con disprezzo, non appartieni né al mondo dei lupi né a quello
degli uomini … Così capirai che la fame viene e passa, ma la
dignità una volta persa non torna più”
Una persona che accetta
che il proprio muro venga infranto in cambio di lavoro, successo,
soldi è una persona che sceglie di vendere la propria dignità. E'
una merda. Non è una vittima di stupro e/o molestia. Ha scelto. Si
può pulire i cessi e non fare film, ma si vive con la dignità.
Una persona che compra il
passaggio del muro di quella persona per dargli lavoro, successo,
soldi è una persona che compra la dignità altrui. E' una merda.
Puoi masturbarti, e con gusto, fra le mura di casa tua. Non hai
bisogno di comprare la dignità altrui; questo è un altro tipo di
gusto.
E' inaccettabile che una
merda venga, oggi, venduta come “luce”. Ovviamente anche chi fa
quest'azione di “vendere merda come luce”, è una merda.
Se lasciamo che la merda
si espanda, sarà sempre più difficile vedere la luce.
E' inaccettabile,
pertanto, che venga anche solo presa in considerazione o in
discussione chi ha scelto di farsi toccare, usare, scopare, in cambio
di carriera o altro; ancor di più che venga riconosciuta come
“vittima”.
E' inaccettabile che ci
si indigni e si scenda in piazza per le “donne vittime di aver
scelto” che, in realtà, si stuprano da sole facendosi usare da
bandiere spettacolarizzanti la loro scelta.
“me la son dovuta far
leccare per far carriera”. Questa sarebbe la dignità da portar
come bandiera?
La dignità sta in tutti
quegli uomini e donne (lupi) che hanno scelto di non vendersi, hanno
scelto di vivere alla fame. Tutti quegli uomini e quelle donne che
dicono “no”, tutti i giorni....stringendo i denti, per la fame.
E' dura, sapete?
Ma è senz'altro più
dura per chi, invece, è veramente vittima di stupro/molestia.
Penso a tutti quegli
uomini e donne, che vengono stuprati/e e/o molestati ogni minuto
nella mente e nel corpo; nelle prigioni.
Penso a tutti quegli
uomini e donne, che vengono molestati/e dalle merde che hanno preso
potere.
Penso a tutti quegli
uomini e donne, che hanno urlato “no”, che si sono difesi, che
lottano e picchiano con voce e pugni per continuare a difendersi.
E' dura, sapete?
Oggi, viene smerdato un
uomo che ha allungato le mani su aspiranti attrici che volevano far
carriera (e hanno scelto), per illuminare una donna che fa l'attrice
e che però ha ammazzato i bambini palestinesi (vedi Wonder Woman).
(solo per fare un esempio).
Insomma, oggi,
l'importante è che abbiate la figa e vi propagandiate come vittime.
Uomini e donne vi faranno icona.
Da donna, stuprata,
sparata, rapita, imprigionata, torturata e deportata..il mio
messaggio a chi si è venduto la dignità, a chi ha comprato la
dignità, a chi vende la storia di chi ha venduto e comprato, a chi
scende in piazza per la storia di chi ha venduto e comprato:
“merde, io vi sputo,
con violenza”.
E questo, mi sentivo di
scriverlo, per le vere vittime e per gli eroi che dicono “no” e
che tirano pugni...con violenza.
Ho letto il tuo racconto,parte della tua vita é la tua vita. Nutro ammirazione e rispetto nei tuoi confronti, da vecchio lupo mi riconosco come parte del tuo branco...
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