Scrivo questa piccola
tragedia personale (una delle tante nella mia vita), non per
sputtanare l'agenzia per la quale ho lavorato, ma affinchè sia
d'informazione per chi cerca lavoro all'estero.
In quest'Europa di sta
ceppa siamo in tanti a buttarci nel lavoro stagionale all'estero. La
scorsa estate anch'io ho lasciato i miei piccoli lavoretti bolognesi
per fare la stagione in Spagna (buon stipendio, vitto e alloggio
compreso) in più a lavorare sulla Costa Brava non è male. Forte
anche di un sapere... con una legge del 1975, per i lavoratori che
rimpatriano anche solo dopo pochi giorni (quindi non dipende da
quanto tempo si lavora all'estero), l'I.N.P.S. Paga l'indennità per
rimpatriati che è pari alla disoccupazione, per 6 mesi. La si può
richiedere solo una volta senza essere legati alla durata del lavoro,
dalle volte successive si parte da un minimo di 12 mesi.
Così, sentite altre
esperienze che pur avendo lavorato solo pochi giorni, godono
dell'indennità di disoccupazione, sono intenzionata a fare lo
stesso. Ne ho diritto....
Però mi faccio tutta la
stagione (luglio ed agosto). Nel mentre, mi reco all'ufficio per
l'impiego spagnolo per richiedere il modello U1, che è quello che
richiede l'Inps per liquidare il lavoratore dell'indennità (oltre a
busta paga e contratto).
Lì in Spagna scopro che
l'agenzia interinale che mi ha fatto il contratto ha sede legale in
Lettonia, a Riga e che quindi l'U1 deve essere emesso da là.
Allarmata chiamo l'agenzia e vengo subito tranquillizzata che ci
penseranno loro a richiederlo e farmelo avere.
Finisco la stagione, sono
pronta a rientrare in Italia, ma ancora l'U1 non me lo danno...
Rientro in Italia e il
giorno dopo vado subito all'ufficio di collocamento a Bologna per
fare la D.I.D. (dichiarazione d'immediata disponibilità al lavoro).
Anche questo è un passaggio fondamentale per ricevere l'indennità,
che ho fatto.
Nel frattempo, dopo
ripetute mail e messaggi whatsapp alla mia agenzia, mi mandano un
documento che si chiama A1 (quindi non quello che avevo richiesto).
Li ricontatto chiedendo che cazzo era sta roba che non avevo mai
chiesto.... e mi dicono che mi faranno avere l'U1 entro 30 giorni.
Siamo al 5 settembre. Ok?
Poi, cerco un patronato
che mi presenti la domanda. Porto tutta la documentazione che ho e
anche loro mi dicono che non appena avrò l'U1 di protocollarlo
direttamente all'Inps.
Inizio a massacrare di
mail la mia agenzia senza avere risposta.....
Ad ottobre iniziano a
tornarmi indietro le mail perchè pare non funzioni più l'indirizzo
mail dell'agenzia....
Il 13 ottobre mi
chiama il patronato dicendomi che l'Inps chiedeva l'U1...gli faccio
presente che secondo la legge è l'Inps che deve richiederlo all'ente
estero qualora il lavoratore ne sia sprovvisto, ma mi consigliano di
insistere a chiederlo io all'agenzia che mi ha assunta...
Ri-scrivo alla mia
agenzia, usando altri indirizzi mail, e il “solito” con il quale
ho parlato (sempre per scritto) mi dice che mi ha cercato
telefonicamente proprio il giorno precedente per chiedermi
l'indirizzo per inviarmi via posta l'U1...!???!!
“L'indirizzo”...mi
hanno fatto il contratto di lavoro...ce l'hanno l'indirizzo,
vabbè...gli rispondo e lui mi risponde che è stato inviato per
posta.
Ne sollecito l'invio via
mail per urgenza perchè l'Inps ne ha bisogno subito. E lì parte di
nuovo il silenzio.... Fino a quando mi risponde dandomi un indirizzo
mail della sede dell'agenzia in Lettonia che si sta occupando della
mia richiesta.
Siamo a due settimane
fa.
Le scrivo e mi dice che
si interesserà appena avrà tempo...
Passano i giorni, son
passati mesi e io, nel frattempo, sto terminando i soldini....
ok?????
Arriviamo a lunedì
scorso:
vado
all'Inps a protocollare un ricordo “che come è scritto nel loro
sito nella pagina di questa legge, è l'Inps che chiede l'U1 al paese
estero qualora il lavoratore ne sia sprovvisto”. Protocollo
all'ufficio Inps di Bologna e la tipa che se ne occupa si incazza
perchè dice che non è vero, oltretutto per la Lettonia che non è
convenzionata con l'Italia.
Esco
e controllo le mail sul cellulare (visto che ero lì, magari mi
arrivava l'U1 e lo consegnavo subito...).
E,
trovo l'ennesima doccia fredda di sti stronzi: mail della sede in
Lettonia della mia agenzia che mi riferisce che hanno tentato di
avere l'U1, ma che la prassi è che vada il diretto interessato
nell'ufficio dell'Autorità lettone a chiederlo e pertanto che DOVEVO
ANDARE IO IN LETTONIA ALLO SPORTELLO A RICHIEDERE L'U1.
In
tasca ho le sole 5 euro per tornare con il bus a casa.
Quando
sono sull'autobus e mi viene da piangere, decido di chiamare la mia
ex collega, per aggiornarla...le avevo detto io di come fare a
prendere sti indennità, sicuramente sarà messa come me; ma almeno
ci sfogheremo in due...
La
chiamo, lei è nel Lazio; mi lascia raccontare tutta la storia e alla
fine mi dice “Samà, mi spiace che ti sia andata così...me l'hai
detto tu dell'indennità....ma io l'ho presa, già dal mese scorso,
con i tuoi stessi documenti”.
Sbang!!
Mi suicido?
Chiamo
il patronato (per capire se sono loro che hanno scazzato). Chiamo un
amico di un altro sindacato (per avere un altro parere). Ed entrambi
mi danno la stessa risposta: “sì, in altre regioni liquidano senza
impuntarsi su questo documento, anche perchè la prova del lavoro gli
sarebbe già stata data con contratto, buste paga e A1), ma qui in
Emilia – Romagna fanno così. Non si può fare nulla.
Torno
a casa....e fortuna che non abito al quinto piano....
Faccio
un passo indietro: nel mentre che si aspetta l'indennità, se inizi a
lavorare, la perdi. O meglio, ti verrà data quando rismetterai di
nuovo di lavorare. Quindi, io, da settembre ad oggi...ho rifiutato
dei lavori perchè ero convinta che mi stesse arrivando
l'indennità....
Arriviamo a martedì:
quando scrivo direttamente all'ufficio per l'impiego in Lettonia,
spiegandogli tutta la storia. Questi mi rispondono inviandomi un
modulo di richiesta per l'U1 (in lettone), da rimandare in Lettonia
compilato e firmato e per posta, non via mail.
Lo
stampo, lo compilo (usando google traslate) e lo firmo e glielo mando
via mail per accelleare i tempi e chiedendo gentilmente di
anticiparmelo via mail e i tempi...
Arriviamo a questa
sera: dalla Lettonia mi
rispondono che la mia firma su quel modulo di richiesta potrebbe
essere non autentica e pertanto che aspetteranno il modulo via posta
e che da suo ricevimento passeranno altri 15 giorni più la
spedizione.
Ora:
- l'agenzia per la quale ho lavorato in Spagna ha ovviamente una sede fittizia in Lettonia per non pagare le tasse.
- Mi hanno scritto una marea di balle e non si sono minimamente preoccupati di mettermi in contatto prima con quest'ufficio in Lettonia al quale dovevo richiedere il modulo.
- L'Inps in Emilia Romagna se ne fotte.
- La mia collega... (sono felice per lei che ha preso l'indennità), lei, al quale gliel'avevo detto io e io ….no.
L'agenzia
per la quale ho lavorato si chiama workeurope.eu , mi ha mandato una
mail questa sera dove mi propongono un lavoro in Finlandia......non
so ancora cosa farò, sto messa di piangere.
Che
questa storia insegni una cosa: il primo che sostiene che le persone
non hanno potere, si legga questa storia. Guardate quanto potere
hanno di rovinare la vita ad una persona.
Arriviamo ad ora:
temo ad aprire le mail...tanto sono sicura che non ci sarà nulla di
buono, ma decido di pubblicare l'articolo. Non si sa mai, magari a
qualcuno può servire, o magari a qualcuno viene un'idea di come
fargliela pagare (almeno quello, cazzo).
vivo in emilia speriamo in bene sono appena tornato dalla francia
RispondiEliminaSpettacolo di storia..la gente stà proprio fuori..io sto aspettando dall irlanda, vediamo che succede
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