domenica 18 gennaio 2015

UNA FAVOLA TENTATA IN PALESTINA



Un mese fa Dario Zamperin mi scrive: “è il mio compleanno e il mio desiderio è mandarti dei soldi per la Palestina, perchè io li spenderei in birre, invece lì potrai fare qualcosa per i bambini palestinesi”.
Una donazione non cambia la vita di bambini che vivono sotto occupazione nazista, quindi non sapevo esattamente che cosa fare... Ho chiesto ai bambini del villaggio di Assira che cosa desideravano se Babbo Natale avesse fatto loro un regalo. Tutti hanno risposto che volevano uscire dal villaggio e vedere la Palestina. Già nei workshop aveva constatato che non conoscono nulla della Palestina. Non hanno mai visto Jenin, Betlemme, Ramallah e nemmeno Nablus nonostante siano nell'area di Nablus.
Così abbiamo affittato un bus e li abbiamo portati in gita. Sveglia all'alba e tutti a Sebastya, un sito archeologico di Nablus con rovine romane. I bambini sono esplosi letteralmente dalla felicità. Non era facile avere il controllo su di loro...
Risaliamo sul bus per andare nel centro di Nablus e visitare la fabbrica del sapone. Ma, c'è sempre qualcuno che si presenta per ricordarci dove siamo.
Quando stiamo per uscire dal villaggio il bus si ferma, davanti ci sono 3 jeeps militari israeliane e due long jeeps (quelle per rapire le persone), pieno di soldati con i fucili spianati e passamontagna. Hanno chiuso la strada. I bambini iniziano ad urlare, io urlo a loro che non succederà nulla... Il bus si gira e torna indietro e imbocca una strada alternativa sterrata e piena di curve.
I bambini avevano appena mangiato..e infatti tempo 5 minuti che qualcuno urla. Mi giro..e vedo la piccola Radah che vomita a spruzzo sui maglioni delle amiche. Le passiamo un sacchetto per continuare vomitare. Il sacchetto è pieno, ma la piccola Radah lo tiene con una mano sola e il vomito scorre sul pavimento del bus....
Arriviamo finalmente a Nablus, ma vediamo il piccolo Abdullah con la testa a penzoloni fuori dal finestrino..forse il piccolo Abdullah non sta bene. Infatti ha vomitato pure lui, fuori dal finestrino e sulla fiancata del bus....
Visitiamo la fabbrica del sapone e poi portiamo i bambini in un parco giochi di Nablus, e lì sfogano tutte le energie.
E' stato bellissimo vederli felici, vederli “vedere” qualcosa di nuovo e diverso dalle pietre del loro villaggio. Abbiamo altresì costruito questa giornata non solo come “gita”, ma come workshop. I bambini sono divisi in tre gruppi che oggi hanno raccolto foto, video e appunti. Ogni gruppo scriverà un report documentato da foto e video, lavoreremo assieme a loro per insegnarli come editare un video e il resto.
E' una favola la giornata di oggi, peccato quei soldati nazisti che hanno chiuso la strada e spaventato i bambini... credetemi, non c'era nessun motivo per chiuderci la strada se non tortura psicologica.


Grazie Dario Zamperin, hai vent'anni appena compiuti, ma hai fatto una cosa grande. Grazie.

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