sabato 6 luglio 2013
NON SPARATE SUI BAMBINI
Al villaggio beduino di Anata a Gerusalemme eravamo andati su segnalazione di una giornalista italiana. Tutti i venerdì c'è una manifestazione improvvisata di una decina di palestinesi del villaggio. Quando arrivano i soldati per rispondere alla Resistenza palestinese, lo scontro avviene proprio nel villaggio beduino, sparando su e fra le tende. Tende piene di bambini.
Siamo andati lì per presidiare il villaggio con l'intento di fermare i soldati nello sparare in quel punto. Il tutto è iniziato verso le 15,30, noi stavamo già presidiando il villaggio dalle 11,00.Abbiamo messo uno striscione all'inizio del villaggio con scritto "international solidarity".
Quando l'esercito ha iniziato a sparare verso il villaggio, abbiamo usato il megafono per dirgli di non sparare lì, che eravamo internazionali e che nel villaggio c'erano molti bambini.
Quando i soldati c'hanno visti hanno avuto un attimo di smarrimento/incazzatura....Poi hanno pronunciato la parola "GO!", ma non ci siamo spostati. Sono venuti verso di noi (ed è stato il momento peggiore), hanno attraversato il villaggio senza sparare e hanno raggiunto il muro dell'apartheid. E hanno sparato da lì. La sparatoria è durata fino alle 19,30, ma nemmeno un gas lacrimogeno è stato tirato sulle tende beduine.
Alle 19,30 siamo andati a salutare gli abitanti del villaggio. Eravamo esausti. Erano riuniti per la cena, erano felici e sorridenti. E' stato bellissimo verderli sorridere.
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