mercoledì 18 marzo 2020

CORONAVIRUS, OVVERO IL TERRORISMO (parte terza)




Mentre siamo tutti qui a pettinar le bambole e a smacchiare i giaguari, non mi costa nulla cercare di ricostruire la storia dei movimenti del virus, attenendomi a documenti oggettivi. Arrivati a questo punto non serve a nulla sapere chi è l'assassino (forse), ma almeno aiuta a non perdere la lucidità affidandosi a balle divulgate con titoloni. O forse aiuterà, in seguito.

Tutto quello che segue è pubblicato sul sito del W.H.O. (l'OMS internazionale).

  • 20 gennaio 2020. Primo report del WHO sul coronavirus. Il report parte dalla data del 31 dicembre 2019 quando viene segnalato il primo caso di coronavirus a Wuhan in Cina. Segue riportando i casi successivi fino al 20 gennaio. In quel periodo (inizio del focolaio) i casi erano: 278 in Cina, 2 in Thailandia, 1 in Giappone, e 1 in Corea. Di questi casi, 6 sono morti a Wuhan.
  • 21 e 22 gennaio. WHO riporta i dati del coronavirus in Cina, Thailandia, Corea e Giappone.
  • 23 gennaio. Ecco la new entry: come si vede dalla mappa del WHO, si riporta sì la situazione del focolaio, ma c'è un cittadino americano che ha contratto il coronavirus ed è già negli Stati Uniti.
  • 24 gennaio. Report dei casi in Cina che aumentano e muoiono. C'è sempre il cittadino americano come unico caso esterno.
  • 25 gennaio. WHO riporta la situazione in Cina e: 2 casi negli Stati Uniti e 3 in Francia.
  • 26 gennaio. WHO riporta la situazione in Cina e: 2 casi negli Stati Uniti, 3 in Francia e 4 in Australia.
  • 27 gennaio. WHO riporta la situazione in Cina e: 2 casi negli Stati Uniti, 3 in Francia, 4 in Australia e 1 in Canada.
  • 28 gennaio. Oltre ai dati già riportati fino ad ora, si aggiunge il contagio anche in Germania.
  • 29 gennaio. Oltre ai dati già riportati fino ad ora, si aggiunge il contagio anche negli Emirati Arabi.
  • 30 gennaio. Oltre ai dati già riportati fino ad ora, si aggiunge il contagio anche in Finlandia.


Quindi, fino a qui, oltre al focolaio in Cina (Thailandia, Corea, Giappone) riportato fin dall'inizio; i Paesi coinvolti sono gli Stati Uniti, l'Australia, il Canada, la Germania, gli Emirati Arabi e la Finlandia. Fino a questo momento il WHO aveva allertato parlando di “rischio elevato” per la Cina e “rischio moderato” per la situazione globale.
E da qui in poi, riguarda proprio noi e tutto cambia...

-31 gennaio. Oltre ai dati già riportati (e con numero in crescita) fino ad ora, si aggiunge il contagio in Italia con due casi.
  • 1 febbraio. Oltre ai dati già riportati, si aggiungono Russia (2 contagiati), Spagna (un contagiato) e Svezia (un contagiato).
  • 2 febbraio. Si aggiunge l'Inghilterra con un contagiato. Primo decesso fuori dalla Cina, è alle Filippine.
  • 3 febbraio. Aumentano i contagiati in Germania e negli Stati Uniti. In Italia siamo sempre a due casi.
  • 4 febbraio. Il WHO comunica il rischio “alto” per tutto il mondo e “molto alto” per la Cina.
  • 5 febbraio. Ai Paesi contagiati si aggiungono Belgio e India. In Italia siamo sempre a due casi.
  • 7 febbraio. Situazione dei Paesi contagiati identica. In Italia si sale a 3 contagiati. Siamo sempre ad un solo morto al di fuori della Cina (quello nelle Filippine).
  • 9 febbraio. Stessa situazione mondiale. In Cina si è arrivati a 812 morti, 37.251 contagiati.
  • 10 febbraio. Stessa situazione nel mondo ed in Italia. In Germania i contagi sono saliti a 14 e negli Stati Uniti a 12.
  • 12 febbraio. Stessa situazione nel mondo ed in Italia. In Cina i morti sono 1.114.
  • 13 febbraio. Alcuni partecipanti ad una conferenza a Singapore ed un'altra conferenza in Francia, sono positivi al Coronavirus. (Entrambe le conferenze si erano tenute a fine gennaio). La situazione in Italia è sempre la stessa. Non ci sono altri decessi fuori dalla Cina.
  • 14 febbraio. Nessun nuovo Paese. C'è il secondo morto fuori dalla Cina, è in Giappone, e non era stato in Cina.
  • 15 febbraio. Un contagiato in Egitto.
  • 16 febbraio. Un morto in Francia, ma si trattava di un turista cinese.
  • 20 febbraio. In Iran muoiono due persone che avevano il coronavirus. Quindi, in questa data è arrivato il contagio in Iran e le due persone sono morte.
  • 22 febbraio. Il coronavirus arriva in Palestina e Libano. In Italia il numero dei contagi sale a 9. In Iran ci altri due decessi. In totale ci sono 11 decessi fuori dalla Cina.
  • 23 febbraio. In Italia il numero dei contagiati sale a 76 e ci sono due decessi; esce il primo decreto legge riguardante il virus. In Corea con 602 contagiati, ci sono 8 decessi.
  • 24 febbraio. Il coronavirus arriva in Kuwait. In Italia ci sono 124 contagiati.
  • 25 febbraio. Il coronavirus arriva in Afghanistan, Bahrain, Iraq ed Oman. In Italia siamo a 229 contagiati e 6 morti.
  • 26 febbraio. Il coronavirus arriva in Algeria, Austria, Croazia e Svizzera. E' il primo giorno dove il report dei contagi è più alto fuori dalla Cina che dentro la Cina. In Italia 322 contagiati e 11 morti.
  • 27 febbraio. Il coronavirus arriva in altri 9 Paesi: Brasile, Danimarca, Estonia, Georgia, Grecia, Norvegia, Pakistan, Romania, e Macedonia. La Cina ha 2747 morti e e 78630 contagiati. In Italia ci sono 400 contagiati e 12 decessi. In Iran 141 contagiati e 22 morti.
  • 28 febbraio. Il Coronavirus arriva in altri 5 Paesi: Bielorussia, Lituania, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Nigeria. Il WHO dichiara il “livello rischio molto alto” in tutto mondo. In Italia ci sono 650 contagiati e 17 morti. Fuori dalla Cina i morti sono arrivati a 67.
  • 29 febbraio. Il coronavirus arriva in Messico e San Marino. In Italia 888 contagiati e 21 decessi.
  • 1 marzo. Il coronavirus arriva in altri 5 Paesi: Azerbaijan, Ecuador, Irlanda, Monaco e Quatar. In Italia si arriva a 1128 contagiati e 29 decessi. In Iran 593 contagiati e 43 decessi.
  • 2 marzo. Il coronavirus arriva in altri 6 Paesi: Armenia, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Lussemburgo, Indonesia, Islanda. In Italia 1689 contagi e 35 decessi. In Iran 978 contagi e 54 decessi. La WHO manda una delegazione in Iran per capire il contagio. Siamo a 122 decessi nel mondo fuori dalla Cina.
  • 3 marzo. Il coronavirus arriva in altri 8 Paesi: Andorra, Giordania, Lettonia, Marocco, Portogallo, Arabia Saudita, Senegal e Tunisia. Italia 2036 contagi e 52 decessi. Francia e Germania sono sotto ai 200 contagi, gli Stati Uniti hanno 64 contagiati e due decessi, l'Australia 33 contagi ed un decesso (ricordo che questi Paesi sono stati fra i primi contagiati). In Iran 1502 contagi e 66 decessi.
  • 4 marzo. Il coronavirus arriva in altri 4 Paesi: Argentina, Chile, Polonia e Ukraina. Italia 2502 contagi e 80 decessi. Negli Stati Uniti 108 contagi e 6 decessi.
  • 5 marzo. Altri 5 Paesi son contagiati: Bosnia e Erzegovina, Gibilterra, Ungheria, Slovenia e Palestina (West Bank). In Italia 3089 contagi e 107 decessi. I morti fuori dalla Cina salgono a 266.
  • 6 marzo. Il coronoavirus arriva in altri 4 Paesi: Bhutan, Camerun, Serbia e Sud Africa. Italia 3858 contagiati e 148 decessi. Iran 3513 contagiati e 107 decessi.
  • 7 marzo. Il coronavirus arriva in altri 5 Paesi: Colombia, Vaticano, Perù, Serbia e Togo. In Italia 4636 contagi e 197 decessi. In Iran 4747 contagi e 124 decessi. Il Canada (uno dei primi ad essere contagiato) ha 51 contagi e zero decessi.
  • 8 marzo. Il coronavirus arriva in altri 8 Paesi: Bulgaria, Costa Rica, Isole Faroe, Guiana Francese, Maldive, Malta, Martinica, Moldavia. In Italia 5883 contagi e 234 decessi. In Germania 795 contagi e zero decessi. Siamo a 484 decessi fuori dalla Cina.
  • 9 marzo. Il coronavirus arriva in altri 3 Paesi: Bangladesh, Albania e Paraguay. Diminuiscono contagi e decessi in Cina e Corea. In Italia 7375 contagi e 366 decessi.
  • 10 marzo. Il coronavirus arriva in altri 5 Paesi: Brunei, Mongolia, Cipro, Panama e Guernsey. In Italia 9172 contagi e 463 decessi. In Iran 7161 contagi e 237 decessi.
  • 11 marzo. Il coronavirus arriva in altri 4 Paesi: Bolivia, Giamaica, Burkina Faso e Congo. In Italia 10.149 contagi e 631 decessi. In Iran 8.042 contagi e 291 decessi.
  • 12 marzo. Il coronavirus arriva in altri 4 Paesi: Polinesia Francese, Turchia, Honduras e Costa D'avorio. In Italia 12.462 contagi e 827 decessi. Francia e Spagna hanno superato i 2.000 contagi. In Iran 9.000 contagi e 354 decessi.
  • 13 marzo. Il coronavirus arriva in altri 5 Paesi: Jersey, Reunion, Saint Vincent, Cuba e Guyana. In Italia 15.113 contagi e 1.016 decessi. In Iran 10.075 contagi e 429 decessi.
  • 14 marzo. Il coronavirus arriva in altri 12 Paesi e siccome iniziano ad essere tanti e anche il WHO è stanco, non vengono nemmeno riportati i nomi dei Paesi. Un dato singolare: in Nepal dall'inizio del focolaio c'è stato un contagiato e sono passati 50 giorni da quel report; si è fermato così. In Italia 17.660 contagi e 1268 decessi.
  • 15 marzo. Il coronavirus arriva in altri 9 Paesi situati in Africa, Europa e Stati Uniti. In Italia 21.157 contagi e 1.441 decessi.
  • 16 marzo. Il coronavirus arriva in altri 4 Paesi sempre nelle aree del giorno precedente. In Italia 24.747 contagi e 1.809 decessi. In Iran 14.991 contagi e 853 decessi.
  • 17 marzo. Il coronavirus arriva in altri 8 Paesi: Tanzania, Liberia, Benin, Isole Vergini, Aruba, Bahamas, Somalia e Guam. In Italia ci sono 27.980 contagi e 2.503 decessi.



Questo qui sopra è un cazzo di bollettino di guerra.

Come scrissi nel primo articolo: covid 19 è un prodotto, detto meglio... una bomba.

Fa e farà danni enormi dove la sanità pubblica non funziona. Fa e farà danni economici e psicologici enormi. E' la realtà della guerra e solo in alcuni Paesi sono preparati, perchè la stanno già vivendo da anni.

Mi correggo, invece, su un'ipotesi fatta (sempre nel primo articolo). Ipotizzavo che fosse accaduto in Italia per come avevano reagito gli italiani...
Oggi, che c'è l'identico protocollo nella maggior parte del mondo, si hanno le stesse reazioni. Quindi, non credo abbiamo nulla da rimproverarci; se non di essere umani (come tutti)
Credo, invece, riguardando questi dati e confrontandoli con le singole storie nei singoli Paesi (cioè come sia arrivato il primo contagio in ogni zona); che l'Italia sia stata “vittima” di essere il centro del turismo in Europa e, quindi, il centro di “movimenti” da e per tutto il mondo.
Come potete notare dai dati, l'impennata dei Paesi contagiati è dal 28 febbraio in poi. In quei giorni, la maggior parte delle persone che si trovavano fuori dal proprio Paese (per lavoro o per altro), si sono affrettati a rientrare, forse portando con sé il virus. Quest'ultima, se non è così, allora è stato perfettamente seminato in tutto il mondo.

Quest'ultimo articolo si basa sui dati ufficiali pubblicati dall'WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità in inglese).


Dedicato a chi perde la vita, il lavoro, la casa, la lucidità. Insomma, alle vittime.

Segue 4 parte....






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