Sono giorni che penso se
scriverlo o no, soprattutto pensando se serva scriverlo o no.
Sicuramente quest'articolo mi farà passare per pazza per molti, ad
altri starò semplicemente sulle balle; nessun apprezzamento
pertanto. Ma, da ore, sto pensando ai 7 prigionieri morti nelle
carceri in Italia ed a tutti quelli che si impiccheranno nei prossimi
mesi perchè non hanno più un lavoro, una casa ed i soldi per
mangiare. Ovvero, sto pensando alle vittime che ci sono e ci saranno.
Per le vittime, devo
scrivere.
Il numero dei decessi da
coronavirus, è tutt'oggi più basso del numero dei decessi (nella
stessa fascia d'età e con patologie) dei morti a seguito di
un'influenza.
Molte città d'Italia non
hanno avuto contagi (seppur è ridicolo usare il concetto di
contagiati perchè i tamponi vengono eseguiti solamente su un
bassissimo numero di persone, non come se ci fosse un'epidemia). In
parecchie città non vi è stato alcun decesso.
Eppure, oggi, viviamo in
un clima di guerra:
zona rossa
 
vietato il movimento
 
locali chiusi con
 orari da coprifuoco 
 
 
supermercati presi
 d'assalto
 
scuole chiuse
 
palestre,
 piscine,musei, luoghi di aggregazione chiusi
 
paura del prossimo
 
territorio
 militarizzato
 
Partendo dal principio
che, per me, è fin troppo evidente che non c'è nessuna
epidemia/pandemia mortale; mi sono chiesta quale sia lo scopo di
tutto questo, considerando l'enorme danno creato.
Conoscendo la vita nei
Paesi in guerra, leggendo varie fonti e confrontandomi con altre
persone che guardano all'Italia allibiti; sono arrivata a questi
parziali ipotetici obiettivi:
azzeramento
 dell'economia di un Paese per guadagno nella sua ricostruzione (vedi
 post terremoto, dove la protezione civile rideva)
 
esperimento di
 controllo sociale
 
esperimento di
 controllo dei movimenti
 
esercitazione
 militare (Defender Europe 20)
 
incremento dell'
 e-commerce e di metodi di studio via internet
 
lavoro sul DNA
 
finanziamenti alla
 sanità pubblica e nuove assunzioni (era troppo al collasso)
 
limitazione
 all'inquinamento dell'aria
 
Chi ha creato questo
prodotto è un mostro geniale; uno con i contro-coglioni. Non lo
rispetto, ma devo riconoscere la sua furbizia. Ha, dapprima, lanciato
un vero virus in Cina per massacrarli economicamente e ha poi voluto
vedere in quale altro Paese si poteva “vendere” il prodotto. E,
mi spiace doverlo dire, ma solo gli italiani hanno reagito con panico
e paura nei primi giorni. La Germania, la Francia, la Spagna non se
la sono bevuta. Vietare gli aggregamenti, la cultura, l'educazione, i
movimenti.... non sono provvedimenti, ma metodi del periodo fascista
e metodo che ho già conosciuto in Palestina.
E' un'arma di guerra e,
come tutte le armi, quando si lancia, fa dei danni. Oltre al danno
economico ci sono delle vittime come ho già accennato all'inizio:
Chi ha applicato il
prodotto coronavirus in Italia sono:
i media
 
il governo
 
la protezione civile
 
Escludo i medici, per il
momento, perchè c'è stato chi fin dall'inizio urlava la verità ed,
in ogni caso, si sono adeguati a fronteggiare il tutto. Ringrazio fin
d'ora, chi ha urlato la verità (anche i giornalisti ai quali è
stata censurata).
Ai responsabili, invece,
va quanto segue:
Premesso che:
nel mese di febbraio
 2020, a seguito della pandemia scoppiata in Cina, i media italiani
 hanno gridato alla pandemia in Italia
 
A seguito del primo
 punto venivano chiuse scuole ed atenei
 
A fine
 febbraio/inizio marzo le notizie divulgate dai media continuavano, e
 venivano, altresì,  dichiarate “zone rosse” la Lombardia e
 alcune città in altre regioni
 
Il 10 marzo veniva
 dichiarata “zona rossa” l'Italia intera
 
i numeri di
 contagiati e di decessi venivano dichiarati dalla Protezione Civile
 
Premesso, in breve, tutto
quanto sopra citato, parrebbe che:
parte dei decessi
 divulgati dai media e protezione civile (ancora prima delle
 autopsie) sia stata, poi, smentita
 
notizie di autobus
 fermati, treni in ritardo o cancellati a causa dei tamponi per
 coronavirus, siano state false
 
ad oggi, i decessi
 citati, non siano per coronavirus, ma per l'aggravarsi di situazioni
 patologiche già gravi compromesse dal virus come con una qualsiasi
 influenza
 
quanto messo in atto
 da voi tutti, avrebbe generato panico, paure, psicosi nella
 popolazione in Italia e gravissimo danno economico
 
in data 09 marzo,
 nelle prigioni italiane, sono scoppiate rivolte per la cancellazione
 dei colloqui con i parenti e sono morte 7 persone
 
la struttura
 sanitaria italiana non è attrezzata né preparata a fronteggiare
 una pandemia
 
Premesso tutto ciò,
VI DIFFIDO
dal continuare a prendere
per il culo la popolazione in Italia, dal tenere l'intero territorio
sotto controllo militare e, altresì, dal continuare a farci fare la
figura del “paese delle banane”
Samantha Comizzoli
Concludo con due
storielle di questo periodo; immagino che anche voi che leggete ne
avrete tante, ma voglio concludere con un sorriso...
una persona a me
 cara, disabile al 100% per problemi mentali è stata dal suo medico
 questa settimana. Il medico le ha chiesto “signora, come l'ha
 presa questa storia del coronavirus?”, risposta della paziente,
 anche anziana: “dottore, non ho cambiato una virgola della mia
 vita”, il medico: “bene, brava, le diminuisco gli psicofarmaci”.
 
Quando settimana
 scorsa sono arrivata a Bologna, sono andata al pronto soccorso per
 quel problema di salute che ho (fuoco di sant'antonio di continuo).
 Mi hanno dato il codice verde. Avevo davanti 7 persone e dovevo
 aspettare 249 minuti. Dopo un'ora e mezza che aspettavo, avevo
 sempre davanti 7 persone e avevo sempre 249 minuti perchè
 arrivavano persone in codice rosso e, ovviamente, passavano davanti.
 Così ho deciso di andarmene, ma volevo avvisare al triage e mi sono
 rimessa in coda. Davanti a me ci sono due pazienti sulle barelle in
 codice rosso che stanno facendo l'accettazione ed un ragazzo . Il
 ragazzo  lamenta di avere la febbre alta e fatica a respirare. Si
 ferma tutto con la frase “colleghi, parte il protocollo, dobbiamo
 vestirci”. Il protocollo era, come avrete capito, quello per il
 coronavirus. Il “vestirsi”, nella sanità pubblica italiana era
 semplicemente mettersi il camice verde, il cappellino verde ed i
 calzari.....come in sala operatoria; perchè non hanno altro. Nel
 frattempo, i due moribondi sulle barelle, vengono abbandonati ed al
 ragazzo  vengono dati la mascherina ed i guanti. 
 
 
 
Noi, siamo sempre lì in
 fila, dietro di lui. A quel punto mi è uscita la frase “scusate,
 se lui avesse il coronavirus, noi che siamo qui vicino a
 lui....siamo gli stronzi che se lo prendono?”. Ho lasciato il
 pronto soccorso senza avvisare. Amen.
p.s.: al primo checkpoint
che mi fermano, mi metto la kheffia sulla faccia e tiro le pietre (ci
sono già passata altrove).
Dedicato a tutti coloro
che stanno perdendo la vita, il lavoro, la casa. Insomma, alle
vittime.