venerdì 9 giugno 2017

DIETRO, DENTRO E DAVANTI LO SCIOPERO DEI PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI



Non so quanti di voi sanno come si sta dopo aver subito una violenza. Hai in mente solo la parola “no” e non vuoi vedere più il mondo.
E' da dieci giorni che sto così; da quando la moglie di Barghuti è andata alla tenda a Ramallah e ha annunciato lo stop dello sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi. Era il 41° giorno, primo giorno di Ramadam.
Ho pensato e ripensato se scrivere o no quest'articolo.. e su come scriverlo per omaggiare l'atto di estremo eroismo dei 1559 prigionieri politici in sciopero della fame (poi, a fine articolo, capirete perchè scrivo 1559 e non 1600).
Ho aspettato e con me hanno aspettato i palestinesi, che arrivassero altre comunicazioni in merito. Purtroppo è arrivata solo la realtà, violenta, orrenda..da dire “no”. Un palestinese, l'altro ieri mi ha detto “scrivilo, il tuo pensiero è giusto”.
Così scrivo quest'articolo, per omaggiare i prigionieri politici, ed anche per un altro motivo che scriverò dopo.
Ufficialmente lo sciopero della fame dei prigionieri politici palestinesi è stato indetto da Barghuti, leader di Fatah in pirgione. E voi tutti avete postato la notizia e gli aggiornamenti. Ecco, iniziamo da qui..da com'è iniziato...:
Barghuti lancia lo sciopero della fame ed invita i prigionieri a seguirlo. I prigionieri politici gli hanno risposto “no, perchè tu non sei il leader dei prigionieri politici e perchè ci sono comitati dei prigionieri politici che organizzano queste azioni”. Una volta che i vari comitati si sono sentiti con i prigionieri politici, quest'ultimi hanno deciso di scioperare, ma per i cazzi loro, per la loro situazione e non per seguire Barghuti. (Tanto che ci sono ancora prigionieri in sciopero della fame, oggi, e nessuno ne parla).
Motivazioni e scopi dello sciopero:
  • la maggior parte dei prigionieri politici palestinesi vive praticamente in 41 bis. (non possono telefonare né vedere i parenti)
  • Le cure mediche sono diminuite od addirittura eliminate
  • molti di loro sono messi in celle dove non vedono mai la luce del sole
  • moltissimi sono in detenzione amministrativa e non vengono rilasciati allo scadere della pena.
  • E (punto fondamentale per capire quello che dirò): è stata soppressa la seconda visita con i parenti. Attenzione a questo punto! Questa visita non è stata soppressa dagli israeliani, ma dalla CROCE ROSSA INTERNAZIONALE. Da qui vengono le motivazioni dei presidi caricati, davanti alle sedi della Croce Rossa, da parte della polizia palestinese; proprio perchè si dava visibilità a questo punto.
Ora, cosa accade? Accade, appunto, che la moglie di Barghuti annuncia che israele ha accolto le richieste dei prigionieri politici in sciopero della fame e questo, quindi, si ferma. E' falso.
L'unico punto ristabilito è proprio quest'ultimo: è stata ripristinata la seconda visita dei parenti, che però era stata annullata dalla Croce Rossa, non da israele! Il resto richiesto? Il resto è in “trattativa”.
Tutto quello che vi ho scritto fino ad ora era il “dentro”, ora passo al “dietro”; che è orribile.

Barghuti ha lanciato lo sciopero della fame per fare la “volata in politica”. E qui i suoi sostenitori diranno..”ma figuriamoci, le solite accuse, perchè? Tanto è in prigione...”. Sì, certo, ai pro-pal la potete raccontare....io ho aspettato le notizie ufficiose delle strade in Palestina. Ed è questa:

Barghuti sarà presto libero. Verrà rilasciato con lo scambio dei prigionieri che Hamas ha a Gaza (i soldati presi durante il bombardamento a Gaza nel 2014, quando io ero là). La liberazione di Barghuti è appoggiata, quindi, da Hamas e anche da israele. I prigionieri politici palestinesi che hanno fatto lo sciopero della fame per 40 giorni e che stanno morendo, ora, lo sapevano. E' anche per questo che hanno fatto questa scelta: “noi scioperiamo, rischiamo di crepare, per noi, per noi prigionieri, non per te, Barghuti, non ci facciamo usare da te”.
La stima che io provo per questi prigionieri politici non ha misura, così come lo schifo che provo per Barghuti e per i membri di Fatah che hanno sostenuto questa porcata. I prigionieri politici palestinesi sono la linea rossa che non si doveva valicare; questo teatrino politico l'ha oltrepassata ed è una violenza che non ha pari ai miei occhi. Li conosco i “teatrini politici” fatti giù in Palestina, tutti. E voi, voi che mi avete attaccata più volte, sapete che li conosco (questa è una delle motivazioni per aver fatto il dossier... “screditiamola prima, prima che parli, prima che riporti anche a Barnard e ad Atzmon...screditiamoli tutti e tre, così se e quando parlerà..gli daranno della pazza”).

Ed ecco il “davanti”...
Avrete Barghuti libero, avrete il vostro cazzo di “Stato di Palestina”. Io avrò la coscienza pulita per aver fatto qualcosa per i prigionieri politici palestinesi: ho scritto la verità.

In questo momento Mohammed Al Qeeq (anche lui vi siete dimenticati), sta ancora in prigionia....e le sue condizioni di salute sono peggiorate.
In questo momento, ci sono ancora prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame.
In questo momento, i prigionieri politici palestinesi che hanno scioperato, sono in pericolo di vita.
Durante quei 40 giorni, sono morti palestinesi che da fuori sostenevano i prigionieri...alcuni di loro avevano 15 e 16 anni...
Vi rendete conto di quale linea rossa sia stata oltrepassata?? La capite la violenza?

Erano 1559 in sciopero della fame. Non si sono fatti prendere per il culo da Barghuti. Bravi!

Voi, che leggete e postate notizie su di loro...siate almeno una loro unghia: non fatevi prendere per il culo.


p.s: la foto è di Saed, di Nablus, 38 giorni di sciopero della fame...

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