30 giorni di blocco
account su facebook e ieri sera sono ritornata a postare. Chi mi ha
bloccata non può immaginare il dispiacere e la preoccupazione che
m'ha dato... :)
Ripeto che per me
facebook è un mezzo per mandare un messaggio/articolo/foto/video
GRATIS e centinaia di contatti in modo veloce. Nulla di più. Quindi,
appunto, immaginate... è come non aver ricaricato il telefono....
Ma:
il blocco di 30 giorni mi
ha anche permesso di non ricevere cagamenti di cazzi, che invece ho
trovato tutti assieme oggi.
In questa società per
star bene devi essere “non reperibile”. Poco per volta, poi,
scrivo uno per uno visto che è roba pubblica.
Intanto iniziamo con
questo che precede una notizia che volevo dare...
Mi scrive a metà
settembre un tizio che aveva acquistato il mio calendario a gennaio.
Gliene ho spediti 3 perchè continuava a dirmi che non li aveva
ricevuti (ogni volta). Poi, quando gli chiesi di verificare in posta
(a febbraio) è seguito il silenzio; fino ad oggi che mi rinfaccia le
20 euro e il calendario non ricevuto...
Della serie “ci
prendiamo per il culo?”. Ed oltretutto.. vorrei far notare lo
spirito con il quale era nato quel calendario, supportare il mio
lavoro. Alcuni di voi mi donarono anche di più di 20 euro e mi
scrissero “lascia stare, non mandarmelo, è per supportare te”.
Tutti, davvero tutti l'hanno ricevuto. Qualora le poste italiane
l'hanno perso, l'ho rimandato rimettendoci dei miei soldi.
Ma, questo qui, mi scrive
e rompe il cazzo che rivuole indietro le 20 euro.... Che splendida
società di attivisti di sta minchia.
Ok, come dicevo, era solo
per anticipare la notizia che anche quest'anno faccio un calendario
sulla Palestina, un po' particolare però.
Non sono più in
Palestina da un anno e mezzo perchè rapita e deportata, quindi non
posso aver fatto foto attuali. C'è però una giornalista, Donna, che
durante quest'anno ha scattato foto senza mai divulgarle con questo
pensiero “sono per te Sam, te le dono, affinchè tu possa farne un
calendario”.
Siccome abbiamo pensato
entrambe che quest'anno qualche ong o altro scoppiazzerà l'idea e
farà un calendario sulla Palestina; le foto hanno un tema
particolare che si può avere solo si si sta in mezzo agli scontri
tutti i giorni. Il calendario 2017 è, infatti, dedicato agli SHABAB.
Lei mi ha donato le foto,
ma io voglio riconoscerle il lavoro, quindi il ricavato lo dividerò
con lei.
Inizia oggi, quindi, la
prenotazione del calendario “SHABAB 2017”. Per i calendari
funziona come l'hanno scorso: non posso anticipare i soldi, quindi li
ordino sul venduto. Chi lo vuole mi contatta o su facebook o via mail
(soprattutto nel caso mi chiudano l'account di nuovo
samanthacomizzoli@yahoo.it)
e poi gli darò le coordinate. Costo, come l'anno scorso, 20 euro.
Vi assicuro che le foto
sono spettacolari, soprattutto l'ultima che da un messaggio preciso
da far scendere le lacrime.
Avanti con le
prenotazioni, quindi, e che siano un altro dito in culo ai sionisti!
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