La scorsa settimana mi è
stato notificato un decreto penale nei miei confronti, emesso il
30/12/2015. Si riferisce alla querela della CMC di Ravenna per
una mia dichiarazione/articolo di 4 anni fa ove dicevo che la
cooperativa rossa aveva fornito il cemento per il muro dell'apartheid
costruito in Palestina.
Che casualità, proprio
dopo che sono tornata in Italia e dopo 4 anni di silenzio....
Il decreto penale
consiste nel fatto di darmi l'opportunità di pagare la condanna
minima per la diffamazione quantificata in mille euro per evitare il
processo.
Ho deciso, assieme al mio
avvocato Vainer Burani, di fare opposizione al decreto penale e
pertanto di andare a processo.
Non ci vado per
difendermi e provare la mia innocenza. Vado a processo perchè
qualunque sia il giudizio del giudice, è il giudizio di una persona
e di una società. Non temo il giudizio perchè sono stata già
giudicata da questa società molte volte; non temo la prigione perchè
ho già avuto la prigionia per mano israeliana; non temo la tortura
perchè ne ho già avuta per mano dei carcerieri israeliani; non temo
che mi sparino perchè mi hanno già sparato; non temo che brucino il
mio nome perchè l'hanno già fatto; non temo la morte perchè sarò
morta e non avrò nulla di cui preoccuparmi.
Quindi, non avendo nulla
da temere o da perdere, vado a processo con tranquillità e lottando
sempre fino alla fine per affermare Libertà, Verità e Giustizia.
Con questo spirito, e con molta più conoscenza della Palestina e del
mostro, faccio opposizione e vado a processo (quando sarà).
In fondo, pensate, Gesù
Cristo fu giudicato colpevole da giudici e società e fu torturato ed
ucciso in croce. Figuriamoci gli esseri, con assolutamente non pari
significato, che gli sono seguiti.....
E pensate, altresì, ad
oggi, a ciò che conosciamo: “siamo tutti figli di israele” l'ha
detto Renzi qualche mese fa, l'ha detto il partito democratico. E
volete, che la loro cooperativa non gli abbia dato almeno qualche
sacco di cemento?
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