Come tutti i venerdì il villaggio di Kufr Qaddum si prepara per la manifestazione che avrà luogo, nella strada rubatagli, dopo la preghiera. Ma oggi l'esercito aveva deciso di fare una sorpresa. Sono le 12,00 e per le strade ci sono solo i bambini e un gruppetto di persone al negozio del paese. All'improvviso si sentono le urla, giusto il tempo di girarsi e vederli: ci sono i soldati, sono scesi nel centro del paese e stanno sparando i gas.
Confusione, si corre, le macchine erano ancora parcheggiate sulle strade, un ragazzo si scontra con una macchina in movimento, continuano a sparare.
Se ne vanno e si appostano nella collina che domina la strada, sempre vicino al centro del paese.
La maggior parte delle persone ritorna al negozio per abbeverarsi e calmarsi, ma passano pochi minuti e riprendono a sparare i gas, dalla collina.
Oggi non sparano molti gas, ma ecco il colpo di frusta: prendono un bambino di 10 anni, è in arresto.
Lo portano lontano dalle telecamere, lo buttano per terra, qualche calcio sul corpo, gli schiacciano la testa con un ginocchio su una roccia e gli sparano un gas lacrimogeno davanti alla faccia. Tenendolo fermo con la faccia davanti al gas. Gli legano i polsi e lo caricano sulla Jeep.
Ogni tanto arriva qualche gas e qualche granata gas. Passano le ore.
Nel pomeriggio se ne vanno e rilasciano il bambino, terrorizzato.
Accaduto oggi, nel villaggio di Kufr Qaddum, Palestina.
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